Lucchini, Smc annuncia un aumento di capitale
ROMA 5 aprile 2014 — Una nota della società Smc, interessata all’acquisto della Lucchini, rende noto che gli azionisti del gruppo hanno deciso, in una riunione che si è tenuta ieri, 4 aprile, a Tunisi un consistente aumento di capitale che passa dagli attuali due milioni di dollari a due miliardi.
Al momento la società di mister Khaled Al Habahbeh è ancora esclusa dalla procedura di “due diligence” perché la documentazione inviata al Commissario Nardi è risultata incompleta e non è stata perfezionata nell’ulteriore periodo concesso per le regolarizzazioni alle otto ditte che avevano prodotto altrettante manifestazioni di interesse non perfette.
Con la decisione di oggi la Smc si propone di rientrare in gara attraverso un’offerta vincolante migliorativa rispetto a quelle di altri candidati. La nota della Smc indica infatti che la comunicazione dell’aumento di capitale “sarà mandata al Commissario straordinario, Nardi, al sindaco di Piombino, al presidente della Regione Toscana e ai rappresentanti legali del sindacato per dimostrare la capacità patrimoniale di Smc Group”.
Ovviamente non si tratta ancora della produzione della reale garanzia economica richiesta per arrivare alla trattativa necessitando altri passaggi attraverso l’interessamento di istituti di credito come riferito dallo stesso Habahbeh nella conferenza stampa al Calidario.
Nel suo comunicato Smc Group ha confermato il suo interessamento ad acquisire lo stabilimento Lucchini, a mantenere l’attività dell’altoforno e a ”sviluppare in futuro la migliore tecnologia per ridurre l’inquinamento”.
Secondo quel che indica la società sarebbe ”impegnata in molti progetti infrastrutturali nella regione di Mena e in investimenti in Europa”. L’acquisto della Lucchini servirebbe a completare il piano di sviluppo previsto dal gruppo.