La mensa comunale è già come richiede il M5S
CAMPIGLIA 13 novembre 2014 — In consiglio comunale si è discusso su una mozione arrivata da parte del M5S che invita la giunta a un maggiore impegno verso la tutela dei prodotti locali e l’attenzione al menù scolastico. “Le nostre mense – è la risposta dell’assessore all’istruzione Alberta Ticciati — sono un esempio di qualità, trasparenza e partecipazione. Invitiamo ad approfondire la questione del servizio mensa, utilizzando gli strumenti che da sempre, come amministrazione, mettiamo a disposizione dei genitori e dei cittadini”. L’assessore ha spiegato che già da anni e con netto anticipo sul tema, l’amministrazione comunale si impegna a garantire la presenza dei migliori prodotti locali per il consumo nelle scuole comunali , osservando le linee guide del Ministero e dell’UE. Tutti gli alimenti della mensa sono OGM free, cioè non contengono organismi geneticamente modificati. Inoltre pasta, pane, cereali, legumi, olio, verdure (eccetto quelle congelate), frutta (eccetto le banane che provengono dal mercato equo e solidale) provengono da coltivazione bio, le carni, i formaggi, i latticini e il prosciutto (cotto e crudo) provengono da animali nati, allevati e macellati in Italia, nutriti con mangimi OGM – free. Le uova provengono da galline allevate a terra, italiane e nutrite con mangimi OGM – free. I tagli più pregiati di carne bovina provengono da animali di razza chianina; la ditta Vivenda che in appalto la gestione del servizio di refezione scolastica, si rifornisce dalla Cooperativa La.Ca.Boi di San Vincenzo. “In questi anni sono stati fatti molti interventi migliorativi che, lo sottolineiamo, non hanno minimamente toccato il costo del pasto a carico delle famiglie – informa Ticciati — da questa settimana è stato introdotto, inoltre, il pasto vegetariano che sarà proposto nella mensa scolastica due volte al mese e a breve sarà attuata anche la richiesta avanzata in sede di Capitolato di gara, secondo la quale un giorno al mese dovrà essere dedicato all’inserimento nel menù di prodotti a filiera corta individuando come estensione la Val di Cornia”. “L’approvvigionamento da filiera corta copre soltanto un giorno al mese perché concretamente ed operativamente non è possibile reperire le materie destinate ai 700 pasti quotidiani ogni singolo giorno – chiarisce l’assessore — Questa Amministrazione ci teniamo a rimarcarlo è stata la prima ad organizzare il mercato a km0, era il 2009”. Da sempre esiste un’apposita commissione mensa composta dai rappresentanti dei genitori e degli insegnanti che ha il compito di supportare l’Amministrazione e di indicare, quando ce ne sia bisogno, i problemi che il servizio presenta. A disposizione dei genitori c’è una una pagina sul sito web del Comune dove vengono pubblicate provenienza, tipologia e ogni dettaglio utile per l’approfondimento, questionari di valutazione della qualità del cibo offerto ed altre informazioni da poter consultare. “Invitiamo i consiglieri di opposizione a pranzare nelle nostre mense – conclude Alberta Ticciati — visto che anche a questo, abbiamo già pensato”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA