Ma cosa è successo ai Pozzetti?

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pervenuta in redazione

Pre­mes­so che: non è nos­tra inten­zione porre la ques­tione sot­to il pro­fi­lo giudiziario e non aus­pichi­amo cer­ta­mente che ciò acca­da, in quan­to rite­ni­amo che la con­tro­ver­sia deb­ba rimanere nell’ ambito dell’amministrazione comu­nale, però qualche inter­rog­a­ti­vo in mer­i­to alla vicen­da delle palazz­ine in costruzione in local­ità “I Pozzetti” ce lo poni­amo.
Abbi­amo apprez­za­to l’intervento dell’assessore che ha deciso di bloc­care i lavori per ver­i­fi­care even­tu­ali anom­alie che vi sono state rispet­to all’altezza degli edi­fi­ci (una in par­ti­co­lar modo delle tre palazz­ine del com­p­lesso in costruzione).
In effet­ti tale strut­tura va a coprire total­mente la visuale sul mare del piaz­za­le di Via del­la Pace toglien­do qual­si­asi sug­ges­tione al medes­i­mo (per­al­tro il piaz­za­le era sor­to con la pre­cisa carat­ter­is­ti­ca di vista panoram­i­ca).
Per quan­to è sta­to appu­ra­to è evi­dente che vi siano state delle “sviste” da parte di tut­ti col­oro che si sono occu­pati del­la vicen­da sia sot­to il pro­fi­lo prog­et­tuale che delle con­ces­sioni, ma di fat­to è fuori dub­bio che le pre­vi­sioni per quel che riguar­da l’impatto sul­la vis­i­bil­ità dal piaz­za­le siano mod­ifi­cate (o sono cresciute le palazz­ine o si è alza­to il ter­reno su cui dove­vano essere posizion­ate, o sono sta­ti fat­ti errori pre­cisi di prog­et­tazione).
Ogget­ti­va­mente ci sem­bra che un inden­niz­zo ai cit­ta­di­ni di Piom­bi­no (sot­to for­ma di sanzione ammin­is­tra­ti­va), in quan­to lo scem­pio è a cari­co del­la comu­nità, di € 100.000 così come ha dichiara­to l’Assessore ci sem­bra­no una soluzione forte­mente dis­cutibile.
In effet­ti l’impressione che emerge è di una bef­fa vera e pro­pria che mette in dis­cus­sione le stesse Isti­tuzioni, dele­git­ti­man­dole rispet­to al loro ruo­lo di con­trol­lo e di appli­cazione delle norme vigen­ti (qualo­ra siano state non rispet­tate norme in mate­ria).
Per­tan­to rite­ni­amo che ci deb­ba essere un’ulteriore ver­i­fi­ca ed even­tual­mente, nel pieno rispet­to dei dirit­ti di col­oro che incolpevol­mente purtrop­po ver­reb­bero comunque dan­neg­giati, in par­ti­co­lare lavo­ra­tori delle ditte costrut­tri­ci ed even­tu­ali pro­pri­etari acquiren­ti degli appar­ta­men­ti degli edi­fi­ci in ques­tione (qualo­ra siano state già ven­dute ed acquis­tate), sanzionare con un cri­te­rio più adegua­to che ser­va da deter­rente e da esem­pio a “futu­ra memo­ria”.
Ovvi­a­mente il tut­to tenen­do con­to dei diver­si liv­el­li di respon­s­abil­ità sia pub­bli­ci che pri­vati per garan­tire il mas­si­mo del­la chiarez­za e trasparen­za.
Per­tan­to, pre­so atto che, un’interpellanza abbia già por­ta­to all’attenzione del Con­siglio Comu­nale la vicen­da, nonos­tante ciò, alla luce delle nuove evoluzioni rite­ni­amo che vi deb­ba essere un’ulteriore dis­cus­sione in mer­i­to (nonos­tante aves­si­mo pre­sun­to dalle parole dell’assessore che i provved­i­men­ti sareb­bero potu­ti andare nel­la direzione intrapre­sa).
Per tutte queste ragioni il Sin­da­co dica
se ritiene con­grua la sanzione di € 100.000,00 a scopo di ris­arci­men­to per il dan­no prodot­to alla comu­nità, non tan­to per la visuale, ben­sì per even­tu­ali poco plau­si­bili “inter­pre­tazioni nor­ma­tive” e per le prob­lem­atiche a cui è sta­ta sot­to­pos­ta l’amministrazione;
se ritiene oppor­tuno che i € 100.000,00 in ques­tione deb­bano servire a costru­ire un altro piaz­za­le panoram­i­co in una zona lim­itro­fa a quel­lo di Via del­la Pace in un momen­to di dif­fi­coltà per le casse comu­nali, aus­pi­can­do che la cifra copra tutte le spese nec­es­sarie per l’opera;
se non ritiene che deb­ba essere fat­ta mag­giore chiarez­za su ques­ta vicen­da, pri­ma di trovare una soluzione che archivi il tut­to con una sanzione, se pur pesante, ma ogget­ti­va­mente poco plau­si­bile rispet­to al dan­no prodot­to alla comu­nità in ter­mi­ni panoram­i­ci di “bellav­ista”, ma soprat­tut­to di deter­ren­za ed esem­pio a futu­ra memo­ria;
se ritiene che la trat­ta­ti­va por­ta­ta a ter­mine con la dit­ta costrut­trice e con i pro­fes­sion­isti che si sono occu­pati del­la prog­et­tazione per “sanare” la ques­tione abbia avu­to un per­cor­so in sin­to­nia con le pro­ce­dure che nor­mal­mente segue l’amministrazione.

Lui­gi Cop­po­la Unione di Cen­tro

 

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