Maggioranza respinge commissione d’inchiesta

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PIOMBINO 23 mag­gio 2018 — Respin­ta dal­la mag­gio­ran­za (PD e Stile Libero), la mozione con la quale i par­ti­ti di oppo­sizione (Rifon­dazione comu­nista, Un’Al­tra Piom­bi­no, Movi­men­to 5 Stelle, Fer­rari Sin­da­co-Forza Italia, Ascol­ta Piom­bi­no), chiede­vano l’is­ti­tuzione di una com­mis­sione di inchi­es­ta e con­trol­lo su Asiu e RiMa­te­ria.
I par­ti­ti di mino­ran­za, vista la grave situ­azione deb­ito­ria di Asiu e con­sid­er­a­to che l’at­tiv­ità di RiMa­te­ria è attual­mente ogget­to di indagine da parte del­la Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Livorno, chiede­vano una com­mis­sione per appro­fondire la situ­azione eco­nom­i­ca attuale e pre­gres­sa di Asiu, Tap e RiMa­te­ria, e le attiv­ità, attuali e pre­gresse, sul­l’at­tuazione del piano indus­tri­ale delle tre aziende.
La mag­gio­ran­za ha giu­di­ca­to impro­pria la cos­ti­tuzione di una com­mis­sione d’inchi­es­ta su questi temi, dal momen­to che esistono altre sedi dove pot­er dis­cutere e fare luce sul­la ques­tioni, come le com­mis­sioni con­sil­iari.
“Invo­care una com­mis­sione di inchi­es­ta e con­trol­lo per man­can­za di infor­mazioni da parte delle oppo­sizioni sul tema mi pare un tan­ti­no  pretes­tu­osa – ha affer­ma­to il vicesin­da­co Ste­fano Fer­ri­ni — con­sideran­do che il pres­i­dente di RiMa­te­ria è venu­to almeno due volte, se non di più, in con­siglio a spie­gare ed infor­mare e che anche nel prece­dente peri­o­do ammin­is­tra­ti­vo più volte il tema è sta­to trat­ta­to. Se l’o­bi­et­ti­vo legit­ti­mo ed anche con­di­vis­i­bile era quel­lo di appro­fondire ulte­ri­or­mente, la pro­pos­ta for­mu­la­ta dalle forze di mag­gio­ran­za di uti­liz­zare con­giun­ta­mente la sec­on­da e quar­ta com­mis­sione con­sen­ten­do al vice pres­i­dente del­la quar­ta, che è delle mino­ranze, di svol­gere lo stes­so ruo­lo dei due pres­i­den­ti, sarebbe staro lo stru­men­to più adat­to e veloce.  Ma evi­den­te­mente l’o­bi­et­ti­vo, anch’es­so legit­ti­mo ma non con­di­vis­i­bile per quel che mi riguar­da, evi­den­te­mente era un altro”.
“Una com­mis­sione non serve per sta­bilire le colpe di qual­cuno – ha det­to Bruna Geri, pres­i­dente del­la IV com­mis­sione con­sil­iare del PD – Se vogliamo appro­fondire davvero gli argo­men­ti che han­no por­ta­to a fare deter­mi­nate scelte in pas­sato pos­si­amo far­lo in una sede isti­tuzionale, il dub­bio invece è quel­lo che si stia cer­can­do di soltan­to di stru­men­tal­iz­zare dal pun­to di vista politi­co.”
Per le mino­ranze invece è nec­es­sario fare luce sul­la ges­tione pre­gres­sa di Asiu e Tap per indi­vid­uare i motivi che han­no por­ta­to all’ac­cu­mu­lazione di un deb­ito di mil­ioni di euro, stret­ta­mente col­le­ga­to con la neces­sità di con­tin­uare ad accogliere rifiu­ti.
Nel cor­so del­la dis­cus­sione sono sta­ti affrontati anche i temi legati ai cat­tivi odori lamen­tati dagli abi­tan­ti di Col­ma­ta, alla neces­sità di bonifi­ca del Sin e di mes­sa in sicurez­za del­la dis­car­i­ca stes­sa.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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