Mozione sulla cava “Broccatello della Gherardesca”

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SAN VINCENZO 26 feb­braio 2015 — Pre­mes­so che il prog­et­to di colti­vazione e ripristi­no ambi­en­tale del­la cava “Broc­catel­lo del­la Gher­ardesca” in Local­ità Romi­tori­no, inter­es­sa il Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci, ma coin­volge diret­ta­mente anche il Comune di San Vin­cen­zo, sia per l’im­pat­to ambi­en­tale sulle colline con­fi­nan­ti con il nos­tro ter­ri­to­rio, sia per il per­cor­so di acces­so alla cava;
Tenen­do con­to che il prog­et­to di ria­per­tu­ra del­la cava prevede solo l’es­trazione del mate­ri­ale, per poi portare la lavo­razione del mar­mo, ed il con­seguente indot­to, altrove;
Aven­do negli anni appu­ra­to che l’at­tiv­ità di cava poco o nul­la por­ta al ter­ri­to­rio in ter­mi­ni di con­ve­nien­za, se non un bilan­cio neg­a­ti­vo con pochi posti di lavoro, che non ripagano la comu­nità del­l’avi­do con­sumo delle colline da parte delle soci­età con­ces­sion­ar­ie;
Essendo San Vin­cen­zo, e la Val di Cor­nia, a conoscen­za dei dan­ni che i mezzi di cava por­tano alle strade, alla via­bil­ità e, di con­seguen­za, all’im­mag­ine tur­is­ti­ca e alla qual­ità del­la vita del ter­ri­to­rio;
Richia­man­do il pro­gram­ma elet­torale del Sin­da­co e del­la Giun­ta Comu­nale, dove nel capi­to­lo Ambi­ente cita: “Dob­bi­amo far­ci por­tav­oce di una nuo­va eti­ca ambi­en­tale focal­iz­za­ta sul­la con­ser­vazione e la tutela. I fat­ti che accadono con trop­pa fre­quen­za e che vedono anche il nos­tro paese al cen­tro di even­ti pre­oc­cu­pan­ti, devono far­ci riflet­tere ed accogliere le richi­este, avan­zate con mol­ta deci­sione, trasfor­man­dole in politiche di dife­sa del­l’am­bi­ente e del­la salute.”;
Richia­man­do i “prin­cipi” del doc­u­men­to pro­pos­to dal PD, approva­to dal­la mag­gio­ran­za in con­siglio comu­nale, in cui si legge “con­sid­er­a­to che le sfide del futuro ci fan­no immag­inare una visione più ampia, che raf­forzi l’u­nità del ter­ri­to­rio attra­ver­so una strate­gia rispet­tosa delle diverse autonomie comu­nali. Una strate­gia nuo­va, inclu­si­va e aper­ta anche ai comu­ni lim­itrofi con i quali è pos­si­bile affrontare le gran­di ques­tioni di fon­do del gov­er­no ter­ri­to­ri­ale o che già oggi con­di­vi­dano con i comu­ni del­la val di Cor­nia fun­zioni e servizi ter­ri­to­ri­ali, come Castag­ne­to Car­duc­ci”;
Con­sid­er­a­to che il nuo­vo PIT del­la Regione Toscana con valen­za di Piano Pae­sag­gis­ti­co dà un giro di vite a queste attiv­ità con lo scopo di sal­va­guardare il pae­sag­gio toscano;
Tenen­do con­to che l’area dove è pre­vis­to il ripristi­no del­l’at­tiv­ità ed il rel­a­ti­vo per­cor­so di acces­so alla cava sono sot­to­posti a vin­co­lo pae­sag­gis­ti­co, vin­co­lo del biotopo e vin­co­lo idro­ge­o­logi­co;
Con­sid­er­a­to che, a fronte di un piano di colti­vazione di 2.650 mq per la dura­ta di 8 anni, risul­ta inseri­ta nelle tabelle del PRAER “Area di risor­sa in Provin­cia di Livorno” e ” Aree di risor­sa nel­la Provin­cia di Livorno” una super­fi­cie di ha 7,43 per la local­ità Romi­to­rio del Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci (Codice: OR 406 I 15) tut­ta di pro­pri­età del­la MDM;
Vis­to che nel cap­i­tale del­la Soci­età Mar­mi di Marem­ma è pre­sente con quo­ta del 50% la Deme­tra Italia Srl, azien­da di val­ore inter­nazionale per la pro­duzione ed il com­mer­cio all’in­grosso di mar­mo con grosse fette di mer­ca­to in Cina, Brasile ed USA, si può immag­inare scon­ta­ta la futu­ra richi­es­ta di pro­roghe per l’al­lunga­men­to del­la con­ces­sione del­l’at­tiv­ità di estrazione del­la cava;
