Lucchini: forse meglio i tecnici della musica
PIOMBINO 16 maggio 2014 — Per la Lucchini, quindi il Pil di Piombino, s’incominciano ad inquadrare i problemi alla luce di una visione realistica e pragmatica. La situazione è esattamente quella precedente all’arrivo del Commissario, ma con punti soldi in cassa, avendo reso vane tutte le possibilità di un rilancio della siderurgia piombinese, se pur ridimensionata in padule, attraverso un forno elettrico. Troppi slogan, troppo tempo fatto scorrere bruciando risorse che potevano essere utili per una riconversione. La prospettiva realistica e ineludibile è quella di attendere un compratore, ma soprattutto le intenzioni di quest’ultimo attraverso un piano industriale. Allora apprendiamo dalla stampa che nemmeno il forno elettrico sembra scontato, le bonifiche, come abbiamo sempre sostenuto, sono un argomento complesso e non sviscerato, se non nelle prime fasi preliminari, apprendiamo altresì che i soldi per le bonifiche sono un terzo di quello che necessitano, soprattutto non sappiamo ancora cosa è a carico di chi. Per il rilancio delle aree industriali , dicasi riconversione, conosciamo attraverso l’Accordo, il massimale dei soldi destinato dal governo ma non abbiamo ancora un progetto. Cantiamoci sopra, va bene, la città si stringe intorno ai lavoratori e reagisce compatta, speriamo che si convinca anche Jindal. Io, se fossi stato un lavoratore Lucchini avrei preferito meno sceneggiate ma più fatti concreti, avrei preferito che ciascuno avesse svolto il proprio ruolo, i sindacati per gli ammortizzatori sociali, i tecnici per il rilancio e le bonifiche, i manager per i progetti industriali e la politica come supervisore e relatore, anello di comunicazione con i cittadini e i lavoratori. Ora la strada è in salita ripida per tutti, ma almeno sembra, ripeto sembra, che almeno la visione della realtà sia più lucida, coerente con il mondo che corre intorno a noi, e che noi non possiamo ignorare, salvo declinare verso l’estinzione generazionale di un intero comprensorio.
Riccardo Gelichi, portavoce della Lista Civica Ascolta Piombino