Lo stato delle bonifiche del SIN dalla A alla Z
PIOMBINO 10 aprile 2017 — L’ Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT) nell’occasione della visita di febbraio della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ha consegnato un rapporto nel quale è stato riepilogato lo stato dei procedimenti di bonifica di siti perimetrati nel SIN di Piombino. Il rapporto costituisce un’utile fotografia dello stato dell’arte del percorso di bonifica delle singole parti dell’intero sito e, se pur non affrontando il tema delle disponibilità finanziarie esistenti e la loro utilizzazione temporale, conferma molte analisi svolte da Stile libero in diversi articoli e cioè il fatto che le bonifiche non hanno costituito, da quando il SIN fu istituito (1998) e perimetro (2000), la priorità delle politiche nazionali, regionali e locali e che anche quando per esse furono stanziati dei finanziamenti essi furono spese molto parzialmente. Per non dire di quelle il cui processo autorizzato è iniziato ma si è perso nel tempo. Ciò vale anche per l’attuazione dell’accordo di programma ai sensi dell’art. 252-bis del D.Lgs. 152/06 stipulato il 30 giugno 2015.
Riportiamo alcuni stralci del rapporto relativi ad alcune zone di cui recentemente si è molto discusso, ricordando che
«il SIN comprende principalmente un polo industriale di notevoli dimensioni, l’area portuale di Piombino, caratterizzata sia da traffici mercantili e turistici verso le isole (Elba, Sardegna e Corsica) che dall’attività legata all’industria per l’approvvigionamento di materie prime, l’area della centrale termoelettrica ENEL Torre del Sale, dismessa nel marzo 2015, l’area marina antistante e le discariche di rifiuti esaurite di “Poggio ai Venti”, per una superficie totale di circa 928,4 ha a terra e 2015 ha a mare. In particolare, l’attività industriale che principalmente ha insistito sul sito è quella siderurgica che ha interessato circa 560 ha della parte a terra del sito: tale attività, intesa come ciclo siderurgico integrale, è stata dismessa nell’aprile 2014 mentre restano ancora in produzione gli impianti di laminazione che si approvvigionano di materie prime all’esterno. Nell’area erano presenti anche tre centrali elettriche che utilizzavano i gas prodotti dal ciclo siderurgico. Altre attività industriali attualmente in esercizio comprendono la lavorazione di laminati e la produzione di tubi in acciaio. Sono inoltre presenti aree, interne al perimetro industriale, mai utilizzate a fini produttivi ed aree pubbliche principalmente sul litorale settentrionale del sito.
I contaminanti nei suoli e nelle acque sotterranee hanno origine essenzialmente dalla presenza del riporto siderurgico messo a dimora nei decenni passati con spessore dell’ordine dei tre metri sull’originario piano di campagna.
Il SIN di Piombino può essere suddiviso in due aree distinte, settentrionale e meridionale, le cui caratteristiche differiscono dal punto di vista idrogeologico. L’area settentrionale è originata da depositi di colmata del fiume Cornia e da depositi di laguna posti al di sopra di uno strato di sabbie entro cui è localizzata la falda che, per effetto degli strati impermeabili soprastanti, presenta contaminazioni modeste. Al di sopra dei depositi è presente, in circa i due terzi della superficie, il riporto siderurgico che ospita una falda sospesa alimentata dagli eventi meteorici e sostanzialmente separata dalla falda nelle sabbie. Quest’ultima falda mostra una contaminazione importante dovuta alla lisciviazione dei materiali presenti nel riporto. L’area meridionale è invece caratterizzata da riporto siderurgico direttamente a contatto con le sabbie: la falda presente è unica e presenta caratteristiche di contaminazione analoghe alla falda del riporto nell’area nord.
Nel SIN sono presenti complessivamente 31 siti di cui 4 a mare: di questi 14 sono di pertinenza pubblica ed i rimanenti di pertinenza privata. I principali superamenti dei limiti di legge hanno interessato i seguenti contaminanti.
Suoli: Arsenico, Cromo totale, Vanadio, Cadmio, Zinco, Nichel, Piombo, Mercurio, Rame, IPA, Idrocarburi C>12.
Acque sotterranee: Arsenico, Ferro, Piombo, Cromo VI, Nichel, Solventi aromatici, Solventi organo clorurati, IPA, PCB, Idrocarburi totali».