Con­sid­er­a­to che la Soci­età Mar­mi di Marem­ma, nel suo prog­et­to per l’at­tiv­ità di estrazione del­la cava, ha indi­ca­to un per­cor­so di acces­so alla cava che coin­volge il Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci ed il Comune di San Vin­cen­zo, pre­cisa­mente le strade vic­i­nali del Verdel­lo e delle Rozze, la via­bil­ità comu­nale di Via A.Volta con lo sboc­co sul­la S.P. 39 (Vec­chia Aure­lia), e fino all’in­gres­so San Vin­cen­zo Nord del­la Vari­ante Aure­lia;
Sapen­do che la MDM ha fat­to richi­es­ta a ques­ta ammin­is­trazione di uti­liz­zare quale per­cor­so per l’ac­ces­so alla cava la via­bil­ità locale di Via A.Volta e la S.P. 39 (Vec­chia Aure­lia);
Aven­do appu­ra­to che è sta­ta indi­ca­ta dal­la MDM una cifra approssi­ma­ti­va di un traf­fi­co di 200 camion annui per l’at­tiv­ità del­la cava, ma sen­za il sup­por­to di tabelle di anal­isi del traf­fi­co di mezzi pesan­ti, e per tutte le attiv­ità di trasporto pre­viste;
Con­sid­er­a­to che ai viag­gi pre­visti per il trasporto del mate­ri­ale cava­to va aggiun­to il traf­fi­co di automezzi (macchi­nari di cantiere, auto­bot­ti per l’ac­qua, automezzi per la rac­col­ta dei rifiu­ti, automezzi per il trasporto del mate­ri­ale di scar­to, mezzi per la piantu­mazione delle essen­ze arboree, ecc) e che questi attra­verser­an­no parte del cen­tro abi­ta­to per tut­ta la dura­ta del­la con­ces­sione;
Con­sid­er­a­to che ques­ta ammin­is­trazione, attra­ver­so l’Area Servizi per il Ter­ri­to­rio, in data 21 luglio 2014 (Prot. 15985) ha così rispos­to alla MDM con ogget­to: Prog­et­to colti­vazione e ripristi­no ambi­en­tale del­la cava di mar­mo ” Broc­catel­lo del­la Gher­ardesca” Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci — Parere. ” In rifer­i­men­to alla ns nota prot. 6937 del 4 aprile 2014 (richi­es­ta di elab­o­rati) e ai col­lo­qui inter­cor­si con i tec­ni­ci, vis­to che i camion attra­verser­an­no una stra­da nel nos­tro comune uscen­do dal­la stes­sa in entra­ta sul­la S.P.39 (via A.Volta) a segui­to di una val­u­tazione in mer­i­to con l’uf­fi­cio LL.PP., vi invi­ti­amo a fare una fideius­sione a garanzia di even­tu­ali dan­ni che potran­no derivare dal tran­si­to pesante su strade urbane non idonee a tale traf­fi­co. A segui­to del­la pro­ce­du­ra in cor­so e all’ap­provazione del prog­et­to, all’inizio dei lavori sarà nec­es­sario un sopral­lu­o­go con­giun­to con l’uf­fi­cio tec­ni­co per sta­bilire lo sta­to del­la stra­da con rel­a­ti­va stesura di un ver­bale.”;
Rite­nen­do inadegua­ta, scon­ve­niente ma soprat­tut­to con­trad­dit­to­ria tale rispos­ta, che men­tre da un lato ritiene le strade comu­nali, inter­es­sate dal prog­et­to, non idonee al traf­fi­co di mezzi pesan­ti, dal­l’al­tro barat­ta la loro integrità e la qual­ità del­la vita dei pro­pri res­i­den­ti in cam­bio di una fideius­sione, da parte del richiedente, a cop­er­tu­ra di futuri dan­ni derivati dal pas­sag­gio dei mezzi pesan­ti;
Con­sid­er­a­to che la stra­da vic­i­nale delle Rozze del­l’Ac­qua­vi­va si tro­va, nel trat­to iniziale, all’in­ter­no dei con­fi­ni ammin­is­tra­tivi del nos­tro Comune, che ques­ta è inclusa nel per­cor­so nat­u­ral­is­ti­co il Cor­bez­zo­lo, è parte inte­grante del sis­tema di per­cor­si nat­u­ral­is­ti­ci del nos­tro ter­ri­to­rio ed è inseri­ta nelle car­tine region­ali quale per­cor­so trekking, ippovia e moun­tanin bike;
Con­sid­er­a­to che, diver­sa­mente da quan­to indi­ca­to nel­la Relazione Tec­ni­ca del­la MDM per il prog­et­to di estrazione del­la cava: Capi­to­lo 4.6.2. Stra­da di acces­so in cava “.…. Tali strade, tut­to­ra in buono sta­to, dovran­no essere soggette a manuten­zione ordi­nar­ia tale da per­me­t­tere il traf­fi­co dei mezzi adibiti al trasporto dei mate­ri­ali cavati…”, le strade vic­i­nali indi­cate non sono affat­to in buono sta­to, né adat­te a sop­portare le dimen­sioni ed il peso dei mezzi pesan­ti, se non attra­ver­so una sostanziale manuten­zione stra­or­di­nar­ia che ne stravol­gerebbe le carat­ter­is­tiche pae­sag­gis­tiche, in una zona per­lop­iù con vin­co­lo idro­ge­o­logi­co ed ad alto ris­chio idro­ge­o­logi­co, per quan­to riguar­da il trat­to nel Comune di San Vin­cen­zo, a causa del­la pre­sen­za del Fos­so delle Rozze adi­a­cente a trat­ti alla stra­da vic­i­nale delle Rozze;
