Lo Stato laico rispetta i simboli della cristianità
PIOMBINO 3 maggio 2019 — La proposta del candidato a sindaco di Pieve di Cento Luca Borsari in merito all’ oscurazione momentanea con tendine dei simboli cristiani nella cappella del cimitero della sua città è alquanto grottesca. Personalmente, da credente, rispetto tutte le fedi e tutte le religioni, ritenendo che ciascuno abbia il diritto di professare ovunque la propria, ma senza interferire nelle tradizioni e negli ordinamenti del luogo in cui si trova. L’Italia ha un concordato con la chiesa cattolica e inoltre i simboli della cristianità sono patrimonio culturale ed artistico del nostro paese. Il turismo culturale è forte espressione della religiosità che attraverso monumenti ed organizzazioni confessionali integra pesantemente il PIL nazionale. Non dimentichiamo che al di là del principio fondamentale che riconosce la laicità dello Stato, le radici dell’Europa intera e delle suoi Stati membri, compresa l’Italia, sono ineludibilmente identificabili nella tradizione giudaico-cristiana. Tale proposta da campagna elettorale di Luca Borsari, che in un talk show l’onorevole Alessandra Moretti del PD ha tentato di spiegare, non solo è fuori luogo, ma anche ridicola nella sua stessa realizzazione. Il pulsante che attiva il meccanismo elettrico di copertura con tendine scorrevoli i simboli della cristianità è irriverente per ciò che quei simboli rappresentano sotto il profilo religioso, storico, sociale, culturale e politico, ma progettualmente goffo ed infantile. Spero vivamente che Borsari non vinca le elezioni prima di tutto, in caso contrario che le menti più lucide nell’ambito della sua coalizione lo conducano a pensieri meno pindarici.
Luigi Coppola, candidato FI-UDC-CIVICI POPOLARI LIBERALI per Ferrari sindaco