LE PREVISIONI DEI PIANI PLURIENNALI DI SOLITO SMENTITE DALLA REALTA'

Lo slittamento progressivo dei lavori portuali

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 26 mar­zo 2019 — Recen­te­mente il sot­toseg­re­tario di Sta­to per l’Ambiente Sal­va­tore Micil­lo rispon­den­do ad una inter­rogazione del dep­u­ta­to Ric­car­do Ric­cia­r­di ha fat­to il pun­to anche sug­li inves­ti­men­ti pub­bli­ci sul por­to di Piom­bi­no con queste parole: “…per quan­to con­cerne gli inter­ven­ti infra­strut­turali pre­visti nell’ambito dell’accordo di pro­gram­ma quadro del 12 agos­to 2013, sot­to­scrit­to tra il Mise, il MEF, il MIT, il MATTM, la regione Toscana, la provin­cia di Livorno, il comune di Piom­bi­no e l’autorità por­tuale di Piom­bi­no, l’autorità por­tuale ha con­clu­so il 9 giug­no 2016 gli “Inter­ven­ti infra­strut­turali anche a carat­tere ambi­en­tale in attuazione del nuo­vo piano rego­la­tore por­tuale per il rilan­cio e la com­pet­i­tiv­ità indus­tri­ale e por­tuale del por­to di Piom­bi­no”. In data 25 luglio 2017 è sta­to effet­tua­to il col­lau­do tec­ni­co-ammin­is­tra­ti­vo dell’intera opera, pre­vio col­lau­do sta­ti­co. L’importo com­p­lessi­vo dell’intervento è risul­ta­to di cir­ca 90 mil­ioni di euro. Risul­ta in cor­so di real­iz­zazione il rac­cor­do e il pro­l­unga­men­to del molo “Bat­te­ria” e risul­ta ulti­ma­to il prog­et­to defin­i­ti­vo del­la nuo­va stra­da d’ingresso al Por­to di Piom­bi­no…”.
Già Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia nel­l’ar­ti­co­lo Da Pog­gio ai Ven­ti, Cit­tà futu­ra e por­to una lezione ha dimostra­to la dis­or­ganic­ità degli inter­ven­ti e la dis­per­sione di denaro pub­bli­co che si è deter­mi­na­to nel­l’at­tuazione degli inter­ven­ti por­tu­ali finanziati con denaro pub­bli­co.
La let­tura dei piani pluri­en­nali ed annu­ali approvati ogni anno, da molti anni, pri­ma dal­l’Au­torità por­tuale di Piom­bi­no e poi da quel­la del Mar Tir­reno Set­ten­tri­onale dimostra anche l’as­so­lu­ta man­can­za del­la più sem­plice idea di pro­gram­mazione e, cosa anco­ra più grave, una elen­cazione di opere pre­viste in date assunte per certe che, pur essendo scritte in un atto ammin­is­tra­ti­vo, han­no le carat­ter­is­tiche del­l’an­nun­cio cam­pa­to in aria. Dif­fi­cile dire che pos­sa trat­tar­si solo di incom­pe­ten­za. Più ver­i­tiero ipo­tiz­zare che si trat­ta del­la polit­i­ca del­l’an­nun­cio tradot­ta in ter­mi­ni ammin­is­tra­tivi.
Vedi­amo alcu­ni esem­pi.

Aree di Mon­tege­moli
Si trat­ta di 110.870 metri qua­drati di ter­reno nel Piano per gli Inse­di­a­men­ti Pro­dut­tivi di Mon­tege­moli che l’Au­torità por­tuale acquistò il 13 dicem­bre 2011 dal Comune di Piom­bi­no pagan­doli 7.149.618 euro, prez­zo com­pren­si­vo del cos­to dell’area, degli oneri di urban­iz­zazione pri­maria e sec­on­daria e degli oneri per il trat­ta­men­to e lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti. Vi pote­vano essere real­iz­za­ti deposi­ti mate­ri­ali non sci­olti, silotag­gio dei con­tain­ers e delle auto­mo­bili, parcheg­gi per auto e camion, mostre ed anche deposi­ti di mate­ri­ali o ogget­ti diver­si purché ambi­en­tal­mente com­pat­i­bili.
Nel pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2014/2016 per l’ur­ban­iz­zazione delle aree in Loc. Mon­tege­moli, data per pri­or­i­taria, si prevede una spe­sa di 100.000 euro con inizio del­l’­opera nel 3° trimestre 2014 e fine nel 1° trimestre del 2015.
Nel pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2015/2017 l’opera ricom­pare, ques­ta vol­ta con un cos­to pari a 3.000.000 di euro la cui cop­er­tu­ra finanziaria è pre­vista nel 2017.
Nel pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2016/2018 l’opera slit­ta anco­ra. Il cos­to rimane uguale ma la cop­er­tu­ra finanziaria è sposta­ta al 2018.

