Migranti: solo Campiglia ha svolto tutto il compito
CAMPIGLIA 29 agosto 2015 — L’accoglienza degli immigrati provenienti dai paesi in guerra, devastati dalla mancanza dei più elementari diritti e dalla possibilità di una prospettiva di vita è un tema non solo attuale ma che occorre affrontare consapevolmente, in modo responsabile e coeso, fuori da ogni tipo di retorica e populismo. Con questo spirito l’amministrazione comunale di Campiglia sta lavorando di concerto con gli altri Comuni, con la prefettura, con la Regione e tutti i soggetti che a vario titolo hanno competenza in materia. Mercoledì scorso tutti i sindaci della provincia di Livorno sono stati convocati in prefettura alla presenza del Prefetto e dell’assessore regionale Vittorio Bugli, per affrontare il tema dell’immigrazione e portare al tavolo di discussione le criticità, le esperienze locali, le proposte e confrontare le idee in merito. L’assessore Bugli ha rimarcato la volontà forte della Toscana di essere terra di accoglienza e di solidarietà e ha chiesto a tutti i Comuni, anche quelli che non hanno ancora ospitato i richiedenti asilo politico, di fare ciascuno la propria parte. Per Campiglia ha partecipato l’assessora alle politiche sociali Alberta Ticciati che afferma: “Abbiamo portato la nostra esperienza composta da molteplici aspetti che in questi mesi si è stati in grado di approfondire ed abbiamo posto l’accento in particolare sull’ultimo nodo rimasto da sciogliere, quello della questione assicurativa, chiedendo chiarimenti”. Ad oggi infatti Campiglia è l’unico Comune della provincia di Livorno ad aver eseguito l’iter indicato: è stato sottoscritto il protocollo con la prefettura di Livorno, stesi i progetti per i lavori socialmente utili avvalendosi della preziosa collaborazione di associazioni e cooperative del territorio, sciolto il nodo assicurativo che è in procinto di attivazione. Vittorio Bugli ha individuato Campiglia come punto di riferimento della provincia di Livorno sul percorso per l’attivazione dei lavori socialmente utili. “Il nostro obiettivo è dare la possibilità a questi ragazzi di impegnarsi, restituire l’accoglienza ricevuta e assicurare dignità al loro soggiorno, ma anche spingere questa comunità ad aprirsi, ampliarsi e contribuire alla creazione di un paese più civile, più solidale e quindi migliore – afferma l’assessora Ticciati — Il nostro impegno e il nostro sforzo è e sarà finalizzato ad attivare i lavori socialmente utili nel più breve tempo possibile. Le carte sono tante, troppe, la burocrazia come sappiamo non ci aiuta, ma crediamo che questa, seppur faticosa, sia la strada giusta e intendiamo percorrerla nel miglior modo possibile”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA