L’incerta strada dei camion dalle cave al porto
VENTURINA 13 marzo 2014 – Una cosa è certa i camion della Sales diretti al porto di Piombino non potranno più passare per il centro abitato di Venturina. Tempo di piazzare i cartelli con i divieti di transito e diventerà operativa l’ordinanza con cui il sindaco Rossana Soffritti ha interdetto ai mezzi pesanti le vie interne del paese. Il primo cittadino di Campiglia, quando il traffico su via Don Sturzo e su via Cerrini si è fatto consistente, prima ha rivolto un cortese invito, quindi ha preso carta e penna ed ha ricordato a Autorità portuale, Confindustria e sindacati ciò che sul bando di gara per i lavori al porto è scritto chiaro e tondo, ovvero che i camion carichi dei materiali di cava devono stare alla larga dal centro di Venturina. La Sales, che il bando di gara ha ovviamente accettato, ha dovuto prendere atto ed ha proposto una viabilità alternativa rispetto al previsto giro delle sette chiese, ovvero partenza dalle cave, arrivo a Lumiere, vecchia Aurelia verso nord fino all’ingresso della Variante a San Vincenzo sud, ridiscesa verso lo svincolo di Venturina e ingresso sulla 398 per Piombino. La società ha proposto di far passare i camion sulla via di Rimigliano. Un tratto non lungo da Lumiere fino alla Variante Aurelia con la realizzazione di un nuovo ingresso sulla quattro corsie. Ma anche un tratto interessato dalla presenza di una decina di agriturismi i cui titolari hanno sgobbato per anni per avere una propria clientela e per consolidare la propria attività. Si capisce che 400 camion al giorno, tutti in orario diurno per almeno sette mesi non sono il massimo per un’economia che campa sulle vacanze e sul relax. Fatto è che questi imprenditori sono subito corsi in Comune e coralmente hanno fatto sentire la propria voce negando ogni possibile consenso all’esproprio di parte dei loro terreni, indispensabili per adeguare la strada alle necessità del traffico dei camion. Il sindaco Rossana Soffritti al riguardo ha voluto precisare che “le aree necessarie ai lavori di adeguamento della strada comunale di Rimigliano non risultano inserite nell’elenco del regolamento urbanistico dei beni sottoposti a vincolo ai fini espropriativi così come richiesto dalla legge regionale numero uno del 2005”. Il discorso sembrerebbe chiuso qui ma non lo è. Infatti di fronte ad un opera di interesse generale come l’ampliamento del porto di Piombino, una strada di cantiere per realizzare le infrastrutture potrebbe essere ritenuta essenziale ed in questo caso gli espropri necessari potrebbero essere considerati di pubblica utilità. Chi ha competenza a emanare i relativi atti di fronte ad un’ipotesi del genere? La Soffritti è stata lapidaria: “Non dipende da noi ma dall’Autorità portuale ed in ogni caso l’adeguamento della strada comunale di Rimigliano, con le rampe di accesso alla Variante Aurelia, potrà tutt’al più essere considerata un’opera temporanea collegata alle opere portuali della città di Piombino e difficilmente potrà assumere connotato di variante all’abitato di Venturina, specie nella configurazione del nuovo Corridoio Tirrenico”. Nella sostanza il progetto strada alternativa di Rimigliano dovrebbe passare da una decisione del Commissario pro tempore Luciano Guerrieri, in scadenza di incarico, il quale nel suo ruolo di responsabile di questioni legate essenzialmente al mare, dovrebbe decidere espropri di pubblica utilità in un Comune che non ha accessi al mare e che ha un regolamento urbanistico che quegli espropri non contempla e peraltro per realizzare una strada a carattere provvisorio sommamente invisa da frontisti le cui attività imprenditoriali potrebbero ricavarne ripercussione fortemente negative. Ogni perplessità appare oggettivamente lecita.