Ma la sto­ria non è fini­ta anco­ra.
Arriv­i­amo al pro­gram­ma tri­en­nale 2018/2020. Il cos­to pre­vis­to diminuisce diven­tan­do 500.000 euro ed è sposta­to  al 2020.

Infine nel pro­gram­ma tri­en­nale 2018/2020 non com­pare più. L’in­ves­ti­men­to iniziale di  7.149.618 euro è rimas­to dunque impro­dut­ti­vo. c’è da immag­inare che la nuo­va Autorità por­tuale deve fare i con­ti con prob­le­mi di bilan­cio che con­sigliano una riduzione anche delle opere già pro­gram­ma­ta. Lo dice del resto la stes­sa Autorità por­tuale che nel bilan­cio pre­ven­ti­vo 2019 scrive: “Il risul­ta­to finanziario di eser­cizio deter­mi­na un dis­a­van­zo di eser­cizio di 10.920.760  euro che tro­va cop­er­tu­ra medi­ante uti­liz­zo di pari impor­to dell’avanzo di ammin­is­trazione per la parte disponi­bile, avan­zo di ammin­is­trazione deter­mi­na­to in via pre­sun­ti­va alla data dell’01.01.2019 in com­p­lessivi 80.624.003 euro.
Tale dis­a­van­zo di ammin­is­trazione è dovu­to preva­len­te­mente ad inves­ti­men­ti inc/capitale finanziati con risorse pro­prie dell’Autorità di Sis­tema Por­tuale, prin­ci­pal­mente rifer­i­ti a inter­ven­ti di manuten­zione stra­or­di­nar­ia, opere­in­fra­strut­turali e dra­gag­gi, a dimostrazione dell’attenzione pos­ta dall’Autorità di Sis­tema Por­tuale nel miglio­rare l’infrastrutturazione dei por­ti e dei loro fon­dali”.
Evi­den­te­mente l’ur­ban­iz­zazione delle aree di Mon­tege­moli, dopo sette anni dal­l’ac­quis­to, non è più una pri­or­ità per l’Au­torità por­tuale ma per il Comune di Piom­bi­no, che spes­so ha lamen­ta­to la man­can­za di disponi­bil­ità di aree pro­dut­tive da immet­ter sul mer­ca­to, è un dan­no.

Aree ex Irfird
Il 13 dicem­bre 2010 l’Autorità por­tuale di Piom­bi­no acquistò dal Comune di Piom­bi­no 20 ettari del più grande ter­reno ex Fin­tec­na. Li pagò 2.700.000 euro ai quali avrebbe dovu­to però aggun­gere 972.229 euro per la bonifi­ca.
Provi­amo a fare lo stes­so per­cor­so già fat­to per le aree di Mon­tege­moli:

  • Pre­vi­sioni Pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2014/2016
    Bonifi­ca area a ter­ra ex Irfird,  cos­to 5.000.000 di euro,  inizio lavori 4° trimestre 2014 e fine lavori 2° trimestre 2015,
  • Pre­vi­sioni Pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2015/2017
    Bonifi­ca area a ter­ra ex Irfird,  cos­to 5.000.000 di euro,  inizio lavori 2° trimestre 2015 e fine lavori 4° trimestre 2015,
  • Pre­vi­sioni Pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2016/2018
    Sis­temazione aree a ter­ra ex Irfird, cos­to 3.000.000 di euro, inizio lavori  2° trimestre 2016 e fine lavori 4° trimestre 2016,
  • Pre­vi­sioni Pro­gram­ma tri­en­nale 2018/2020, cos­to 3.000.000 di euro, inizio lavori  2° trimestre 2018 e fine lavori 4° trimestre 2018,
  • Pre­v­sioni Pro­gram­ma tri­en­nale 2018/2020,  cos­to 500.000 di euro nel 2019.

