Migliorare la sanità in Val di Cornia
PIOMBINO 13 giugno 2014 — Apprendiamo con favore la presa di posizione del neo sindaco di Livorno Nogarin, il quale ha dichiarato senza mezzi termini di essere contrario alla costruzione del nuovo ospedale di Montenero. Il primo cittadino livornese ha evidentemente dimostrato di essere più oculato e coscienzioso di quanto non siano stati i rappresentanti del governo toscano.
Sono mesi che sosteniamo l’assurdità di costruire un nuovo ospedale a Livorno, città che ha già un polo ospedaliero di buon livello e che, soprattutto, può trovare l’eccellenza sanitaria ad appena qualche chilometro di distanza, negli ospedali di alto livello di Cisanello, CNR e Santa Chiara.
Ed allora il no di Nogarin deve essere considerato come l’occasione per gli amministratori della Val di Conia e non solo (pensiamo che possa e debba essere coinvolto pure i comuni di Follonica e di Massa Marittima) di porre rimedio al grave silenzio del passato, quando colpevolmente nessuno ha denunciato il progressivo smantellamento della sanità della Val di Cornia. Con senso di responsabilità le forze politiche locali, in modo trasversale, dovranno chiedere a gran voce che le risorse originariamente stanziate per l’ospedale di Montenero vengano investite per la realizzazione di un polo ospedaliero all’avanguardia, che possa fornire un servizio di alta efficienza alla Val di Cornia ed all’Isola d’Elba, le cui popolazioni peraltro aumentano sensibilmente nei periodi estivi.
La nostra terra è infatti troppo lontana dai centri ospedalieri di alto livello ed ha a Villamarina un ospedale che, a causa dei tagli operati e della mancanza di investimenti non assicura quegli standard di cura che la medicina moderna richiede. Questo comporta inevitabilmente che un cittadino piombinese spesso sia costretto a rivolgersi a presidi ospedalieri molto distanti per ricevere un trattamento sanitario che sia all’altezza delle aspettative di una medicina moderna ed efficiente
Francesco Ferrari