Manteniamo la mente lucida a proposito di rifiuti
PIOMBINO 17 marzo 2018 — I miasmi che si diffondono nell’area di Montegemoli devono essere fermati, così come la discarica deve essere resa invisibile o almeno non deve sembrare una discarica. Questa è l’emergenza. Poi ci sarebbe la parte imprenditoriale: un territorio come il nostro dovrebbe pretendere che attività ambientalmente impattanti abbiano una ricaduta compensativa sul territorio in termini economici. Parliamo di quello che succede a Peccioli da anni: “solo nel 2016 la discarica Belvedere ha prodotto un impatto economico diretto sul territorio di oltre 20 milioni di euro, salgono a 147,7 milioni considerando il periodo 2004–2016” fonte Il Sole 24 ore. Puntare il dito oggi su RiMateria, com’è stato fatto ieri al Multizonale dalla politica, serve solo a soffiare sul fuoco: l’effetto è d’inizio campagna elettorale. RiMateria ha preso un’eredità pesante, un debito di venti milioni cui aggiungere i nove di fine campagna per il mantenimento della discarica, ce ne siamo accorti solo oggi? La responsabilità dell’odierna situazione è politica e pesa come un macigno. Se questo territorio ha ospitato invano quattro discariche senza vedere alcun vantaggio economico a Peccioli molti cittadini azionisti oggi acquisiscono direttamente 2,8 milioni fra dividendi, interessi sulle obbligazioni e stipendi del centinaio di dipendenti. Tutta la politica oggi dovrebbe pretendere che lo Stato avvii in fretta quel processo di bonifica e smantellamenti del Sin che non devono più attendere, un’area che diventa sempre più incontrollabile. Allora sì che potrebbe avviarsi quella che è stata tanto sbandierata come economia circolare e che a oggi è solo tangenziale: dal territorio non si tratta ancora nulla e viene tutto da fuori. Il ciclo dei rifiuti, fatto con criterio, potrebbe diventare uno dei core business di questo territorio, costretto comunque a smaltire tutto lo schifo che ha prodotto in questi luminosi anni di benessere. Proviamo a guardare la luna, invece del dito, per una volta. Sistemiamo alla svelta i problemi della discarica e avviamo un percorso serio per un nuovo accordo di programma, al cui interno siano protagonisti il ciclo dei rifiuti e la bonifica del Sin.
Ma servirebbe la politica ed invece se una gratta la pancia ai cittadini l’altra è assente da un pezzo.