L’ipocrisia che circonda Eurathlon
PIOMBINO 1 settembre 2015 — Il Comitato Verità su Eurathlon e NATO organizza per sabato 5 settembre alle 17.30 nella sala di Palazzo Appiani, in piazza Bovio a Piombino un incontro pubblico con Maurizio Gubbiotti di Legambiente, i portavoce di Emergency e di Stato d’Emergenza. Era stato invitato pure il deputato piombinese Andrea Manciulli, nella sua veste di Presidente della delegazione italiana in seno all’Assemblea parlamentare della Nato: Manciulli ha però declinato l’invito.
Il Comitato ringrazia per i generosi contributi, che hanno reso possibile l’iniziativa del 5, sia i privati cittadini; sia le realtà organizzate che hanno fatto altrettanto: fino a questo momento, sono pervenuti contributi da Lavoro Salute Dignità, Legambiente, Restiamo Umani, Rifondazione comunista di Follonica, Sinistra per Castagneto, Slai Cobas.
Scopo dell’iniziativa è demistificare l’ipocrisia che circonda Eurathlon, evento in calendario in città e a Tor del sale a metà settembre. Infatti, gli organizzatori e l’Amministrazione comunale hanno fatto di tutto per nascondere il ruolo che in Eurathlon gioca il Cmre, il quale non è altro che il centro di ricerca della NATO con sede alla Spezia, oltre che organizzatore principale di Eurathlon (http://www.cmre.nato.int/ ). E la NATO è una potente e aggressiva alleanza militare, che agisce sotto comando militare, in Afghanistan come in Libia. Di qui la necessità del dubbio, da portare alla superficie delle coscienze, per la pace disarmata nella giustizia fra i popoli.
Il Comitato non contesta la ricerca sui robot, ma non si fida del fatto che, dentro Eurathlon, a guidarla ci sia un centro di ricerca militare come il Cmre, sicuramente interessato a impiegare ai propri fini militari il lavoro creativo dei giovani ingegneri, costruttori di droni e robot, che parteciperanno al concorso di idee.Senza dimenticare che l’Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace quantifica in circa 72 milioni di euro al giorno la spesa militare sostenuta dall’Italia in quanto paese membro della Nato, a danno della spesa per sanità e servizi sociali pubblici.
Altro che “marketing territoriale”, vantato dall’Amministrazione comunale: qui siamo di fronte alla mentalità militare che pervade la società e rende ipocritamente subalterni le istituzioni e i territori disponibili; il Vicesindaco non ha esitato a sostenere pubblicamente che “se si ragionasse come il Comitato, dovremmo rifiutarci di utilizzare internet perché di origine militare”. Come se fosse un bene che i finanziamenti e le scoperte maggiori siano militari e usati per le guerre, e invece non fosse infinitamente più ragionevole favorire la ricerca scientifica civile senza aspettare che le scoperte dei militari, comunque rivolte alla guerra, arrivino all’uso di tutti quando risultano superate per i militari stessi.
Il Comitato Verità su Eurathlon e NATO