Meglio attrezzarsi per una fase nuova a Piombino

PIOMBINO 22 aprile 2017 — Siamo in un momen­to del­i­ca­to del­la verten­za Afer­pi e sicu­ra­mente c’è e ci sarà poco da gioire nei prossi­mi giorni.
Penoso quel­lo che sta acca­den­do in queste ore: si par­la di tut­to ed addirit­tura di reazione sod­dis­fat­ta dei così det­ti gufi e cas­san­dre cioè di tut­ti col­oro che ora sosten­gono, e come dar­gli tor­to, “io lo ave­vo detto”…Si invi­ta all’u­nità e al con­tem­po si vor­rebbe far credere che addirit­tura qual­cuno voglia spec­u­lare sul­la sorte di migli­a­ia di famiglie !! Ma dove siamo arrivati ?
Ma veni­amo ai fat­ti.
La deci­sione del min­istro Cal­en­da di imporre l’aut aut di fronte ai ritar­di e inadem­pien­ze del­l’azien­da  Afer­pi era inevitabile.
Ma non si può neanche addos­sare tutte le colpe al pre­mi­a­to uomo del­l’an­no 2016 che oggi invece viene pos­to sul ban­co degli impu­tati. Sì pro­prio lui il mon­sieur Rebrab, un impren­di­tore che forse qual­cuno ave­va scam­bi­a­to per bene­fat­tore .
Ed ora cosa fac­ciamo ?
Intan­to rite­ni­ano oppor­tuno e doveroso, vista la pre­caria situ­azione, conoscere il con­tenu­to del­l’at­to scrit­to che il gov­er­no dovrebbe avere già mosso nei con­fron­ti del­l’azien­da. Nei 15 giorni che ci sep­a­ra­no dal­la rispos­ta occor­rerà val­utare bene tutte le impli­cazioni che potreb­bero sca­turire e quali stru­men­ti sarà oppor­tuno uti­liz­zare a tutela dei lavo­ra­tori, per­ché pro­l­un­gare gli ammor­tiz­za­tori ha un sen­so ma occorre un prog­et­to e tornare a lavo­rare .
Aus­pichi­amo che i tito­lari del­la verten­za Afer­pi, le RSU, che fino ad oggi si sono impeg­nate a tenere alta l’at­ten­zione, si muo­vano pro­prio in ques­ta direzione con un con­siglio di fab­bri­ca da ten­er­si in tem­pi bre­vi con sup­por­to legale per anal­iz­zare meglio il tut­to. Res­ta la prob­lem­at­i­ca del­l’in­dott, ter­mine che in questi ulti­mi mesi va tan­to di moda! Bene che se ne par­li, come Ugl lo fac­ciamo da anni, ma occorre con­sapev­olez­za del­la mate­ria per­ché si trat­ta di tipolo­gie con­trat­tuali diverse con nor­ma­tive sug­li ammor­tiz­za­tori molto par­ti­co­lari e dif­fer­en­ti . Per tale moti­vo si rende nec­es­sario pro­muo­vere tavoli tec­ni­ci locali che ren­dano il quadro com­ple­to del numero di lavo­ra­tori ed aziende coin­volte pri­ma di un tavo­lo al min­is­tero al quale andare con dati e richi­este pre­cise. In tale sen­so la nos­tra orga­niz­zazione di muoverà nei prossi­mi giorni invi­tan­do le altre, pur rima­nen­do ognuna nelle pro­prie con­vinzioni sen­za pre­tendere mat­ri­moni che non ci inter­es­sano, a con­di­videre per­cor­si final­iz­za­ti alla tutela dei lavo­ra­tori per­ché non ci sono lavo­ra­tori di serie A e serie B.
Ulti­ma ques­tione : se vogliamo uscire dal dram­ma e trovare soluzioni occor­rerà agire nel­l’esclu­si­vo inter­esse del­la cit­tà. Met­ti­amo in cam­po tutte le politiche ambi­en­tali e strate­gie di ogni genere, abban­do­nan­do vec­chi sche­mi che ci han­no por­ta­to fino a qui veden­do teorie di com­plot­to o chissà quali altre con­giun­ture neg­a­tive…

Seg­rete­ria Uglm Livorno

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