Ma la giunta di Campiglia lo vuole il parco eolico?

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pervenuta in redazione

C’è un male oscuro nel Comune di Campiglia: la man­can­za del­la trasparen­za. Accade ogni vol­ta che ci sono gran­di inter­es­si in gio­co.  E’ suc­ces­so per le cave, per l’autostrada, per i prog­et­ti urban­is­ti­ci, per i gran­di impianti ener­geti­ci. E’ suc­ces­so anche per il grande prog­et­to eoli­co del­la WKN.
Anco­ra pri­ma che venisse pre­sen­ta­to, nel 2012, molti colti­va­tori ci ave­vano chiesto se fos­si­mo a conoscen­za di un prog­et­to per gran­di tor­ri eoliche nelle nos­tre cam­pagne. Con un’in­ter­pel­lan­za del dicem­bre 2011 ci riv­ol­gem­mo al Sin­da­co per sapere se ne era a conoscen­za, vis­to che un prog­et­to che com­por­ta decine di mil­ioni di inves­ti­men­ti  non s’improvvisa in pochi giorni. Ci fu rispos­to che l’amministrazione non era a conoscen­za di nul­la. Pochi giorni dopo, a gen­naio 2012, il prog­et­to per 17 gran­di tor­ri eoliche venne pre­sen­ta­to al Comune. Chiedem­mo d’informare i cit­ta­di­ni. Noi stes­si ci facem­mo cari­co, con una nos­tra inizia­ti­va, di illus­trate det­tagli­ata­mente  il prog­et­to pub­bli­ca­to sul sito del­la Regione.
Ci sarebbe piaci­u­to anche conoscere gli esi­ti delle val­u­tazioni comu­nali, ma, con un pras­si con­sol­i­da­ta, spes­so la Giun­ta si trin­cera dietro le com­pe­ten­ze tec­niche ed evi­ta di affrontare la dis­cus­sione in Con­siglio. A sapere era­no quin­di gli uffi­ci, il Sin­da­co, gli asses­sori, ma non i con­siglieri comu­nali e, ovvi­a­mente, i cit­ta­di­ni.
Di fronte all’assenza di infor­mazioni, a gen­naio 2012 pre­sen­tam­mo in Con­siglio un ordine del giorno con il quale si esprime­va un parere neg­a­ti­vo su quel prog­et­to e nel­lo stes­so tem­po si indi­ca­vano i cri­teri da seguire per incre­mentare la pro­duzione di ener­gia da fonti rin­nov­abili, priv­i­le­gian­do le aree indus­tri­ali, quelle degra­date, le cop­er­ture degli edi­fi­ci e, più in gen­erale, impianti più pic­coli che meglio si adat­tano alla natu­ra dei nos­tri ter­ri­tori.
Quell’ordine del giorno venne vota­to all’unanimità, com­pre­so il PD che si prese, per questo, sonori  e inop­por­tu­ni rim­proveri dei rap­prsen­tan­ti del­la WKN.
Ora ci risi­amo. Dopo la boc­ciatu­ra, nel 2013 la WKN ha pre­sen­ta­to un nuo­vo prog­et­to per 11 pale eoliche di 145 metri, 6 delle quali nel Comune di Campiglia con­cen­trate nelle cam­pagne delle Lavoriere, Cam­po all’Olmo, Granai. Le altre sono nel Comune di Piom­bi­no.  L’impresa ha dunque igno­ra­to il parere del Con­siglio Comu­nale.  Anche se ridotte nel numero, quelle tor­ri com­por­tano le stesse inter­feren­ze con il pae­sag­gio e con le attiv­ità eco­nomiche agri­cole e agri­t­ur­is­tiche che male si con­cil­iano con lo svilup­po equi­li­bra­to del­la nos­tra econo­mia.
Nat­u­ral­mente nul­la abbi­amo saputo dal Comune. Le infor­mazioni ce le siamo prese dal sito del­la Regione che, invece, pub­bli­ca i prog­et­ti.
Abbi­amo ritenu­to nec­es­sario ripren­dere l’argomento in Con­siglio Comu­nale. A mar­zo del 2013 il con­sigliere Sca­faro, del Comune dei Cit­ta­di­ni,  ha pre­sen­ta­to un nuo­vo ordine del giorno che il Sin­da­co non incluse tra i temi da trattare nel Con­siglio del 27 mar­zo e che la mag­gio­ran­za non volle dis­cutere,  men­tre lo avrebbe potu­to e dovu­to fare, vista l’urgenza.
Non ha volu­to dis­cuter­lo nep­pure nel­la suc­ces­si­va sedu­ta, quel­la del 6 aprile, con­vo­ca­ta per la fusione di Campiglia e Suvere­to. Ci è sta­to det­to che non era oppor­tuno per­ché quel­la era una sedu­ta aper­ta ai cit­ta­di­ni (quale migliore occa­sione?) e per­ché il tema del­la fusione era trop­po impor­tante e non ammet­te­va altri argo­men­ti.
Ci venne det­to anche che sarebbe sta­to con­vo­ca­to subito un altro con­siglio Comu­nale per dis­cutere l’ordine del giorno sul prog­et­to del­la WKN
Siamo al 18 di aprile. Il Con­siglio non è sta­to anco­ra con­vo­ca­to e il 24 aprile scadono i ter­mi­ni per la pre­sen­tazione di osser­vazioni alla Regione. Non sap­pi­amo cosa abbiano fat­to Sin­da­co e Giun­ta. Quel­lo che è inac­cetta­bile che su temi di ques­ta ril­e­van­za si voglia tenere fuori il Con­siglio Comu­nale e i cit­ta­di­ni che, gius­ta­mente, si orga­niz­zano in comi­tati e fan­no sen­tire diret­ta­mente la loro voce. Sem­bra pro­prio che a Campiglia la mag­gio­ran­za non abbia capi­to la lezione del voto.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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