L’inversione del Pd sulla sovracomunalità
PIOMBINO 12 novembre 2014 — Dopo anni di politiche, praticate dai Comuni della Val Di Cornia con il benestare del PD, che di fatto hanno smantellato ogni attività coordinata e unitaria sul territorio della Val Di Cornia, oggi il PD cambia rotta . Un passo in avanti però costellato di evidenti contraddizioni.
Per alcuni anni l’Amministrazione di Piombino e il Pd, hanno compiuto atti politici rilevanti di cui la scelta , con voto in consiglio comunale, di entrare a far parte della provincia di Grosseto. Tutto questo avveniva nel momento in cui si decideva la procedura di legge per la soppressione delle provincie. Tempo perso per un obbiettivo irrilevante mentre al contrario niente veniva fatto per costruire un ambito territoriale funzionale per affrontare i problemi sociali e l’organizzazione dei servizi.
Intanto però alcune scelte sono state fatte, per i trasporti, per i rifiuti, per la stessa sanità si è parlato a più riprese di un nuovo ospedale baricentrico che coinvolgesse le colline metallifere, per il turismo..
Oggi sembra quasi che il Pd guardi con un certo imbarazzo verso sud. Ci domandiamo perché? Forse che quello che è in essere sui trasporti, sui rifiuti e in prospettiva su altri fronti come sanità, turismo … sono politiche non più condivisibili?
Non ci avventuriamo così in avanti, più modestamente, ci pare che la risposta stia tutta all’interno del PD locale, di cui l’o.d.g. che viene presentato nei consigli comunali della Val di Cornia su queste problematiche ne è la prova ovvero: una sintesi per superare vecchie divisioni .
Come spesso succede quando occorre superare divisioni si dà un “colpo al cerchio e un colpo alla botte”. Nella proposta del Pd si arriva oltre Cecina , c’è quasi timore di parlare dei Comuni a sud ( provincia di Grosseto) ma soprattutto non ci pare di cogliere un chiara impostazione politica che tenga conto di priorità da perseguire.
Come lista Un’ALTRA PIOMBINO crediamo che occorra chiarezza e che bisogna non perdere altro tempo. Si avvii immediatamente un processo di costituzione dell’UNIONE DEI COMUNI DELLA VAL DI CORNIA e nello stesso tempo si avvii un confronto con i Comuni a nord e sud che possono essere interessati a politiche sociali e di organizzazione dei servizi. Tutto senza doppioni e altra burocrazia, ma solo guardando agli interessi dei cittadini.
Ufficio Stampa Un’Altra Piombino