Noi l’incatenamento al Rivellino lo continuiamo

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 15 giug­no 2017 — Come è ormai noto, i lavo­ra­tori ed i cit­ta­di­ni del Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG han­no orga­niz­za­to ques­ta set­ti­mana un pre­sidio in piaz­za Cap­pel­let­ti a Piom­bi­no, durante il quale alcu­ni di noi si sono incate­nati alle grate che sono state piaz­zate durante il “restau­ro” del Riv­el­li­no. Il nos­tro obi­et­ti­vo, dichiara­to in tutte le occa­sioni, è la dife­sa del pos­to di lavoro per i lavo­ra­tori degli impianti siderur­gi­ci e dell’indotto.
Oggi, 15 giug­no 2017, man­cano esat­ta­mente quindi­ci giorni alla sca­den­za del peri­o­do di tutela pre­vis­to dal­la legge Marzano. Ieri, mer­coledì 14 giug­no, la giun­ta comu­nale, attra­ver­so la polizia munic­i­pale, ci ha con­tes­ta­to inadem­pien­ze ammin­is­tra­tive con una pig­no­le­ria sor­pren­dente, vista l’ elas­tic­ità dimostra­ta in vari prece­den­ti episo­di e vista soprat­tut­to la dram­mat­i­ca situ­azione che è alla base del­la nos­tra mobil­i­tazione e le moti­vazioni sociali che ci han­no spin­to, quel­la che dovreb­bero stare molto a cuore a chi rap­p­re­sen­ta la cit­tà.
La protes­ta dei lavo­ra­tori “non è con­forme a quan­to con­ces­so”? E quan­to è con­forme alla Cos­ti­tuzione ital­iana il prob­a­bile immi­nente licen­zi­a­men­to di centi­na­ia di lavo­ra­tori? Qual­cuno non gradisce le nos­tre inizia­tive “fuori lin­ea” rispet­to alla accondis­cen­den­za del­la ammin­is­trazione? La quale ha colpevol­mente regala­to a Rebrab il quaglio­dro­mo e il trac­cia­to irre­spon­s­abile del­la 398 sot­to le finestre del Cotone Pogget­to.
Da che parte sta l’ ammin­is­trazione? Con “l’ uomo dell’ anno” Rebrab che ha pre­so in giro i piom­bi­ne­si? Con un gov­er­no immo­bilista che ci ha por­ta­to sull’ orlo del bara­tro con­sen­ten­do a Rebrab di puntare sul ricat­to occu­pazionale? O sta, come dovrebbe, con i lavo­ra­tori in lot­ta per il lavoro e per il futuro del­la cit­ta?
Con questo pre­sidio ci siamo posti l’obiettivo di spin­gere il gov­er­no a con­cretiz­zare gli impeg­ni assun­ti. Non ci fare­mo sviare da una ster­ile con­tes­tazione sul man­ca­to rispet­to di regole valide, forse, per situ­azioni nor­mali, ma che non pos­sono valere in una situ­azione eccezionale e di emer­gen­za quale quel­la in cui è pre­cip­i­ta­ta la cit­tà, anche a causa dei “seda­tivi” larga­mente dis­tribuiti dal­la giun­ta in car­i­ca. Per­tan­to rispet­ter­e­mo fino in fon­do il pro­gram­ma e le forme di inizia­tive che ci siamo dati, a com­in­cia­re dal­l’in­cate­na­men­to al Riv­el­li­no.
Ci riv­ol­giamo a lavo­ra­tori, cit­ta­di­ni, forze sociali politiche e asso­cia­tive, a tut­ti i demo­c­ra­ti­ci invi­tan­doli a incate­nar­si con noi, per resp­in­gere quel­lo che appare come un ten­ta­ti­vo di intim­i­dazione malde­stra­mente cela­to sot­to for­ma di zelo buro­crati­co.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

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