MIgranti solo se lavorano per la comunità
SUVERETO 10 giugno 2015 — Cos’è l“immigrazione nel Mediterraneo? Sbarchi di “disperati”? Non solo.
La gestione dei migranti è anche una gigantesca partita tra Europa e stati africani. Un mercato di uomini e risorse, uno scambio dove gli esseri umani sono una delle tante variabili. E le cronache di questi giorni rendono piu’ chiaro il disegno che ci sta dietro.
«Gli stati giocano a palla. E la palla siamo noi», disse un migrante. Autostrade e appalti contro quote di immigrazione regolare, purtroppo con il solito metodo “all’italiana” il fine non e’ la solidarieta’ ma gli affari sporchi, stavolta piu’ che mai sulla pelle della gente.
La gestione fallimentare dell’emergenza messa in campo dallo Stato Italiano, palesa tutti i suoi limiti. Le cooperative piu’ o meno organizzate e qualificate molto spesso nate ad hoc, scendono in campo per spartirsi una ricca torta farcita di denaro pubblico.
Il Sindaco di Suvereto in quanto uomo dello Stato si e’ messo a disposizione per fare la sua parte ed e’ in costante contatto con la Prefettura di Livorno per monitorare una situazione in continua evoluzione.
“L’integrazione “ interviene il Sindaco Giuliano Parodi “e’ impensabile che si possa realizzare “parcheggiando” i profughi in qualche struttura ricettiva — magari in periferia per non disturbare troppo — a tempo indeterminato dove qualche associazione provvede a dargli vitto ed alloggio.
Stiamo parlando di uomini e donne giovani, che fuggono dalla disperazione e da violenze inenarrabili. E’ necessario un progetto reale, che dia speranza e un futuro a queste persone.
Come Sindaco mi sto muovendo in questa direzione. C’e un fiume di soldi pubblici che non puo’ e non deve essere sprecato. Abbiamo enti locali al tracollo per il mancato trasferimento da parte dello Stato e la mia proposta e’ quella di dare integrazione e dignita’ ai nostri ospiti attraverso il Lavoro.”
“In questi giorni sta prendendo corpo” continua il Sindaco “ la possibilita’ che 50 migranti possano essere inviati dalla prefettura nel Comune di Suvereto, ed e’ necessario che la popolazione sia messa a conoscenza della situazione e della posizione di un’Amministrazione pronta ad aprire le porte e tendere la mano con tutta la solidarieta’ possibile, ma con le idee chiare e con un patto preciso legato alla possibilita’ di far svolgere a questi uomini lavori socialmente utili per la comunita’”
Un dare avere che trasforma l’ospite in vicino di casa, che aiuta i migranti a sentirsi di nuovo vivi ed utili per la societa’. Le cronache nere di questi giorni ci mostrano un vero e proprio “traffico di uomini” dove i migranti diventano merce per imprenditori senza scrupoli. Personalmente non voglio diventare complice di questa gestione.
Giuliano Parodi