Sito LI053aA — AFERPI S.p.A.
Stato del procedimento:
In data 30 giugno 2015 la società AFERPI è subentrata come titolare di grande parte delle aree della società Lucchini in Amministrazione Straordinaria. Il ciclo siderurgico integrale è stato dismesso nell’aprile 2014: attualmente restano ancora in produzione gli impianti di laminazione che si approvvigionano di materie prime all’esterno. Il sito è oggetto di un “Accordo di Programma per l’attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell’area dei complessi aziendali di Piombino ceduti dalla Lucchini in A.S. (Articolo 252-bis D.Lgs. 3 aprile 2006, N° 152)” sottoscritto da MATTM, MISE, Regione Toscana, Agenzia del Demanio, Autorità Portuale di Piombino, Provincia di Livorno, Comune di Piombino ed AFERPI S.p.A.. In data 31 maggio 2016 la Conferenza di Servizi, convocata presso il MATTM ai sensi del art. 252 bis del Dlgs 152/2006, ha ritenuto condivisibili con prescrizioni le risultanze dell’Analisi di rischio sanitaria ed ambientale sito specifica. In data 6 settembre 2016 la Conferenza di Servizi tenutasi presso il MATTM ha esaminato il Progetto integrato degli interventi di messa in sicurezza operativa dei suoli insaturi e reindustrializzazione previsto dall’Accordo di Programma relativo alla prima fase operativa che interesserà le aree a vocazione siderurgica e logistica e non comprensiva degli interventi relativi al comparto agro-alimentare che saranno affrontati un una fase successiva. In tale sede il MATTM ha richiesto l’invio da parte di AFERPI di una documentazione integrativa entro trenta giorni dalla data della Conferenza stessa. Nel corso della stessa Conferenza, il MATTM ed il MISE si sono impegnati a garantire l’emanazione del decreto congiunto di competenza per l’approvazione del progetto integrato – 1a fase, ai sensi dell’art. 252-bis, comma 8 del D.Lgs 152/06, nei minimi tempi tecnici, una volta acquisito il parere favorevole della Conferenza di Servizi che sarà convocata una volta che saranno stati acquisiti i seguenti documenti:
- Esiti dei sub–procedimenti inerenti alla variante urbanistica (da parte del Comune di Piombino),
- Verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (da parte della Regione Toscana),
- Altri aspetti, oggetto di specifiche Conferenze di Servizi in sede locale.
In data 8 ottobre 2016, Prot. ECO_A_235_2016, la società AFERPI ha inviato la documentazione integrativa richiesta agli Enti competenti.
In merito alla matrice acque sotterranee, ai sensi dell’art.4 dell’Accordo di Programma del 24 aprile 2014 “Disciplina degli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino”, la Società INVITALIA SpA è il soggetto preposto alla realizzazione degli interventi consistenti nella messa in sicurezza operativa della falda da realizzare nelle aree di proprietà e in concessione demaniale della Società AFERPI S.p.A.. Lo Studio di Fattibilità predisposto da INVITALIA è stato approvato in sede di Conferenza dei Servizi del MISE del 23 luglio 2014 e successivamente oggetto di condivisione da parte del Comitato esecutivo dell’Accordo di Programma nella seduta del 31 luglio 2014.
Ad oggi, la Società INVITALIA SpA in qualità di stazione appaltante sta avviando le procedure pubbliche per l’affidamento dell’esecuzione del “Piano d’indagini integrative” e della “Progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento di messa in sicurezza operativa della falda”.
