Ma il Comune continua a non rispondere
PIOMBINO 10 gennaio 2016 — L’amministrazione comunale continua a non rispondere all’interrogazione sulla gestione della sorveglianza balneare. Dopo il “non vogliamo rispondere” del vicesindaco Ferrini al consiglio comunale del 30 novembre, alla seduta dell’8 gennaio I’assessore Chiarei ha parlato ma non ha risposto: non ha detto perché si è proceduto con assegnazione diretta anziché con bando pubblico; non ha detto quali altri operatori furono coinvolti né in che modo siano stati invitati a manifestare l’eventuale interesse alla gestione della sorveglianza balneare; non ha detto niente in merito al conflitto di interessi Sindaco-moglie.
Perché queste erano le domande poste nell’interrogazione e soltanto su queste vi era l’interesse della cittadinanza ad avere una risposta. L’assessore ha invece glissato, gettando purtroppo ancora più ombre e perplessità sulla vicenda.
L’unica cosa chiara che si capisce dalla risposta è che non è vero quello che disse il Sindaco ai media dopo la notizia dell’esposto, quando incalzato sul perché nell’anno 2014 comparisse in convenzione il nome della moglie e l’anno successivo no, disse che dal 2015 la Capitaneria di Porto non pretendeva più che il nome del responsabile comparisse in convenzione.
Chiarei ha invece speso il suo tempo a dare lezioni di “correttezza politica” al sottoscritto; perché secondo i nostri amministratori il cittadino che rileva un presunto illecito e presenta un esposto in Procura mette in atto una forma di “degrado della politica”. Io credo che il degrado della politica sia piuttosto il presunto conflitto di interessi che ha portato a fare l’esposto. E incuriosisce che ci si scandalizzi tanto se qualcuno pone il dito su un apparente conflitto di interessi, quando la sinistra che oggi è al governo ha basato per anni la propria linea politica unicamente sui conflitti di interessi degli altri. E finiamola con le accuse che mi sono state rivolte di “attacco personale” al Giuliani ed ai suoi familiari: mai ho avuto tale scopo è mai l’avrò. Il dire una cosa del genere è soltanto un tentativo per gettare fumo negli occhi alla cittadinanza.