Meglio attuare che cambiare la Costituzione
CAMPIGLIA 11 agosto 2016 — La Costituzione può essere senz’altro modificata. Lo è stata nel corso dei suoi sessantanove anni di vita e potrà esserlo ancora. Il problema è capire come, perché e se vengono rafforzati o ridotti i diritti fondamentali dei cittadini: il diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute, alla scelta dei propri rappresentanti nelle istituzioni. Il problema è capire se vengono alterati, e come, gli equilibri tra i poteri dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario) che stanno alla base della democrazia.
Il Parlamento ha approvato una legge di riforma costituzionale il 12 aprile 2016 con una maggioranza inferiore ai due terzi dei parlamentari. In questi casi la Costituzione prevede il ricorso al referendum per verificare se i cittadini condividono le modifiche approvate dal parlamento. Il dibattito sulla riforma infuria da mesi, ma pochi sforzi sono stati fatti per far conoscere ai cittadini il suo reale contenuto. Da parte dei sostenitori si ascoltano slogan (fine del bicameralismo, meno parlamentari, meno spese per la politica, semplificazione, abolizione delle province, ecc.). Da parte degli oppositori si ascolta poco e nulla perché obliterati dall’informazione pubblica. Si sa, però, che negano che la riforma realizzi gli obiettivi dichiarati e denunciano soprattutto che nella riforma c’è uno spostamento dei poteri a favore dell’esecutivo, a danno del Parlamento e dei cittadini. In tantissimi, anche tra i sostenitori, sostengono che la riforma è confusa e apre le porte a contenziosi tra le due Camere (che restano, ma con poteri diversi) e tra il Governo nazionale e le Regioni.
Gli articoli modificati sono tanti: 47 su 139. Non è facile spiegare e capire, ma è necessario provarci. Trasformare il referendum in un SI o un NO sul Presidente del Consiglio e sul Governo (come ha fatto Renzi sin dall’inizio) sarebbe un grave errore. In gioco c’è molto di più, ci sono i valori e le regole fondamentali della nostra Repubblica, quelle che devono garantire la massima partecipazione dei cittadini, la tutela degli interessi generali e dei diritti individuali.
Per queste ragioni abbiamo promosso un incontro pubblico con Salvatore Settis, Accademico dei Lincei, per la presentazione del suo recente libro: “COSTITUZIONE! Perché attuarla e meglio che cambiarla”. Sarà intervistato da Silvia Truzzi, giornalista del Fatto Quotidiano, anch’essa autrice, con Marco Travaglio, di un recentissimo libro dal titolo : “Perché NO. Tutto quello che bisogna sapere sul referendum”.
L’incontro si svolgerà martedì 16 agosto, dalle ore 21, nella zona blu di Venturina Terme e chiunque è inviato a partecipare.
Comune dei Cittadini