Sito LI53aL — Lucchini in Amministrazione Straordinaria
Stato del procedimento:
La società Lucchini in amministrazione straordinaria, dopo la cessione delle aree ad AFERPI S.p.A. e la restituzione di parte delle aree al demanio, risulta titolare dell’area LI053aL, denominata Area ex sotto sequestro. Il sito è caratterizzato dalla presenza di cumuli costituiti sia da rifiuti, sia da materie prime seconde come materiali edili da demolizione deferizzati, sia da sottoprodotti come la loppa di altoforno, conforme alla norma UNI, e la scaglia di laminazione. Una stima dei quantitativi complessivi, effettuata da ARPAT nel 2008, ammonta a circa 533860 metri cubi. Il volume dei rifiuti giacenti, togliendo il volume della loppa, ammonta a 442000 metri cubi. Dalle notizie in possesso di questo Dipartimento non ci sono ragioni per ritenere che la situazione abbia subito sostanzanziali cambiamenti. L’area è stata sequestrata dalla Procura della Repubblica di Livorno nell’aprile 2007 e dissequestrata il 19 luglio 2012 con Decreto di Archiviazione del Tribunale di Livorno del 13 luglio 2012 riportato in allegato. Nei mesi di aprile e maggio 2013 l’area è stata caratterizzata — eseguendo i sondaggi nella aree libere da cumuli o posizionando il carotiere, quando le condizioni di sicurezza lo consentivano, direttamente sopra i cumuli. Sono stati realizzati 105 sondaggi sui 160 previsti dal Piano di caratterizzazione. I risultati analitici sono stati oggetto della Conferenza di Servizi decisoria del 9 dicembre 2013, i cui esiti sono stati approvati dal MATTM — Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque – con Decreto del 13 dicembre 2013. La Conferenza decisoria ha preso atto dei risultati parziali rimandando ad una valutazione finale dopo il completamento della caratterizzazione. A tal riguardo il MATTM ha richiesto alla Società Lucchini S.p.A. la presentazione di un piano di gestione dei materiali presenti in cumulo che limitano o impediscono il completamento delle attività di investigazione ambientale.
Sito LIns4b — Centrale ENEL Torre del Sale
Stato del Procedimento:
La centrale ENEL di Torre del Sale è stata messa fuori servizio il 12 marzo 2015. In data 8 giugno 2016 il MATTM, Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque ha approvato con Decreto le determinazioni della Conferenza di servizi decisoria del 31 maggio 2016. La Conferenza in oggetto ha approvato con prescrizioni gli esiti dell’Analisi di Rischio sanitario ambientale sito specifica per la contaminazione da Idrocarburi nel suolo insaturo e gli esiti dell’Analisi di Rischio sito specifica relativa alla contaminazione da metalli nel suolo insaturo. I risultati relativi all’analisi di rischio per gli idrocarburi, integrati con i dati analitici disponibili sulle acque di falda hanno evidenziato l’assenza di rischi sanitari ed ambientali. I risultati relativi all’analisi di rischio per i metalli hanno comportato presenza di rischio sanitario per alcune aree contaminate da arsenico e quindi la necessità di intervenire sui suoli. Dal punto di vista ambientale l’analisi di rischio ha mostrato la presenza di rischio per lisciviazione dei metalli in falda: il MATTM ha prescritto una campagna di monitoraggi per la verifica nei punti di conformità. La stessa Conferenza ha deliberato di ritenere approvabile con prescrizioni l’elaborato “Centrale di Piombino. Progetto di MISO dei terreni contaminati da metalli. Relazione generale di progetto. Rielaborazione a seguito della CdS del 13/10/2015”. In data 23 novembre 2016 il MATTM — Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque, ha approvato con Decreto le determinazioni della Conferenza di servizi decisoria del 17 novembre 2016. La Conferenza in oggetto ha approvato con prescrizioni gli esiti dell’Analisi di Rischio sanitario ambientale sito specifica connessa alla presenza di contaminazione della falda. I risultati dell’Analisi di rischio hanno mostrato l’assenza di rischio sanitario per i lavoratori esposti e la non accettabilità del rischio nei punti di conformità per effetto della contaminazione in falda: il MATTM ha prescritto una campagna di monitoraggi per la verifica nei punti di conformità della falda, anche di nuova realizzazione, del rischio valutato dal codice di calcolo.
Sito LI053aR – Rimateria S.p.A.
