Maggioranza con intenti molto fragili

Riccardo Gelichi

PIOMBINO 28 otto­bre 2016 — La mag­gio­ran­za com­pat­ta vota sì alla vari­ante Afer­pi, per­ché uno dei loro obbi­et­tivi è non “fornire ali­bi a chi oggi è chiam­a­to a fare l’investimento”, leg­giamo sul­la stam­pa. Non ci tran­quil­liz­za di cer­to il fat­to che anche la mag­gio­ran­za inizi a nutrire dei dub­bi sulle reali inten­zioni di Cevi­tal, soprat­tut­to per­ché solo loro fino ad oggi han­no par­la­to con l’azienda. Non ci rende sereni nem­meno il fat­to che per toglier­si un peso dal­lo stom­a­co la mag­gio­ran­za pen­si di met­tere nelle mani di un uni­co impren­di­tore il des­ti­no non solo degli operai ex Luc­chi­ni, ma di un’intera cit­tà. La ripresa del­la siderur­gia, ma anche la diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca di Piom­bi­no, per volon­tà di ques­ta mag­gio­ran­za, stan­no den­tro i piani Cevi­tal, logis­ti­ca, agroin­dus­tri­ale e siderur­gia; non è cer­to dere­spon­s­abi­liz­zan­dosi che si risolve il dilem­ma. La visione di un ter­ri­to­rio è un dovere di chi ammin­is­tra, pen­sare di far con­vi­vere all’interno di un’area con un rag­gio di 2,5 km: cro­ceris­ti­ca, rot­ta­mazione navale, por­ti tur­is­ti­ci, dis­car­i­ca d’amianto e peri­colosi, sei pale eoliche di 120 mt di diametro, attiv­ità bal­n­eari, un forno elet­tri­co che emette pesan­ti rumori e diossi­na, ven­di­ta di borse di lus­so, lo rite­ni­amo quan­tomeno con­trad­dit­to­rio. Del resto non ci sono alcune certezze rispet­to ai ter­reni che Cevi­tal dovrebbe cedere alla cit­tà: quan­do saran­no a dis­po­sizione e con quali risorse eco­nomiche dovreb­bero essere boni­fi­cati e ricon­ver­ti­ti ad uso pub­bli­co? Ma soprat­tut­to c’interroghiamo sul meto­do segui­to per piani­fi­care queste aree, se si pen­sa che Cevi­tal potrà dis­porre di 797 ettari di ter­ri­to­rio di cui il 79% di pro­pri­età del­lo Sta­to, capi­amo bene come altre par­tite si pote­vano gio­care sen­za risultare sub­al­terni; del resto, se gli impren­di­tori dif­fi­cil­mente fan­no favori, le ammin­is­trazioni dovreb­bero pon­der­are bene gli inter­es­si di tut­ti.

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