Lupo scuoiato e appeso a cartello stradale
SUVERETO 28 aprile 2017 — Il WWF denuncia e condanna l’ennesimo caso di bracconaggio ai danni di un lupo avvenuto questa mattina in Toscana a Suvereto, in provincia di Livorno, e presenterà immediatamente un esposto alla Procura della Repubblica. Il corpo dell’animale, macabramente scuoiato, è stato appeso ad un segnale stradale e corredato di un cartello sarcastico (“NO AGLI ABBATTIMENTI, SI ALLA PREVENZIONE”) in chiaro segno di provocazione.
Questo lupo barbaramente ucciso in Toscana è solo l’ultimo di una lunga serie dall’inizio dell’anno, con un episodio simile accaduto in provincia di Grosseto a gennaio ed altri sette casi di bracconaggio accertati in Liguria e nelle Marche a cui bisogna aggiungere le decine di lupi investiti negli ultimi mesi dalle auto.
Il WWF esprime il suo appoggio al sindaco di Suvereto, Giuliano Parodi, che sui social media ha fermamente condannato l’accaduto ed auspica che i responsabili di questo crimine siano prontamente individuati e consegnati alla giustizia. L’associazione presenterà un esposto alla Procura competente, chiedendo che siano avviate indagini rapide ed accurate, e ha attivato i propri avvocati e il nucleo toscano delle guardie volontarie. Il WWF si costituirà parte civile nel processo che auspichiamo in questo caso si avvii subito.
Sicuramente le recenti di dichiarazioni dell’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, che auspicava l’abbattimento di 500 dei circa 600 lupi stimati in regione, in chiaro contrasto con lo spirito della Direttiva Habitat che tutela pienamente la popolazione italiana di lupo, non hanno favorito un clima di convivenza con una specie dal grande valore ecologico in quanto naturale “selecontrollore” di ungulati quali cinghiali e caprioli.
Le uniche soluzioni ai conflitti tra allevatori e lupi sono la corretta informazione e l’investimento in misure di prevenzione dei danni, come già accade in alcune regioni d’Italia come ad esempio l’Emilia-Romagna. Gli abbattimenti di singoli esemplari, disgregando i branchi, non fanno altro che acuire i danni per gli allevatori anziché risolverli. Ogni anno in Italia muoiono circa trecento lupi per colpa della caccia illegale, di trappole, bocconi avvelenati e incidenti stradali.
Per questo il WWF rivolge l’ennesimo appello alla conferenza Stato-Regioni affinché venga approvato al più presto, ovviamente con lo stralcio del capitolo relativo agli abbattimenti legali, il Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia, che contiene importanti misure contro il bracconaggio. Il WWF lancerà a breve una campagna per contrastare il bracconaggio e supportare concretamente gli allevatori che adotteranno misure di prevenzione.
Stefano Gualerci
WWF Livorno