Mai vista una discarica chiamata “momento storico”
PIOMBINO 19 agosto 2016 — Nel caldo di agosto la Regione Toscana approva l’ampliamento e la specializzazione dell’attuale discarica di Ischia di Crociano, variante 4. Il passaggio di Asiu in Rimateria e la sua ricapitalizzazione sono “un momento storico”, ci comunicano dal Comune Chiarei e Giuliani, un’enfasi che ci meraviglia, ma di cosa si tratta ? Una delle poche cose che vedremo veramente realizzate a Piombino è quasi banale: trattasi di 70.000 metri cubi per il conferimento di amianto e 70.000 metri cubi per il conferimento di rifiuti pericolosi che si aggiungono all’attuale discarica. Quindi, non più rifiuti urbani e speciali, ma amianto e pericolosi. Le giustificazioni sono le dismissioni e le bonifiche del sito industriale di Piombino, ma tutti sanno molto bene che: “…la gestione dei rifiuti speciali come quelli in oggetto, a differenza dei rifiuti di provenienza urbana, sono lasciati al libero mercato e alla scelta imprenditoriale privata e non sono soggetti alla pianificazione”, e non lo diciamo mica noi, ma Asiu in conferenza dei servizi; vi lasciamo quindi immaginare quanto e come sarà governata la circolarità dei flussi di materia in Val di Cornia. Infatti, oggi la chiamano “economia circolare”, oppure “gestione dei flussi di materia”, si vede che fa tendenza, è come quando si usa “economia sostenibile” per la rottamazione navale; ma tutto questo passa addirittura come “un momento storico”, allorché sorge una domanda: ma siamo sicuri che il Comune di Piombino abbia bisogno di un altro addetto ad una comunicazione che ci sembra già perfetta? Il paradosso sarà: da una parte vedere ferme le dismissioni degli impianti e le bonifiche, che, se qualcuno ha buona memoria, sono state annunciate fino a non parlarne più, e dall’altra sorbirci i rifiuti pericolosi degli altri. È vero, hanno costruito un debito di venti milioni, dopo aver ospitato ben quattro discariche, difficile invece capire quali erano le compensazioni per il territorio prima e quali saranno in futuro. Il tema dei rifiuti doveva stare dentro l’accordo di programma attraverso un unico progetto finanziato, ne avremmo ben diritto, mentre stanno andando disarticolati a mettere toppe, senza regia e senza una visione.
Riccardo Gelichi è Portavoce della Lista Civica Ascolta Piombino
Sono legittime (e ci mancherebbe) tutte le osservazioni (e anche le polemiche ) ma le discariche (incontrollate) di rifiuti pericolosi ci sono da decenni, quella autorizzata (per altro) non è per rifiuti pericolosi. E non è nemmeno una nuova discarica ma una variante dell’esistente e NON PER RIFIUTI PERICOLOSI (come ci si ostina a voler asserire). Il paradosso è aver ignorato le discariche esistenti (abusive e non) e agitarsi, invece, per la loro messa in sicurezza.
“.….nell’ambito delle volumetrie aggiuntive il progetto prevede di destinare circa 70.000 mc per il conferimento di rifiuti contenenti amianto e circa 70.000 mc per il conferimento di rifiuti pericolosi stabili e non reattivi (settori B e C)…” Tratto dal Verbale seduta del 01/08/2016 (punto N 10) delibera n 761 del 01/08/2016 Regione Toscana. Il comunicato parla di variante 4, poi che sia l’ennesimo ampliamento sinceramente è un dettaglio. Questo per dirle sig. Poli che difficilmente parliamo senza prima leggere. Aggiungo e termino in riferimento a quello che lei definisce il vero paradosso: dove sta scritto che sarà bonificata l’area della discarica abusiva e con quali soldi ? Noi citiamo fatti, non c’è alcun documento che lega l’ampliamento della discarica alle bonifiche o dismissioni; noi abbiamo anche proposto di inserirlo nell’Accordo di Programma, pensi un pò se ci credevamo, ma invano. Saluti.