Ma il Comune continua a non rispondere

· Inserito in Spazio aperto
Francesco Ferrari

PIOMBINO 10 gen­naio 2016 — L’am­min­is­trazione comu­nale con­tin­ua a non rispon­dere all’in­ter­rogazione sul­la ges­tione del­la sorveg­lian­za bal­n­eare. Dopo il “non vogliamo rispon­dere” del vicesin­da­co Fer­ri­ni al con­siglio comu­nale del 30 novem­bre, alla sedu­ta dell’8 gen­naio I’asses­sore Chiarei ha par­la­to ma non ha rispos­to: non ha det­to per­ché si è pro­ce­du­to con asseg­nazione diret­ta anziché con ban­do pub­bli­co; non ha det­to quali altri oper­a­tori furono coin­volti né in che modo siano sta­ti invi­tati a man­i­festare l’eventuale inter­esse alla ges­tione del­la sorveg­lian­za bal­n­eare; non ha det­to niente in mer­i­to al con­flit­to di inter­es­si Sin­da­co-moglie.
Per­ché queste era­no le domande poste nel­l’in­ter­rogazione e soltan­to su queste vi era l’in­ter­esse del­la cit­tad­i­nan­za ad avere una rispos­ta. L’asses­sore ha invece glis­sato, get­tan­do purtrop­po anco­ra più ombre e per­p­lessità sul­la vicen­da.
L’u­ni­ca cosa chiara che si capisce dal­la rispos­ta è che non è vero quel­lo che disse il Sin­da­co ai media dopo la notizia del­l’e­s­pos­to, quan­do incalza­to sul per­ché nel­l’an­no 2014 com­par­isse in con­ven­zione il nome del­la moglie e l’an­no suc­ces­si­vo no, disse che dal 2015 la Cap­i­tane­r­ia di Por­to non pre­tende­va più che il nome del respon­s­abile com­par­isse in con­ven­zione.
Chiarei ha invece spe­so il suo tem­po a dare lezioni di “cor­ret­tez­za polit­i­ca” al sot­to­scrit­to; per­ché sec­on­do i nos­tri ammin­is­tra­tori il cit­tadi­no che ril­e­va un pre­sun­to illecito e pre­sen­ta un espos­to in Procu­ra mette in atto una for­ma di “degra­do del­la polit­i­ca”. Io cre­do che il degra­do del­la polit­i­ca sia piut­tosto il pre­sun­to con­flit­to di inter­es­si che ha por­ta­to a fare l’e­s­pos­to. E incu­rio­sisce che ci si scan­dal­izzi tan­to se qual­cuno pone il dito su un appar­ente con­flit­to di inter­es­si, quan­do la sin­is­tra che oggi è al gov­er­no ha basato per anni la pro­pria lin­ea polit­i­ca uni­ca­mente sui con­flit­ti di inter­es­si degli altri. E fini­amo­la con le accuse che mi sono state riv­olte di “attac­co per­son­ale” al Giu­liani ed ai suoi famil­iari: mai ho avu­to tale scopo è mai l’avrò. Il dire una cosa del genere è soltan­to un ten­ta­ti­vo per gettare fumo negli occhi alla cit­tad­i­nan­za.

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