Meno pancia, più cervello per risolvere i problemi

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 12 mag­gio 2015 — Sen­za alcun dub­bio, la notizia che più ha cre­ato dibat­ti­to nel­l’opin­ione pub­bli­ca di tut­to il ter­ri­to­rio è ciò che è accadu­to in quel di Campiglia Marit­ti­ma, nel­l’am­bito di un prog­et­to di accoglien­za profughi. Al net­to delle ver­sioni dei fat­ti, com­pi­to pret­ta­mente gior­nal­is­ti­co, siamo cosci­en­ti che spec­u­lare, in un sen­so e nel­l’al­tro, ali­menta­re dis­cus­sioni e dividere i cit­ta­di­ni in fazioni fac­cia como­do a ridos­so delle elezioni region­ali, e che il bisog­no di ide­ol­o­giz­zare e rad­i­cal­iz­zare le posizioni è una man­na dal cielo per quei par­ti­ti e quelle ammin­is­trazioni che han­no fat­to del­l’ipocrisia la pro­pria cifra cul­tur­ale, ma per quan­to ci riguar­da, cre­di­amo che la polit­i­ca sia altro. Meno cuore e più cervel­lo, questo è il modo gius­to di affrontare i prob­le­mi e provare a risolver­li, reale com­pi­to del­la buona polit­i­ca. Ci piac­erebbe, ad esem­pio, che si mettessero in evi­den­za le cause del­l’im­mi­grazione, che nes­suno anal­iz­za nel dibat­ti­to anche e soprat­tut­to nazionale. Ci piac­erebbe che si spie­gasse ai cit­ta­di­ni che molte volte i profughi, gli esuli, i rifu­giati, ven­gono nel ter­ri­to­rio ital­iano per fug­gire da guerre che noi stes­si, le nos­tre stesse indus­trie bel­liche, ali­men­tano sen­za scrupo­lo. Ma questo non avviene, da Salvi­ni a Lan­di­ni a Rossi a Bersani e a Ren­zi, nes­suno anal­iz­za il prob­le­ma alla fonte, ma tut­ti si schier­a­no “di pan­cia” cav­al­can­do a sec­on­da dei flus­si il ven­to del­la som­mossa.
Ci piac­erebbe fos­se spie­ga­to ai cit­ta­di­ni che il Rego­la­men­to di Dubli­no, che obbli­ga il pri­mo sta­to ospi­tante a man­tenere nei pro­pri con­fi­ni gli esuli, è sta­to opera di tutte le forze politiche dei pas­sati gov­erni, Lega com­pre­sa. Ma ques­ta è prob­lem­at­i­ca nazionale, se non euro­pea e non entri­amo ulte­ri­or­mente su posizioni più gran­di del nos­tro ambito. Per cui con­tinuiamo chieden­do­ci, e chieden­do ai cit­ta­di­ni di por­si le stesse domande, chi in tut­to questo ha un inter­esse, chi ad esem­pio paga o di con­tro lucra su sim­ili fenomeni e con quali risorse. Cer­to è che gli ulti­mi colpevoli, al net­to di esuber­anze, teste calde e ingrat­i­tu­di­ni, sicu­ra­mente da con­dannare, sono pro­prio i pro­tag­o­nisti dei fat­ti, che subis­cono quan­to noi il sis­tema-rete sovrae­s­pos­to.
Entran­do nel caso speci­fi­co di Campiglia ad esem­pio, abbi­amo rac­colto opin­ioni e tes­ti­mo­ni­anze dei cit­ta­di­ni, noi, che siamo all’op­po­sizione, come forza polit­i­ca abbi­amo sen­ti­to il dovere di ascoltare e cer­care di capire cosa, di tut­to questo, abbia cre­ato i mag­giori dis­a­gi. La man­ca­ta infor­mazione, la con­di­vi­sione con il ter­ri­to­rio e l’as­so­lu­ta man­can­za di trasparen­za sono solo alcu­ni degli errori commes­si nel­la ges­tione polit­i­ca e sociale del­la ques­tione. Non una con­feren­za stam­pa, alcu­na comu­ni­cazione ai cit­ta­di­ni, nè ad esem­pio un’assem­blea pub­bli­ca per preparare i res­i­den­ti di quelle zone. Errore diven­ta­to anche politi­co, dal momen­to che nem­meno il Con­siglio Comu­nale è sta­to mes­so al cor­rente di ciò che sta­va per accadere. Trasparen­za che è man­ca­ta nel com­p­lesso, a tut­t’og­gi ci tro­vi­amo a dover reperire infor­mazioni fon­da­men­tali, a non sapere nul­la sul­la gara d’ap­pal­to vin­ta da un’as­so­ci­azione che sem­br­erebbe essere nata solo a Gen­naio, ad hoc per l’oc­ca­sione, del­la quale non conos­ci­amo l’ap­pa­ra­to, né se i “rumors” che ci par­lano di lega­mi a doppio filo con polit­i­ca e par­ti­ti siano attendibili. Vor­rem­mo fos­se poi ver­i­fi­ca­ta la ges­tione, di ques­ta coop­er­a­ti­va. Rispet­tano i req­ui­si­ti igien­i­co-san­i­tari e di sicurez­za? Ed i servizi che ques­ta deve erog­a­re, per i quali sono pagati con sol­di pub­bli­ci “pro capite”(si par­la di 35 euro per ospite) , sono vera­mente ero­gati?
Ad ogni modo, rite­ni­amo fon­da­men­tale che il Sin­da­co di Campiglia in prim­is, ma TUTTI I SINDACI DEL TERRITORIO, pren­dano real­mente coscien­za del prob­le­ma, con­vo­can­do subito una Con­feren­za dei Sin­daci del­la Val di Cor­nia, di cui riferire gli esi­ti in appo­site Assem­blee Pub­bliche, che abbiano l’o­bi­et­ti­vo di dis­tribuire mag­gior­mente i flus­si, non è accetta­bile che in un solo quartiere di poche decine di famiglie siano ospi­tate oltre 40 per­sone, è il Ter­ri­to­rio intero che deve far­si cari­co di una situ­azione che, presto o tar­di, si ver­i­ficherà in tut­ti i comu­ni e che, così com’è affronta­ta, crea dis­a­gi sia agli ospi­ti che ai res­i­den­ti e di cer­to non favorisce l’in­te­grazione ed il rispet­to fra gli indi­vidui, ghet­tiz­zan­do gli uni ed impau­ren­do gli altri.
Atten­di­amo risposte dalle isti­tuzioni, nel­l’at­te­sa delle quali invi­ti­amo i cit­ta­di­ni ad evitare ogni divi­sione. Solo restando uni­ti pos­si­amo con­tare vera­mente qual­cosa.

M5S Piom­bi­no, Campiglia Marit­ti­ma, San Vin­cen­zo

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