Le liste civiche della Val di Cornia marciano unite
PIOMBINO 13 ottobre 2014 — Le elezioni comunali hanno visto indebolirsi ovunque le maggioranze a guida PD e il successo della lista civica nel Comune di Suvereto. Eppure la lezione non è servita e le liste civiche della Val di Cornia Assemblea sanvincenzina, Assemblea popolare di Suvereto, Comune dei Cittadini di Campiglia, Un’altra Piombino si sono incontrate e hanno ribadito l’urgente necessità che i Comuni lavorino insieme. Lo richiede la crisi gravissima in cui è precipitata la Val di Cornia. Al 31 marzo gli iscritti nelle liste di collocamento della zona risultano circa 10.000 e sono in costante crescita. Equivalgono all’intera popolazione dei Comuni di San Vincenzo e Suvereto. Un dramma sociale.
In crisi, da anni, sono tutti i settori sui quali, in passato, si è basata l’economia locale, dalla grande industria siderurgica all’edilizia. Si tratta di crisi strutturali che non consentono di guardare al futuro nell’attesa che tutto riparta come prima. In crisi sono anche i servizi pubblici locali, dalla gestione dei rifiuti affidata ad ASIU (con impianti costruiti e mai utilizzati e con una bassissima quota di raccolta differenziata per la quale paghiamo un’ecotassa) a quella dell’acqua affidata ad ASA che ha visto raddoppiare le tariffe in 10 anni e che oggi chiede ai cittadini di pagare non meglio precisati investimenti degli anni passati che non si capisce perché non sono stati contabilizzati a suo tempo. In crisi è il progetto dei parchi sul quale non si è più investito e al quale sono state addirittura sottratte entrate proprie quando ci sarebbe stato bisogno di estendere le aperture per prolungare la stagione turistica. In crisi è la sanità che, a fronte di roboanti quanto improbabili scenari di un nuovo ospedale a Riotorto, ha visto ridursi pesantemente i servizi nell’ospedale di Villamarina e sul territorio.
Nessuno degli infiniti accordi sottoscritti dal Comune di Piombino per le bonifiche delle aree industriali ha visto la luce, così come non è stata realizzata la strada 398 per il porto. Fino ad oggi nessuna nuova impresa è decollata in virtù di quegli accordi.
Sarebbe stata necessaria la massima collaborazione tra le amministrazioni della Val di Cornia e invece abbiamo assistito alla completa disgregazione della sovracomunalità con l’abbandono del progetto dell’Unione dei Comuni, con l’ipotesi improvvisata di fusione tra i Comuni di Campiglia e Suvereto (sconfitta dal voto dei cittadini) e con la decisione del solo Comune di Piombino di trasmigrare nella Provincia di Grosseto. Sono state tutte scelte fallimentari che hanno prodotto lo smantellamento delle gestioni associate tra i Comuni che, se ben organizzate, avrebbe prodotto maggiore efficienza e risparmi di spesa. Sono stati persi anni preziosi.
Serve una radicale inversione di rotta. Serve che i Comuni tornino a collaborare, serve trasparenza e verità sullo stato dell’economia e dei servizi locali, serve un progetto comune per uscire dalla crisi. Per queste ragioni le liste civiche chiedono l’immediata costituzione dell’Unione dei Comuni e l’apertura di un dibattito tra tutte le componenti politiche e sociali della zona per delineare scenari credibili di rilancio dell’economia e dell’occupazione. Deve cessare la gestione privatistica che il PD ha fatto fino ad oggi delle istituzioni che ha governato. Senza trasparenza e confronto sarà impossibile uscire dalla crisi.
Assemblea Sanvincenzina, Assemblea popolare di Suvereto
Comune dei Cittadini (Campiglia), Un’Altra Piombino