Il mistero dei crediti inesigibili di Asiu/RiMateria

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 22 novem­bre 2017 — Oltre al mis­tero del deb­ito, arri­va quel­lo del cred­i­to Asiu. Tut­ti mis­teri per­ché di far chiarez­za sul­l’en­tità e sul­la strut­tura dei deb­iti e dei cred­i­ti, la mag­gio­ran­za polit­i­ca del­la Val di Cor­nia non ha pro­prio voglia.
Il quadro dei fal­li­men­ti rel­a­tivi alla ges­tione dei rifiu­ti si arric­chisce di un tas­sel­lo: i cred­i­ti che l’A­siu van­ta­va sono sta­ti trasfer­i­ti a RiMa­te­ria ma non è chiaro quali azioni siano state intrap­rese in cinque anni per esigere il paga­men­to di quan­to dovu­to.
A mag­gior ragione non è dato sapere la strut­tura di questi cred­i­ti per val­u­tarne l’ef­fet­ti­va esi­gi­bil­ità: sap­pi­amo solo che esistono e che man­te­nen­do quest’in­erzia, saran­no pagati dai cit­ta­di­ni e dalle imp­rese che la TARI la pagano, loro.
L’ag­gra­vante, che riguar­da la sola Val di Cor­nia, è che questi cred­i­ti attual­mente sono in un lim­bo vis­to che il nos­tro ter­ri­to­rio si è “aggiun­to” all’A­to sud a gara effet­tua­ta, a cose fat­te. Gli ammin­is­tra­tori di allo­ra, a quan­to pare, non ave­vano pen­sato nep­pure a queste con­seguen­ze.
Si aggiun­ga, a com­pli­care ulte­ri­or­mente il quadro, che i Comu­ni soci di RiMa­te­ria che ha oggi ered­i­ta­to questi cred­i­ti sono solo San Vin­cen­zo, Piom­bi­no e Campiglia e non tut­ti i Comu­ni soci del­l’A­siu.
Intan­to a nes­suno è dato sapere cosa sarà del­la trasferen­za per­ché le ques­tioni cen­trali per i cit­ta­di­ni sono gestite nel più asso­lu­to seg­re­to.
Gli errori commes­si negli ulti­mi ven­t’an­ni nel­la ges­tione dei rifiu­ti sono così numerosi e così gravi che se le giunte di Piom­bi­no, Campiglia e San Vin­cen­zo pen­sano di poterne far pagare le con­seguen­ze ai cit­ta­di­ni e alle imp­rese del­la Val di Cor­nia, provocher­an­no un vero col­las­so eco­nom­i­co.
L’am­min­is­trazione di Suvere­to e le liste civiche del­la Val di Cor­nia han­no chiesto a più riprese che si elab­o­rassero ind­i­rizzi di ges­tione dei rifiu­ti chiari e con­di­visi a liv­el­lo d’area a tutela dei cit­ta­di­ni.
Tor­ni­amo a sot­to­lin­earne l’ur­gen­za in un momen­to in cui la tar­if­fa è già con­sid­er­a­ta insosteni­bile dalle aziende e da molte famiglie.

Liste civiche unite
Comune dei Cit­ta­di­ni
Un’altra Piom­bi­no
Assem­blea San­vin­cen­z­i­na
Assem­blea popo­lare Suvere­to

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