Macché ripristino dello stato dei luoghi

· Inserito in Leggi e normative
Alberto Primi

CAMPIGLIA 19 otto­bre 2016 — Il 17 otto­bre Assem­blea San­vin­cen­z­i­na ha pro­mosso e orga­niz­za­to un incon­tro molto parte­ci­pa­to per illus­trare le vicende del macroabu­so del Park Alba­tros. Oltre a illus­trare una doc­u­men­tatis­si­ma ricer­ca sul tema, è sta­ta anche let­ta la delib­era fres­ca di gior­na­ta, con la quale l’Am­min­is­trazione comu­nale ha annul­la­to tutte le delibere (quat­tro) fino ad allo­ra approvate per mod­i­fi­care gli stru­men­ti urban­is­ti­ci in modo da per­me­t­tere l’am­pli­a­men­to del vil­lag­gio tur­is­ti­co che per altro, come si è vis­to, era già sta­to real­iz­za­to da anni.
Dal­la descrizione, con­dot­ta per­al­tro con toni molto pacati, è emer­sa la macro­scop­i­ca inca­pac­ità degli uffi­ci comu­nali di con­trol­lare quan­to a loro sot­to­pos­to, ha evi­den­zi­a­to come i tec­ni­ci del­la pro­pri­età si siano presta­ti a fornire al Comune doc­u­men­ti non ver­i­tieri con il con­sen­so del­la pro­pri­età che li ha fir­mati e pre­sen­tati, ha mes­so in luce l’inu­til­ità del­la polizia munic­i­pale che in quat­tro e più anni non si è mai accor­ta del­l’e­sisten­za di 250 casette abu­sive, ha reso chiaro a tut­ti il liv­el­lo pateti­ca­mente bas­so degli ammin­is­tra­tori che dovreb­bero garan­tire i cit­ta­di­ni sul­la legit­tim­ità di quan­to accade nel Comune all’am­min­is­trazione del quale sono sta­ti chia­mati ed elet­ti, pri­mo fra tut­ti il Sin­da­co, già asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca ai tem­pi in cui si con­suma­va l’abu­so.
È chiaro che di tut­to quan­to sopra dovrà essere la gius­tizia a ver­i­fi­care la fon­datez­za, cer­to è che i doc­u­men­ti pre­sen­tati, per chi sia un poco adden­tro alla mate­ria, sem­bra­no incon­tro­vert­ibili.
Ma non con­tenti del­la figu­ra meschi­na fat­ta fino ad ora in tut­ta la vicen­da, l’Am­min­is­trazione comu­nale ha pen­sato bene di con­tin­uare a rac­con­tare fan­donie o mezze ver­ità.
Infat­ti sul­la stam­pa del 17 Otto­bre si legge che “A segui­to del­l’e­mis­sione del ver­bale del sopral­lu­o­go effet­tua­to al camp­ing Park Alba­tros dagli uffi­ci com­pe­ten­ti lo scor­so 13 otto­bre, si è accer­ta­to l’adem­pi­men­to all’or­di­nan­za di demolizione e quin­di al ripristi­no del­lo sta­to dei luoghi inter­es­sati all’abu­so edilizio”.
L’af­fer­mazione è inesat­ta e non cor­rispon­dente alla ver­ità in quan­to il “ripristi­no del­lo sta­to dei luoghi” avrebbe dovu­to com­portare l’e­lim­i­nazione di tutte le via­bil­ità real­iz­zate, di tutte le canal­iz­zazioni (luce, acqua, fog­na­ture) inter­rate e il ripristi­no di tutte le alber­a­ture abbat­tute per real­iz­zare strade e reti di servizi. Infat­ti l’abu­so, nasce sì dal­l’a­vere instal­la­to 250 casette, per altro rimovi­bili, ma ancor più è cos­ti­tu­ito dal­l’a­vere mod­i­fi­ca­to rad­i­cal­mente lo sta­to di luoghi sot­to­posti a vin­coli pre­cisi il cui man­ca­to rispet­to con­figu­ra un’at­tiv­ità abu­si­va in nes­sun modo san­abile.

*Alber­to Pri­mi rap­p­re­sen­ta il Comi­ta­to per Campiglia

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