Mi candido a sindaco, parteciperò alle primarie
CAMPIGLIA MARITTIMA 7 gennaio 2019 — Le elezioni amministrative si avvicinano ed è doveroso chiarire intenzioni e propositi.
All’interno del Partito Democratico e nel mondo del centro- sinistra da diverso tempo si ragiona del futuro; lo sforzo che abbiamo fatto, almeno nel Comune di Campiglia, è quello di considerare marginali le questioni di natura correntizia e concentrare la discussione su temi concreti e problemi da risolvere. Mi sono impegnata affinché la discussione non prendesse derive pericolose, consapevole che le prossime elezioni amministrative saranno forse le più dure che il centro- sinistra abbia mai affrontato e che c’è bisogno di unità e coesione per fare scudo alle minacce della destra e dei populismi dilaganti.
Avverto quindi l’urgenza di non indugiare oltre e raccontare ai miei concittadini quello che immagino per il futuro del Comune di Campiglia Marittima: è in questa ottica che annuncio che, nei modi e nei tempi che il Partito Democratico insieme alle altre forze politiche decideranno, raccoglierò le firme per candidarmi alle primarie in vista delle prossime amministrative. Credo che il confronto a viso aperto sia l’essenza della democrazia, il miglior servizio che possiamo fare per consentire agli elettori di scegliere con coscienza, dimostrando di essere un Partito che sa proporre scenari futuri ed una prospettiva di governo.
I punti cardine attorno ai quali si sviluppa il mio programma per le primarie, che presenterò in una iniziativa pubblica il prossimo 17 gennaio, saranno terme, lavoro, sicurezza e cura del territorio. Sono questi i temi che individuo come priorità, le sfide con le quali mi vorrei misurare, convinta che la risposta più appropriata che possiamo dare al disagio diffuso resti la creazione di lavoro vero, sostenibile e con retribuzioni adeguate.
Le terme saranno il perno dello sviluppo e la base per la creazione di nuovi posti di lavoro. La mia idea è quella di creare un sistema a circuito, che attraendo persone ed investimenti nel Comune sappia collegare il centro del paese con le terme ed il borgo di Campiglia M.ma. Questo processo di crescita dovrà essere supportato dal pubblico favorendo nuovi insediamenti negli strumenti urbanistici, attuando incentivi per rendere le terme e la loro fruizione accessibili a tutte le tasche, creando una viabilità semplice, snella e fruibile: piste ciclabili, viali pedonali e collegamenti pubblici efficienti.
I paesi turistici sono prima di tutto belli e ben tenuti: i parchi, le vie, il centro storico dovranno essere curati, ben arredati e sfruttati con iniziative capaci di coinvolgere la cittadinanza. Un luogo sa trasmettere un messaggio positivo a chi arriva da fuori se prima di tutto chi lo vive ne è soddisfatto e si sente veramente coinvolto nei processi che lo governano.
La partecipazione non sarà uno slogan vuoto, ma la sinergia tra pubblico e privato nel partecipare allo stesso progetto di crescita.
Sono convinta che i risultati migliori si ottengono quando l’iniziativa del singolo concorre al benessere generale: perciò non dobbiamo guardare con sospetto e diffidenza alle idee, alla creatività ed alle aspirazioni di ciascuno di noi! E penso che questa sarà la S‑Volta buona!
Dalle sue parole traspare una ammirevole voglia di fare, ma anche un inquietante legame con una partitocrazia che, a prescindere dal nome, desta timori in quanto tale. Sicuramente lei avrà le qualità morali e le capacità necessarie, ma in primis un buon sindaco deve rispondere solo ai cittadini che rappresenta e non può essere espressione di un partito, né rispondere agli ordini più o meno velati di burocrati che muovono i fili di chi amministra. Non me ne voglia, niente di personale, ma se abitassi a Campiglia non la voterei per i motivi sopra espressi.
Cordialità e comunque auguri.