Ancora Montioni: troppe chiacchiere e pochi fatti

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SUVERETO 20 set­tem­bre 2014 — Appren­do dal­la stam­pa che il Sin­da­co di Fol­loni­ca ha gira­to gli occhi ver­so Mon­tioni e il ris­chio inquina­men­to per il forte depos­i­to dei ges­si nel­la ex-cava. L’associazione la DUNA di Fol­loni­ca è da tem­po che lan­cia allar­mi e final­mente una brec­cia sem­bra aper­ta in sen­so pos­i­ti­vo, ci auguri­amo così in breve tem­po di sapere come stan­no le cose e soprat­tut­to siamo inter­es­sati al futuro non ten­to del­la ex-cava a se, ma per tut­to il Par­co di Mon­tioni. Di fat­to ci sem­bra ora che le nuove ammin­is­trazioni si ren­dano con­to delle gravi inadem­pien­ze per la ges­tione del ter­ri­to­rio des­ti­na­to a Par­co, per il quale non è sta­to fat­to niente per dare autono­mia ges­tionale al Con­sorzio così come la stes­sa Regione indi­ca­va già oltre otto anni or sono. È urgen­tis­si­mo che si pon­ga mano alla situ­azione, ora che le Province non esistono più, affinché i Comu­ni sap­pi­ano rispon­dere pos­i­ti­va­mente delle scelte che sono state com­piute. L’ho già det­to altre volte e non mi stancherò mai di ripeter­lo, nes­sun Comune può pen­sare di fare qual­cosa fuori da una visione uni­taria dell’area di Mon­tioni. Non solo per­ché è des­ti­na­ta a Par­co, ma per­ché appare di una log­i­ca traspar­ente che se vogliamo fare in pos­i­ti­vo non pos­si­amo che saper­ci unire per ampli­are lo sfor­zo del gov­er­no locale. Inoltre mi per­me­t­to di sol­lecitare il Comune di Fol­loni­ca, anche con il sosteg­no degli altri Comu­ni, a togliere quel­la mac­chia brut­ta e offen­si­va per tut­ta l’area che di fat­to toglie la ex-cava dal­la des­ti­nazione di Par­co Inter­provin­ciale. Deve essere cor­ret­ta con urgen­za per dare legit­tim­ità a degli obi­et­tivi e con­di­videre così gli inter­ven­ti da real­iz­zare. Insom­ma non si può più aspettare, vogliamo che il Par­co di Mon­tioni sia una realtà vera e oper­a­ti­va in ogni sua parte, che sia gesti­to in for­ma chiara e traspar­ente dai comu­ni che lo com­pon­gono, e per questo ci pro­poni­amo anche come attori esterni, per dare un nos­tro con­trib­u­to al nec­es­sario affer­mar­si di un val­ore che è col­let­ti­vo e che trop­po spes­so appare soltan­to come teori­co rifer­i­men­to di belle sper­anze e illu­sioni.

Wal­ter Gasperi­ni

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