Manca una politica per il turismo e non solo
PIOMBINO 9 aprile 2015 — Sarebbe bella una discussione rispetto alla qualità turistica che speriamo per il nostro comprensorio, evitando la casuale frammentazione e il turismo mordi e fuggi. Sarebbe auspicabile favorire i siti produttivi, i bagni i resort, i villaggi, ad esempio attraverso agevolazioni e sconti sui parcheggi; bisognerebbe favorire chi resta a dormire in zona . Anche sviluppare il turismo dentro la cinta urbana porterebbe respiro a tutte le attività imprenditoriali locali, esercenti, immobiliare, ristorazione, un dinamismo che dovrebbe dare continuità all’economia locale. Per avere una discussione, ma soprattutto un’azione verso questo obiettivo, bisognerebbe che la politica fosse particolarmente incentivante, ma non solo, oggi sarebbe indispensabile una visione di prospettiva del territorio piombinese e della Val di Cornia; semplificare in attesa delle soluzioni magnatizie senza un disegno, significa abdicare al proprio ruolo di guida e di rappresentanza. Lo scollamento fra l’azione amministrativa e la politica è rischioso, il pericolo è la prevalenza dei personalismi, le contraddizioni, le fughe in avanti, gli strabismi. Resta sempre più difficile leggere proposte e alternative, ma solo molti no e un solleticare su tutti gli argomenti la pancia di un popolo ormai stanco; più difficile l’azione di governo responsabile e la lungimiranza della proposta, ancora più rari il coraggio della visione se i temi sul tavolo si limitano ai posizionamenti correntizi.
Riccardo Gelichi, Consigliere Ascolta Piombino