Manifestare ma non sotto il palazzo comunale
PIOMBINO 1 febbraio 2017 — Spirito Libero conferma la sua adesione alla manifestazione del 2 febbraio per difendere, come già ricordato in passato, non solo i posti di lavoro di Aferpi ma il futuro dell’intera zona, poiché la nostra preoccupazione e i nostri dubbi vengono da lontano, non sono allarmi degli ultimi tempi. Si dissocia però da presenziare al corteo che si concluderà sotto il palazzo comunale, pur comprendendo che tale conclusione venga spiegata come un momento di visibilità verso la cittadinanza e le istituzioni.
Riteniamo tuttavia che ai più non possa sfuggire — come generalmente accade – che i cortei si tengono di norma sotto le sedi delle controparti oppure per sollecitare sugli argomenti della manifestazione stessa i vari responsabili delle amministrazioni e/o dei ministeri coinvolti nelle trattative.
Questo corteo sotto il nostro Palazzo Comunale ci appare quantomeno strano, ovvero la scelta della sede ci appare inopportuna sotto l’aspetto del messaggio che rischia di lanciare: Noi pensiamo infatti che il sindaco, la giunta, tutte le varie categorie, i partiti sia di maggioranza che di minoranza, i sindacati e chiunque altro abbia a cuore la positiva conclusione della vicenda Cevital dovrebbero essere tutti uniti in piazza e non separati tra chi è in piazza, chi nella sede della pubblica amministrazione. Forse le nostre perplessità saranno eccessive, ma dubitiamo fortemente che la conclusione del corteo sotto al palazzo comunale sarà letta come “uno stringersi intorno e con il Comune” ed anzi riteniamo assai più probabile che verrà strumentalmente interpretata come corteo contro chi amministra. L’aspetto davvero originale, in questa vicenda, è che la stessa amministrazione sarà parte attiva della manifestazione laddove raramente, almeno a nostra memoria, i sindacati hanno protestato davanti o sotto a un consiglio di fabbrica.
Coordinamento Spirito Libero per Piombino
L’amministrazione comunale nella persona di questo sindaco e del precedente si sono posti come interlocutori e “garanti” del patto tra Piombino e impresa: questo non è sfuggito ad alcuno, anzi, di questo il PD locale si è “vantato” spesso… così come lo stesso partito, attraverso i suoi rappresentanti locali e non, ha sempre affermato che non esiste un “piano B”, ovvero una alternativa all’industria… Quindi, secondo una logica elementare del tutto comprensibile, andare a manifestare sotto il Palazzo Comunale ha un duplice significato: 1) ricorda ai politici il loro ruolo di garanti, al momento disatteso, 2) ricorda ai politici che non hanno indicato alcuna altra strada possibile né con i fatti né con le intenzioni…