Stato del Procedimento:
In data 14 maggio 2014 il MATTM, con Decreto di urgenza N° 140, ha dichiarato approvabile con prescrizioni il progetto “Bonifica e messa in sicurezza permanente della porzione di area Lucchini su cui sorgerà l’ampliamento della discarica ASIU”. In data 27 giugno 2016 ASIU ha trasmesso al MATTM il documento “Variante al progetto di bonifica e messa in sicurezza permanente della porzione di area Lucchini su cui sorgerà l’ampliamento della discarica ASIU”. Tale documento è stato oggetto della Conferenza di Servizi Istruttoria del 9 novembre 2016. La conferenza ha richiesto la trasmissione entro 30 giorni di un elaborato che ottemperasse alle prescrizioni impartite. Con nota del 7 dicembre 2016, prot. N° 1292, la società comunicava al MATTM che a partire dal 1 dicembre 2016 la società Rimateria è divenuta ufficialmente concessionaria dell’area demaniale su cui dovrà essere realizzato il progetto e che la concessione vincola il concessoniario alla rimozione dei “cumuli stoccati in modo incontrollato”. I cumuli sono costituiti da scoria di acciaieria, avente CER 100202, per un ammontare, stimato nel giugno 2013, di circa 158180 tonnelate. Nella comunicazione del dicembre 2016 Rimateria conferma di essersi attivata al fine di trasmettere quanto prima le integrazioni richieste dalla Conferenza di Servizi del 9 novembre 2016.
Sito LIns1* — Comune di Piombino Area pubblica Città Futura
Stato del Procedimento:
In data 28 febbraio 2011, prot. N° 1178/TRI/M/DI IB, con Decreto del Ministro dell’Ambiente è stato autorizzato con prescrizioni l’avvio dei lavori previsti dal progetto di bonifica contenuto nel documento “Variante al progetto definitivo di bonifica dell’Area Città Futura” trasmesso dal Comune di Piombino il 23 marzo 2010, prot. N° 8021, ed integrato dalla documentazione inviata in data 16 luglio 2010, prot. N° 19528. In data 1 aprile 2011 il Comune di Piombino ha trasmesso l’Analisi di Rischio sito specifica: il documento è stato esaminato durante la Conferenza di Servizi Decisoria del 12 luglio 2013, in cui è stata richiesta la sua rielaborazione. La Conferenza di servizi Istruttoria del 13 ottobre 2015 ha ribadito la richiesta al Comune di Piombino ad oggi, per quanto noto a questo Dipartimento, senza risposta. In data 31 ottobre 2013 ASIU, allora titolare della bonifica per conto del Comune di Piombino, ha comunicato con nota, prot. N° 9474, la data di inizio dei lavori di smantellamento delle installazioni presenti sul sito. Nel mese di gennaio si è svolta una campagna integrativa di indagini del suolo insaturo finalizzata a formulare una nuova variante del progetto autorizzato. ARPAT ha partecipato alle indagini per l’attività di validazione. Ad oggi il proponente non ha ancora inviato ufficialmente i propri risultati analitici.
Sito LI105a – Comune di Piombino Area pubblica Demanio 1
Stato del Procedimento:
I risultati delle indagini di caratterizzazione sono stati presentati dal Comune di Piombino nell’ambito della Conferenza di Servizi Istruttoria del 20 novembre 2012. La Conferenza di servizi decisoria del 12 luglio 2013 ha preso atto dei risultati presentati ed ha richiesto l’esecuzione di indagini integrative consistenti, per i suoli, nel procedere all’analisi della terza aliquota per alcuni campioni e, per le acque sotterranee, nella ripetizione del monitoraggio per la durata di un anno con frequenza trimestrale a causa di risultati analitici che, per alcuni parametri, risultavano non confrontabili tra i due laboratori. La Conferenza ha richiesto inoltre la predisposizione dell’Analisi di rischio sanitaria ed ambientale per i suoli e le acque sotterranee. Tali attività non sono state attivate dal Comune di Piombino.
Sito LI100 Autorità Portuale di Piombino Ex IRFIRD
Stato del Procedimento:
In data 26 novembre 2010 il MATTM — Direzione Generale per la qualità della vita, ha approvato con Decreto le determinazioni della Conferenza di Servizi decisoria del 18 novembre 2010. La conferenza di Servizi aveva richiesto al Comune di Piombino, allora titolare dell’area, di trasmettere un elaborato progettuale che ottemperasse alle prescrizioni sull’Analisi di rischio e sul Progetto operativo di bonifica dei suoli formulate dalla Conferenza Istruttoria del 13 maggio 2010. In data 13 Dicembre 2011 il Comune di Piombino ha venduto e trasferito all’Autorità Portuale di Piombino le aree ex Fintecna. In data 19 novembre 2015 il MATTM — Direzione Generale per la qualità della vita, ha approvato con Decreto le determinazioni della Conferenza di Servizi decisoria del 26 ottobre 2015. La Conferenza dei Servizi in oggetto ha approvato la determinazione della Conferenza di Servizi Istruttoria del 24 ottobre 2014 che ha richiesto all’Autorità Portuale di Piombino la predisposizione dell’Analisi di Rischio sanitaria ed ambientale sito specifica.
