Mozione su senologia: il Pd non la vota
PIOMBINO 30 gennaio 2018 — La nostra mozione sulla questione “percorso senologico” presentata in consiglio comunale, non metteva in discussione la Breast Unit, tanto meno le linee guida regionali o le statistiche di miglioramento relativo al numero di interventi, come l’elevata capacità dell’equipe specializzata. Abbiamo solo chiesto all’amministrazione comunale di prendere in serissima considerazione la questione “non scelta”, cioè l’impossibilità di poter essere operati e seguiti in loco, con il disagio logistico di dover andare a Livorno, unito con quello psicologico rispetto ad un percorso dove a Piombino resta solo la fase di diagnosi. Infatti, il centro radiologico piombinese una volta accertata la diagnosi indirizza a Livorno. Una volta qualcuno ci disse che erano i medici a doversi spostare. Se il ragionamento è puramente statistico allora bisognerebbe assicurare che Livorno è il centro più accreditato della Toscana, anche più dell’Università di Careggi, oppure è altresì importante valutare il soggetto e le sue esigenze: l’approccio algebrico alcune volte cozza con quello umano. È per questo che con la mozione abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di contattare urgentemente tutti i soggetti apicali della struttura ospedaliera di Piombino, il direttore generale dell’Asl Nord Ovest e l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, per costruire un percorso per il tumore al seno, che tenga in prima considerazione il soggetto, le sue esigenze, la sua sensibilità psicologica. In consiglio comunale ci hanno detto che a dicembre c’è stato un proficuo incontro con l’azienda. Nell’attesa di vederne formalizzati i contenuti il Pd poteva anche votarla questa mozione, avrebbe sicuramente dato un segnale unitario di sensibilità verso questa specifica utenza.
Riccardo Gelichi, Portavoce Lista Civica Ascolta Piombino