Molti problemi nel servizio scuolabus a Campiglia
PIOMBINO 20 febbraio 2018 — Ieri mattina i lavoratori e le lavoratrici in appalto del servizio scuolabus nei Comuni di Campiglia Marittima e Suvereto hanno manifestato davanti al Comune di Campiglia. Da alcuni giorni l’Unione Sindacale di Base ha proclamato lo stato di agitazione sindacale e il presidio è stata la prima protesta messa in campo dalla nostra organizzazione sindacale.
Queste le richiesta che erano state inviate all’azienda già diversi mesi fa:
- pagamento immediato di tutte le spettanze arretrate accumulate nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici; nello specifico TFR, tredicesima mensilità e ore non pagate ai singoli lavoratori;
- risoluzione del rapporto con la ditta Job is life per quanto riguarda i dipendenti in appalto presso il Comune di Campiglia e definizione puntuale dei nuovi contratti con Bus Fleet Solution a tempo indeterminato e con le ore effettive previste;
- consegna mensile ad ogni singolo dipendente delle buste paga;
- pagamento degli stipendi e della tredicesima mensilità nei tempi previsti dal contratto nazionale di categoria;
- riconoscimento e liquidazione delle ore effettivamente lavorate da ogni singolo lavoratore;
- Consegna di tutte le dotazioni di sicurezza previste dalla legge, all’interno dei mezzi.
Solo negli ultimi giorni la ditta vincitrice dell’appalto ha accettato di incontrare ufficialmente i responsabili sindacali di USB. Dal canto nostro annunciamo che sospenderemo lo stato di agitazione solo quando le varie problematiche saranno discusse e risolte definitivamente.
Ci chiediamo come sia possibile per il Comune di Campiglia accettare una tale situazione di assoluta illegalità. Oltretutto siamo venuti a conoscenza di un episodio, a nostro avviso, emblematico. La società vincitrice dell’appalto avrebbe dovuto intraprendere il servizio solo con l’utilizzo di mezzi a metano. Tale era il requisito per partecipare al bando. Il Comune ha invece concesso numerose proroghe fino al mese di gennaio, data in cui gli scuolabus a metano sono finalmente arrivati, con un ritardo di circa tre mesi. Ci chiediamo che tipo di rapporti ci siano tra ente appaltante ( Comune ) e ditta vincitrice che possano giustificare questo tipo di “favori”.
Unione Sindacale di Base Livorno
Il Comune di Campiglia ha inviato il seguente comunicato dal titolo “Non avalliamo nessuna illegalità e non abbiamo concesso proroghe”
L’Usb, Unione Sindacale di Base di Livorno, questa mattina esprime dichiarazioni sulla stampa accusando il Comune di Campiglia M.ma di avallare una situazione di illegalità, alludendo, neanche troppo tra le righe, di un possibile rapporto di favore tra Comune e ditta vincitrice dell’appalto del servizio di trasporto scolastico, come si legge nella nota del sindacato integralmente pubblicata sui social network. L’amministrazione comunale di Campiglia dice con chiarezza e senza indugi che se l’Usb deciderà di procedere su questo terreno, con tali affermazioni e toni l’ente si riterrà in dovere di procedere legalmente. Nel merito si precisa che al momento della stipula del nuovo contratto di appalto (1 dicembre 2017), erano presenti sì soltanto 2 mezzi a metano, ma che “il metano” non era elemento vincolante indicato dal bando a differenza di quanto lo stesso Usb afferma. Gli altri due scuolabus a metano sono entrati in servizio dopo le festività natalizie per problemi derivanti dalla loro immatricolazione. Pertanto il Comune non ha concesso nessuna deroga in tal senso. Nonostante i toni scorretti che si sono voluti utilizzare l’amministrazione comunale di Campiglia Marittima è comunque disponibile a un incontro a patto che si ritorni a un confronto rispettoso delle parti.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA