Mezzo progetto? Una catastrofe!

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 20 feb­braio 2016 — Bene. 205 lavo­ra­tori in cas­sa inte­grazione guadag­ni entr­eran­no in Afer­pi rag­giun­gen­do, in questo modo, il 60%dei lavo­ra­tori in sol­i­da­ri­età, ovvero quel­lo che era pre­vis­to dall’Accordo, fino­ra dis­at­te­so e con­cretiz­za­to adesso per­ché, aven­do tut­to un lim­ite, qual­cosa Rebrab dove­va fare e quell’Accordo ne ha dato l’opportunità. Se non ci fos­se sta­to, sec­on­do noi, non sarebbe entra­to pro­prio nes­suno, sua sponte (di Rebrab, inten­di­amo), invece, meno male, 205 lavo­ra­tori tira­no un sospiro di sol­lie­vo e noi non pos­si­amo essere che con­tenti.
Però dob­bi­amo appro­fondire; ques­ta è la nos­tra anal­isi:

  • Pun­to pri­mo: l’ingresso in sol­i­da­ri­età di 205 lavo­ra­tori non ha dietro di sé alcun aumen­to del­la pro­duzione, nonos­tante l’accordo con Jin­dal per le bil­lette. Il quan­ti­ta­ti­vo delle bil­lette che arriver­an­no non è asso­lu­ta­mente pro­porzionale al numero dei lavo­ra­tori in ingres­so, lavo­ra­tori entrati solo per ottem­per­are all’Accordo: un padrone che prende in cari­co maes­tranze sen­za che ci sia un bisog­no moti­va­to da una mag­giore pro­duzione, e quin­di non guadag­nan­do­ci un bel niente, non ha alcun sen­so. Ovvi­a­mente, bene, per intan­to, che siano den­tro, ma le cose van­no dette chiare.
  • Pun­to sec­on­do: si sta par­lan­do di acciaieria e solo di acciaieria, tut­to tace sul prog­et­to di logis­ti­ca e sul prog­et­to agroin­dus­tri­ale, quest’ultimo impre­scindibil­mente lega­to alla bonifi­ca dell’area CC4, bonifi­ca per la quale i fon­di non sono sta­ti anco­ra stanziati, dato che lo sono sta­ti solo i 50 mil­ioni per la mes­sa in sicurez­za del­la fal­da.
  • Pun­to ter­zo: il prog­et­to iniziale prevede­va un’acciaieria con 2 forni elet­tri­ci, per­son­ale nec­es­sario cir­ca 1400 operai. Adesso si par­la di 1 forno elet­tri­co, per­son­ale nec­es­sario 1200 operai cir­ca, prati­ca­mente quel­li in Afer­pi dopo l’ingresso dei 205.
  • Pun­to sec­on­do più pun­to ter­zo: se l’agroindustriale e la logis­ti­ca, di cui non ci sono notizie, e quin­di la bonifi­ca delle rel­a­tive aree (ripeti­amo, di là da venire) non saran­no attivi, con la sola acciaieria con un forno saran­no imp­ie­gati 1200 operai cir­ca, e gli altri 800 se non 1000, in assen­za di altra pro­duzione, ver­ran­no, gra­zie alla legge Pro­di bis, licen­ziati a giug­no 2017. Li-cen-zia-ti.

Ognuno trag­ga le pro­prie con­clu­sioni.

Rifon­dazione Comu­nista Cir­co­lo di Piom­bi­no

(Foto di Pino Bertel­li)

Una risposta a “Mezzo progetto? Una catastrofe!”

  1. In questo inter­ven­to di Rifon­dazione si par­la, come fan­no qua­si tut­ti i par­ti­ti, dei lavo­ra­tori exLuc­chi­ni ma l’in­dot­to, che rap­p­re­sen­ta­va come numero di addet­ti l’e­quiv­a­lente del­la Luc­chi­ni, ormai polver­iz­za­to e annien­ta­to è, evi­den­te­mente, figlio di nes­suno, per­chè nes­suno lo ricor­da mai.

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