MeetUp Piombino 5 stelle scrive sulla siderurgia

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 13 otto­bre 2012 — La crisi del­la siderur­gia vede la nos­tra cit­tà purtrop­po pro­tag­o­nista. Il Meet­Up Piom­bi­no 5 Stelle apprez­za l’unità dimostra­ta dai cit­ta­di­ni del nos­tro ter­ri­to­rio per la dife­sa degli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi. Ciò dimostra l’esistenza di una sol­i­da­ri­età sociale e di un sen­so di con­di­vi­sione gen­erale del­la situ­azione, dal­la quale ci sen­ti­amo tut­ti diret­ta­mente o indi­ret­ta­mente, col­pi­ti. Il nos­tro Sin­da­co sem­bra aver ritrova­to final­mente un po’ di orgoglio nel far valere la car­i­ca isti­tuzionale che rico­pre, ma ci sen­ti­amo di sot­to­lin­eare con forza che certe azioni e soluzioni anda­vano cer­cate quat­tro anni fa, attra­ver­so una diver­si­fi­cazione del ter­ri­to­rio, apren­do a nuove realtà pro­dut­tive dis­poste ad inve­stire nel nos­tro paese, in maniera tale da evitare di con­seg­nare le chi­avi del­la cit­tà nelle mani di un solo impren­di­tore. Purtrop­po le stesse ges­ta com­piute oggi risul­tano oscu­rate dall’ombra del­la cam­pagna elet­torale e siamo con­sapevoli che la par­ti­ta ormai si gio­ca in larga parte lon­tano dal­la nos­tra cit­tà. La crisi mon­di­ale, nata dagli appeti­ti di banche e finan­za, si è ormai scar­i­ca­ta sul­l’e­cono­mia reale. Il gov­er­no Mon­ti, sostenu­to da PD e PDL, appli­ca ricette di macel­le­ria sociale: rin­un­cia del­lo Sta­to a qual­si­asi ruo­lo d’indirizzo nei con­fron­ti del mer­ca­to e totale assen­za di un piano indus­tri­ale, sman­tel­la­men­to di servizi, dirit­ti e beni che han­no fat­to per anni dell’Italia il fiore all’oc­chiel­lo del­l’Eu­ropa e del mon­do. Per­ciò siamo indig­nati nel ritrovar­ci, per l’en­nes­i­ma vol­ta, di fronte a forze politiche che local­mente rac­col­go­no con­sen­si tramite il Sin­da­co, men­tre a Roma con­tin­u­ano a votare le politiche reces­sive del gov­er­no. Non c’è più spazio per le loro strate­gie, i loro equi­lib­ris­mi e giochi di potere. Abbi­amo bisog­no di un imme­di­a­to cam­bi­a­men­to. Con­tin­uer­e­mo a sostenere gli operai durante le man­i­fes­tazioni, ma come sin­goli cit­ta­di­ni, in quan­to res­ti­amo fer­ma­mente con­vin­ti che ciò non dovrebbe avvenire con bandiere di par­ti­to, che rischi­ano di stru­men­tal­iz­zare gli avven­i­men­ti di piaz­za per scopi banal­mente politi­co-elet­torali.

Meet­Up Piom­bi­no 5 stelle

2 risposte a “MeetUp Piombino 5 stelle scrive sulla siderurgia”

  1. Con­cor­do con il ris­chio di stru­men­tal­iz­zazione che si sta ver­i­f­i­can­do . In cit­tà in questo momen­to qual­cuno viene vis­to come un eroe , sem­plice­mente per­chè fa il suo dovere ed anzi, avrebbe dovu­to far­lo già qualche anno fa, quan­do già tut­ti era­no al cor­rente del­la situ­azione di tap­pabu­co con­tin­uo alla quale era sogget­ta la Luc­chi­ni S.p.A.
    Però il ” tran­quil­liz­zare ” ad ogni cos­to le per­sone che vi lavo­ra­no (e non solo) era un modo per con­tin­uar­si a garan­tire voti e tessere.
    La situ­azione del­la cit­tà è dram­mat­i­ca. Questo è il mio pen­siero.

    • Berti Andrea says:

      Con­cor­do con la posizione del Movi­men­to 5 stelle Piom­bi­no: la vicen­da Luc­chi­ni rap­p­re­sen­ta una sto­ria del­la quale era preved­i­bile l’epi­l­o­go; 10- 20 anni fa dove­vano essere fat­te delle scelte lungimi­ran­ti: met­tere in dis­cus­sione la mono­cul­tura lega­ta all’in­dus­tria pesante e trovare altri sboc­chi occu­pazion­ali com­pat­i­bili con l’am­bi­ente.
      Adesso si lot­ta per tenere a lavoro 2000 per­sone a poco più di 1000 euro al mese che lavo­ra­no in con­dizioni ambi­en­tali ter­ri­bili, man­te­nen­do in pie­di una strut­tura che pregiu­di­ca grave­mente svilup­pi alter­na­tivi del com­pren­so­rio; non mi pare un gran risul­ta­to delle ges­tioni politiche che si sono suc­ce­dute nel tem­po.
      Il Sin­da­co Ansel­mi, sen­za fare pro­ces­si alle inten­zioni, si è comunque pos­i­ti­va­mente spe­so per difend­ere questi posti di lavoro. C’è poco da fare, una riduzione trau­mat­i­ca del­l’oc­cu­pazione lega­ta alla fab­bri­ca avrebbe delle riper­cus­sioni sociali dram­matiche.
      Colpisce caso­mai come la posizione del Sin­da­co di Piom­bi­no sia in con­trad­dizione con la posizione del PD il quale sostiene incon­dizion­ata­mente il Gov­er­no Mon­ti le cui politiche atte a garan­tire esclu­si­va­mente i cred­i­tori pos­ses­sori dei titoli di sta­to ital­iani ha get­ta­to il Paese in una reces­sione ter­ri­bile dagli svilup­pi impreved­i­bili.
      Cer­to è che il par­ti­to nel quale mili­ta è parte inte­grante del prob­le­ma, non ulti­mo l’ap­pog­gio incon­dizion­a­to al gov­er­no.

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