Ma nell’immediato cosa si fa dell’urologia?
PIOMBINO 15 novembre 2015 — Il recente documento della Federazione del Pd Val di Cornia-Elba sulla riorganizzazione della sanità esposto da Carla Maestrini un merito ce l’ha e cioè quello di aver affossato definitivamente, non parlandone, il progetto che tanto a lungo ha impegnato questa zona: l’ospedale unico a Riotorto per la Val di Cornia e per le Colline metallifere. Un progetto così fantasioso che si è sgonfiato senza nessuna protesta.
Un passo in avanti dunque è stato fatto.
Rimangono però i problemi della sanità in questa parte della Toscana raffigurati ad esempio sia dalle lunghe liste di attesa sia dalle fughe dei cittadini che si vanno a curare al di fuori della provincia di Livorno e spesso nelle strutture private.
Oltretutto si tratta di problemi aggravatisi nel corso degli anni, proprio quando quel fantasioso progetto veniva così declamato, così come è dimostrato ad esempio dal depotenziamento di attività come l’urologia, l’otorino, il laboratorio analisi, l’oculistica.
Dunque immaginando la nuova organizzazione non si parte da zero, si parte da livelli inferiori che sono stati causati dall’inerzia reale mentre si faceva credere all’impossibile.
La situazione creatasi obbliga a prendere decisioni che invertano questa tendenza in tempi ridottissimi: il documento congiunto delle conferenze dei sindaci della Bassa Val di Cecina e della Val di Cornia del marzo 2015 (dei problemi politici ed istituzionali che pone parliamo in altro articolo) è essenzialmente un documento di metodo con nessuna capacità operativa e nessuna possibilità di incidere nell’organizzazione sanitaria attuale, proprio quando invece di questo c’è bisogno per offrire risposte ai problemi presenti dei cittadini.
Un esempio per tutti.
Il servizio di urologia rispetto al 2013 ha visto spostare utenti da Piombino a Livorno e in misura molto maggiore all’esterno della provincia, con il relativo disagio di loro stessi e delle famiglie.
Si inverte questa situazione solo ripotenziando il servizio di urologia di Piombino. Oggi, non in un futuro indefinito, comunque lontano e successivo all’approvazione di piani di programmazione sui quali non è nemmeno cominciata la discussione pubblica.
Sono queste le responsabilità che la politica si deve assumere per non limitare la sua funzione alla declamazione di impostazioni astratte che la realtà facilmente smentisce.