È tal­mente evi­dente il pro­gres­si­vo sposta­men­to delle pre­vi­sioni che è persi­no inutile ogni com­men­to.

Area logis­ti­ca Indus­tri­ale
Uno degli inter­ven­ti pre­visti in attuazione dell’Accordo di Pro­gram­ma sot­to­scrit­to in data 24 feb­braio 2014, si legge in un doc­u­men­to del­l’Au­torità por­tuale,  ha per ogget­to la real­iz­zazione di un’area logis­ti­ca con acces­so diret­to alla banchi­na nord dell’omonima darse­na ed alle aree indus­tri­ali retro­por­tu­ali, dota­ta di tut­ti gli impianti ed attrez­za­ture nec­es­sarie per con­sen­tire l’insediamento di attiv­ità di logis­ti­ca indus­tri­ale. Le opere pre­viste in questo inter­ven­to sono quel­li nec­es­sari per com­pletare le infra­strut­ture marit­time ed adeguare le carat­ter­is­tiche dei piaz­za­li disponi­bili alle esi­gen­ze delle pre­viste attiv­ità di logis­ti­ca indus­tri­ale ed in par­ti­co­lare:
-con­sol­i­da­men­to dei ril­e­vati del­la porzione occi­den­tale del­la piaz­za­le nord e del pri­mo set­tore del­la vas­ca di con­teni­men­to impermeabile,realizzati con i mate­ri­ali di risul­ta dei dra­gag­gi ese­gui­ti negli inter­ven­ti prece­den­ti;
-pavi­men­tazione del piaz­za­le per una super­fi­cie com­p­lessi­va di 200.000 mq;
-real­iz­zazione di tut­ti gli impianti dei piaz­za­li (rac­col­ta e trat­ta­men­to delle acque mete­oriche, impianto elet­tri­co e di illu­mi­nazione, impianto anti­ncen­dio ed impianto acqua pota­bile ed indus­tri­ale), di pla­tee per assem­blag­gio e col­lau­do di mod­uli indus­tri­ali”.

E si aggiunge­va: “Il tem­po com­p­lessi­vo nec­es­sario per real­iz­zare le opere infra­strut­turali soprade­scritte è sta­to sti­ma­to in cir­ca 18 mesi nat­u­rali e con­sec­u­tivi per la real­iz­zazione di tutte le opere under­ground a cui andran­no som­mati ulte­ri­ori 12 mesi per la real­iz­zazione delle opere over­ground a cura del futuro con­ces­sion­ario del­l’area.
Si prevede di bandire la gara entro il pri­mo semes­tre dell’anno 2018.
L’im­por­to delle opere under­ground ogget­to del­la pro­ce­du­ra di gara è sti­ma­to in cir­ca 40.000.000 di euro”.
In realtà nel Pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2018/2020 si prevede­va per il 2018 un inter­ven­to di 100.000 euro con inizio lavori nel 1° trimestre 2018 e fine lavori nel 3° trimestre 2019 e poi nel Pro­gram­ma delle opere pub­bliche 2019/2021 inter­ven­ti per 40.000 euro nel 2019 e 25.000.000 euro nel 2020.
Del­lo slit­ta­men­to, se non si vogliono chia­mare ritar­di, se ne devono essere accor­ti anche in Regione se sono ricor­si ai due pro­to­col­li, tan­to decla­mati, di cui Stile libero Idee del­la Val di Cor­nia ha par­la­to nell’ arti­co­lo Regione, Comune, Autorità por­tuale e i pro­to­col­li alla cui orig­ine sta­vano pro­prio i ritar­do ed i man­cati coor­di­na­men­ti tra pri­vati ed isti­tuzioni pub­bliche.

Ter­mini­amo qui, augu­ran­do­ci che il meto­do delle pro­gram­mazioni scritte pun­tual­mente smen­tite dal­la realtà ces­si e si uti­lizzi un meto­do che garan­tis­ca effi­cien­za alle isti­tuzioni pub­bliche e trasparen­za ai cit­ta­di­ni.

(Foto di Pino Bertel­li)

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