Ma l’ ASA non risponde
Questa lettera è l’ultimo tentativo (per ora vano) di riuscire ad avere una risposta da ASA circa la questione che vado a descrivere.
Fine Febbraio 2013: a mio padre è arrivato l’ennesimo salasso per la bolletta dell’acqua.
Questa volta erano 503 euro. Si tratta del CONGUAGLIO CONSUMI dal 30–3‑2011 al 18–1‑2013 per il servizio da voi recato a mio padre NANNINI Pietro, codice cliente 2771558 (Piombino, loc. Gagno 50). La fattura per la fornitura dei servizi idrici è la n° 2013/0102466 del 11/02/2013.
La prima cosa che noto è che gli viene addebitato un servizio fognatura (123 EU) e depurazione (6 EU) che non esiste.
Al di là della mia ignoranza sull’effettiva congruità dell’entità totale di questa bolletta e delle altre passate circa il loro reale consumo d’acqua (e che cercherò di chiarire in seguito) faccio presente che sono riportate anche le voci di servizio fognatura e servizio depurazione che sicuramente l’abitazione di mio padre non può avere ricevuto giacché risiede in campagna ed è tra le prime abitazioni che non ha questo normale servizio urbano.
Del rimborso da avere dopo la data della sentenza della Cassazione dopo il 2008 mi è stato detto di presentare apposito stampato all’Ufficio Clienti di Piombino. E questo l’ho fatto.
Per quanto riguarda invece il rimborso antecedente il 2008 sono ad un punto fermo. Mi è stato detto di registrarmi presso il sito ASA ma dopo 3 tentativi non ce l’ho ancora fatta. Ho chiesto spiegazioni all’Ufficio Clienti ma non ho ricevuto alcun aiuto se non il consiglio di rivolgermi ad un’associazione di consumatori. A me sembra scorretto. E’ giusto andare da loro se c’è una cosa che non funziona per farla funzionare ma qui si da per scontato che una pratica che per diritto dovrebbe svolgere l’ASA (visto che è lei che deve dei soldi) lei stessa si rifiuta di completarla. Mi sembra che, inoltre, sia tecnicamente strano che non ci sia un modulo cartaceo od un allaccio alla rete degli stessi uffici Clienti ASA ad un sito ASA (!!) per la pratica rimborso.
Ma quello che è più vergognoso e che si dà smaccatamente per scontato è che i più deboli (in questo caso mio padre che ha 88 anni ed è improbabile che abbia un computer ) debbano subire questa imposizione.
Vorrei per favore un aiuto chiaro. Non mi piace sempre e solo criticare.
Spedita il 10–4‑2013
Enrico Nannini
In relazione alla lettera pubblicata su Stile Libero dal titolo “Ma l’ ASA non risponde”, si intende precisare che ASA, già a marzo 2013, aveva avuto contatti scritti e telefonici con il Cliente per risolvere la questione in oggetto.
Inoltre, la scorsa settimana, l’ufficio commerciale di ASA ha nuovamente contattato il Cliente cercando di capire quali fossero state le difficoltà per l’inoltro della domanda on-line per il rimborso della depurazione.
In seguito al colloquio telefonico ASA ha appurato che la procedura on-line, regolarmente funzionante, non è stata eseguita, per altro la procedura on-line è in linea con l’adempimento previsto dal Decreto Ministeriale del 30/09/2009 che obbliga ai gestori del servizio di depurazione la pubblicazione sul proprio sito web dell’elenco dei Clienti avente diritto al rimborso, e ha successivamente invitato il Cliente nei propri uffici di zona per ritirare la modulistica cartacea da compilare e da spedire tramite posta ordinaria.