Sito LIns3 — Autorità Portuale di Piombino Cimimontubi
Stato del Procedimento:
In data 26 novembre 2010 il MATTM — Direzione Generale per la qualità della vita, ha approvato con Decreto le determinazioni della Conferenza di Servizi decisoria del 18 novembre 2010. La conferenza di Servizi, non rilevando alcuna contaminazione nei suoli, delibera di ritenere la stessa area restituibile agli usi legittimi.
Sito LIsc1 Vecchia Discarica di Poggio ai venti
Stato del Procedimento:
La Conferenza di Servizi decisoria del 24 marzo 2005 ha preso atto dei risultati della caratterizzazione, richiedendo un elaborato integrativo che risponda alle prescrizioni indicate.
Sito LIsc1bis* Nuova Discarica 2B di Poggio ai venti
Stato del Procedimento:
La nuova discarica è stata caratterizzata nel corso del 2010. I risultati delle indagini di caratterizzazione sono state validate con parere favorevole ARPAT, prot. N° 82224 del 28/11/2012, all’ordine del giorno della Conferenza di Servizi istruttoria del 29 novembre 2012. La conferenza di Servizi decisoria del 12 luglio 2013 ha richiesto la redazione di un unico progetto di MISP dell’area delle due discariche.
Sito LI015a Tenaris Dalmine S.p.A.
Stato del Procedimento:
In data 8 novembre 2013 il Ministro dell’Ambiente ha approvato con proprio decreto N° 318 l’autorizzazione in via provvisoria l’avvio dei lavori previsti nel “Progetto operativo di bonifica e messa in sicurezza permanente delle discariche LI015F e LI015I nello stabilimento Dalmine di Piombino”. La Conferenza di Servizi decisoria del 31 maggio 2016 ha deliberato di approvare con prescrizioni la proposta di variante presentata da Tenaris relativamente al Progetto di MISP delle due discariche. Attualmente i lavori, iniziati nel marzo 2014, sono in via di completamento. In data 23 novembre 2016 il MATTM — Direzione Generale per la qualità della vita, ha approvato con Decreto le determinazioni della Conferenza di Servizi decisoria del 17 novembre 2016. La Conferenza in oggetto ha deliberato di approvare con prescrizioni il progetto di messa in sicurezza operativa dei suoli insaturi. Ha inoltre deliberato di approvare le risultanze dell’Analisi di rischio sanitaria che mostrano l’assenza di rischio per i lavoratori esposti ai contaminanti presenti in falda. In data 3 febbraio 2017 il MATTM — Direzione Generale per la qualità della vita, ha approvato con Decreto il progetto di messa in sicurezza operativa dei suoli insaturi nel rispetto delle prescrizioni indicate.
Sito LI015b Comune di Piombino Area pubblica Padule ex Tenaris Dalmine
Stato del Procedimento:
In data 19 novembre 2015 il MATTM — Direzione Generale per la qualità della vita, ha approvato con Decreto le determinazioni della Conferenza di Servizi decisoria del 26 ottobre 2015. La Conferenza di servizi in oggetto ha approvato la determinazione della Conferenza di Servizi Istruttoria del 24 ottobre 2014 che ha richiesto al Comune di Piombino l’elaborazione dell’Analisi di Rischio sito specifica.
I documenti relativi ai verbali delle Conferenze di Servizi Ministeriali Istruttorie e Decisorie citate sono disponibili presso il sito del MATTM al seguente indirizzo: http://www.bonifiche.minambiente.it/page_anno_9.html
Articoli correlati
Nel corso del 2017 il monitoraggio della falda
Poggio ai venti: i lavori li fa l’Autorità portuale
Contrordine: Asiu non farà la bonifica di Città futura
Le bonifiche pubbliche nell’ex Lucchini stanno così
Le bonifiche private nell’ex Lucchini stanno così