Loro nascondevano la polvere sotto il tappeto
PIOMBINO 5 ottobre 2019 — All’indomani del rimpasto della Giunta, operato dal sindaco Ferrari, è interessante analizzare le reazioni dell’opposizione, quasi totalmente improntate su valutazioni critiche pregne di qualunquismo, ma che denotano, evidentemente, un livello molto superficiale di analisi politica, probabilmente condizionata anche da una scarsa propensione all’approfondimento di tematiche che pur dovrebbero essere patrimonio di conoscenza profonda delle forze politiche.
Va innanzitutto sottolineato che il rimpasto di giunta non è certo espressione di crisi politica ma semplicemente iniziativa fisiologica utile a ottimizzare l’azione di un’amministrazione che ha l’obiettivo ultimo di apportare quelle utili correzioni che si reputa possano essere migliorative, dopo un periodo iniziale in cui possono emergere limitate criticità che richiedono qualche ritocco.
La forza di un sindaco, che Francesco Ferrari ha già fortemente dimostrato in azioni precedenti, si misura anche da questo, nel coraggio di operare scelte, a differenza del passato, dove spesso si è preferito nascondere la polvere sotto il tappeto.
Tra le critiche, in realtà risibili, dell’opposizione, vi è lo spacchettamento della delega relativa al sociale rispetto alla sanità, che denota una evidente scarsa conoscenza di entrambi i settori. Le questioni afferenti all’assessorato al sociale, soprattutto a Piombino, riguardano una serie di tematiche che non hanno necessariamente una rilevanza sanitaria. Basti pensare all’emergenza abitativa (grande problema del nostro territorio), all’inclusione sociale, ai fenomeni legati alla emarginazione, alla lotta alla povertà, fino alle grandi tematiche legate alle fasce più deboli della popolazione (anziani in primis) e all’integrazione degli immigrati. Solo una parte, indubbiamente importante, delle tematiche sociali sono contigue alla sanità, ed è proprio nella collaborazione e nella sinergia tra questi due assessorati che si può sviluppare un’azione politica virtuosa.
Appare ancora più risibile ed oltremodo ingenua, la posizione del consigliere di Rifondazione Comunista Callaioli, il quale intravedrebbe un conflitto di interesse nell’azione dell’assessore Palombi, e questo lo avrebbe dimostrato con la “difesa” dell’ospedale unico Piombino-Cecina. Fermo restando che Palombi si occupa da molti anni di politica sanitaria (è stato per molto tempo coordinatore provinciale per la sanità di Forza Italia, oltre che coordinatore locale), assumendo molto spesso posizioni molto critiche nei confronti di molte scelte sulla sanità locale, giova ricordare a Callaioli che l’ospedale unico Piombino-Cecina è ormai una realtà consolidata anche sul piano giuridico ed è stata una scelta di assoluta ed esclusiva competenza regionale (https://www.stileliberonews.org/ospedale-unico-cecinapiombino-di-cosa-si-parla/). Tale volontà è assoluta espressione politica che non ha coinvolto e non può coinvolgere minimamente l’ASL Nord-Ovest, che non è certo l’organismo deputato a operare scelte di natura politica, ma esegue quelli che sono gli indirizzi della Regione stessa. Quindi il fantasma del conflitto di interesse, evocato dal consigliere Callaioli, non ha alcuna ragione di essere, se non per quella sorta di ossessione che hanno molti politici di sinistra, salvo poi distrarsi quando i conflitti di interesse, quelli veri, coinvolgono i propri riferimenti politici. Chiaramente noi non siamo assolutamente d’accordo con le scellerate scelte regionali che hanno pesantemente marginalizzato la sanità della Val di Cornia ma, in quanto forza di governo locale, siamo responsabili e non possiamo esimerci dal confrontarci con i vertici della nostra area vasta di riferimento, concertando gli interventi per migliorare i servizi sanitari e le funzionalità del nostro ospedale.
Forza Italia, UDC, Civici Popolari Liberali