Mostra “Ebrei in Toscana XX-XXI secolo” a Firenze

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FIRENZE 21 dicem­bre 2016 — Dal 20 dicem­bre 2016 al 26 feb­braio 2017 la Gal­le­ria delle Car­rozze di Palaz­zo Medici Ric­car­di ospiterà la pri­ma grande mostra sul­la sto­ria degli ebrei in Toscana nel XX e XXI sec­o­lo. Un arco di tem­po a cav­al­lo di due sec­oli, due guerre mon­di­ali e migli­a­ia di sto­rie di vite che apparten­gono a ques­ta regione e si legano al mon­do intero. La Mostra pro­mossa e coor­di­na­ta dall’Istituto Stori­co del­la Resisten­za e del­la Soci­età Con­tem­po­ranea nel­la provin­cia di Livorno (ISTORECO), real­iz­za­ta col con­trib­u­to deter­mi­nante del­la Regione Toscana, rac­con­ta attra­ver­so un per­cor­so nar­ra­ti­vo di immag­i­ni, doc­u­men­ti, testi e pro­duzioni mul­ti­me­di­ali la vita delle comu­nità ebraiche toscane e i loro lega­mi con la comu­nità ebraica ital­iana e inter­nazionale. L’importanza delle comu­nità ebraiche nel­la sto­ria del­la Toscana è lega­ta alla pre­sen­za di una rete dif­fusa e diver­si­fi­ca­ta di grup­pi, da quel­lo di Livorno — sicu­ra­mente il più numeroso — alla comu­nità di Firen­ze, a quelle di Pisa, Siena, il pic­co­lo nucleo di Pit­igliano, e altri grup­pi famil­iari spar­si sul ter­ri­to­rio. Ogni comu­nità, gra­zie ai suoi mem­bri, ha lega­mi con il resto del mon­do. Alcune famiglie proven­gono dall’antica emi­grazione iber­i­ca, altre dal baci­no del Mediter­ra­neo, altre anco­ra dall’Europa dell’Est. Ogni comu­nità ha poi relazioni con la tradizione sion­ista nazionale ed inter­nazionale, con i fer­men­ti cul­tur­ali che attra­ver­sano il paese e con gli ori­en­ta­men­ti più sig­ni­fica­tivi che lo agi­tano. Il rac­con­to di ques­ta sto­ria per­me­tte di cogliere i rin­vii ad una cor­nice che non è solo locale ma nazionale ed euro­pea, con un alles­ti­men­to espos­i­ti­vo riv­olto anche al mon­do dei non addet­ti ai lavori, e soprat­tut­to ai più gio­vani. I testi, in ital­iano e inglese, si prestano ad una molteplic­ità di let­ture trasver­sali e di con­nes­sioni e sono arric­chi­ti da ripro­duzioni di carte d’archivio, cop­er­tine di lib­ri e dis­eg­ni ma soprat­tut­to da uno stra­or­di­nario appa­ra­to di ripro­duzioni fotogra­fiche gen­erosa­mente mes­so a dis­po­sizione da archivi famil­iari pri­vati e da fon­dazioni cul­tur­ali. L’idea è riv­ol­ger­si a tutte le gen­er­azioni per raf­forzare i fili del­la nos­tra memo­ria demo­c­ra­t­i­ca e soprat­tut­to cos­ti­tuire un anti­do­to alle pul­sioni razz­iste e dis­crim­i­na­to­rie che attra­ver­sano la nos­tra realtà.
Il prog­et­to sci­en­tifi­co è cura­to da un grup­po di stu­dio e di lavoro cos­ti­tu­ito dal­la Diret­trice dell’ISTORECO Catia Sonet­ti e tre ricer­ca­tri­ci di sto­ria ebraica con­tem­po­ranea: Bar­bara Armani (Cen­tro Inter­di­par­ti­men­tale di Stu­di Ebraici, Pisa), Ele­na Mazz­i­ni (Uni­ver­sità di Firen­ze), Ilar­ia Pavan (Scuo­la Nor­male Supe­ri­ore di Pisa). La traduzione dei testi è di Johan­na Bish­op. L’allestimento è prog­et­ta­to da Franken­stein-Prog­et­ti di vita dig­i­tale di Firen­ze.
Sarà disponi­bile il cat­a­l­o­go del­la Mostra con la pre­fazione del Pres­i­dente del­la Regione Toscana Enri­co Rossi e del­la Vicepres­i­dente Mon­i­ca Barni e di Dario Nardel­la, sin­da­co del­la cit­tà Met­ro­pol­i­tana di Firen­ze con l’introduzione di Catia Sonet­ti.
La mostra è orga­niz­za­ta con il sup­por­to del­la Regione Toscana; il sosteg­no del­la Cit­tà Met­ro­pol­i­tana di Firen­ze; col patrocinio del­la Scuo­la Nor­male Supe­ri­ore, dell’Istituto Nazionale di Doc­u­men­tazione, Inno­vazione e Ricer­ca Educa­ti­va (Indire), dell’Istituto Stori­co del­la Resisten­za in Toscana, dell’UnicoopFirenze.

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE ISTORECO

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