Con­sid­er­a­to che il per­cor­so di acces­so alla cava attra­verserebbe la zona Acqua­vi­va, un quartiere dal tes­su­to urbano com­pat­to le cui strade, per carat­ter­is­tiche e dimen­sioni, non sono idonee a sop­portare il traf­fi­co di mezzi pesan­ti (così come dichiara­to dal­l’Uf­fi­cio tec­ni­co del Comune), e che a questo si aggiunge il prob­le­ma del­l’in­quina­men­to del­l’aria e quel­lo acus­ti­co, oltre ai prob­le­mi per la sicurez­za degli abi­tan­ti;
Con­sid­er­a­to che gli incro­ci di Via A.Volta con la S.P. 39 (Vec­chia Aure­lia) non sono adat­ti, né per carat­ter­is­tiche né per dimen­sioni, a sop­portare l’en­tra­ta o l’us­ci­ta di mezzi pesan­ti in pre­sen­za del­la via­bil­ità ordi­nar­ia (queste potreb­bero avvenire solo in pre­sen­za di nuove adeguate rota­to­rie la cui real­iz­zazione è impos­si­bile a causa delle carat­ter­is­tiche e delle dimen­sioni delle sedi stradali);
Tenen­do con­to che un notev­ole flus­so di veicoli, nei peri­o­di estivi, attra­ver­sa un asse viario prin­ci­pale quale la S.P. 39 (Vec­chia Aure­lia), si creerebbe il ris­chio per la cir­co­lazione dei veicoli e per l’in­co­lu­mità delle per­sone;
Ritenu­ta plau­si­bile l’ipote­si di future pro­roghe per l’al­lunga­men­to del­la con­ces­sione per l’at­tiv­ità di estrazione del­la cava (abbi­amo esem­pi ecla­tan­ti nelle nos­tre zone), con il con­seguente impat­to che ques­ta avrà sul­l’am­bi­ente, sul­l’in­quina­men­to, sul tur­is­mo, sul­la sicurez­za e sul­la nos­tra via­bil­ità;
Con­sideran­do gli impeg­ni pre­si dal Sin­da­co, dal­la giun­ta e da tut­ti i con­siglieri di mag­gio­ran­za, attra­ver­so il pro­gram­ma di manda­to e le promesse elet­torali, per quan­to riguar­da la tutela del­l’am­bi­ente;
Tenen­do con­to che una vol­ta dato il con­sen­so all’u­ti­liz­zo del­la via­bil­ità locale, quale stra­da di acces­so alla cava, si incorre nel ris­chio di non pot­er più negare l’u­so del­la via­bil­ità locale a tutte le future pro­roghe per l’al­lunga­men­to del­la con­ces­sione per l’at­tiv­ità di estrazione del­la cava;
Sapen­do che l’uf­fi­cio tec­ni­co del­l’Area Servizi per il Ter­ri­to­rio, in data 4 aprile 2014 (Prot. 6937) in rifer­i­men­to alla richi­es­ta di Ver­i­fi­ca di Assogget­ta­bil­ità a VIA del Prog­et­to colti­vazione e ripristi­no ambi­en­tale del­la cava di mar­mo ” Broc­catel­lo del­la Gher­ardesca” Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci — Inte­grazioni, nel richiedere l’in­te­grazione di alcu­ni elab­o­rati per una migliore val­u­tazione, non ha richiesto i dati sui flus­si di traf­fi­co dei mezzi pesan­ti pre­visti per l’at­tiv­ità di estrazione del­la cava;
Essendo scon­cer­tati dal­la con­trad­dizione e inadeguatez­za del­la rispos­ta che l’am­min­is­trazione ha dato, attra­ver­so l’uf­fi­cio tec­ni­co, dichiaran­do non idonee le strade comu­nali al pas­sag­gio dei mezzi pesan­ti ma, in cam­bio del con­sen­so, si accon­tenta di richiedere alla soci­età MDM una fideius­sione a garanzia di even­tu­ali dan­ni futuri;
Il Con­siglio Comu­nale impeg­na l’am­min­is­trazione
a ver­i­fi­care con i pro­pri uffi­ci com­pe­ten­ti, per­ché, pri­ma del parere favorev­ole, non siano sta­ti richi­esti alla MDM i dati sui flus­si di traf­fi­co dei mezzi pesan­ti pre­visti per l’at­tiv­ità di estrazione del­la cava;
a sin­cer­ar­si in loco che la Relazione Tec­ni­ca pre­sen­ta­ta da MDM, rel­a­ti­va al per­cor­so di acces­so alla cava, sia cor­ret­ta nelle sue val­u­tazioni e mis­ure;
a portare quan­to pri­ma in dis­cus­sione in Con­siglio comu­nale questo prog­et­to, vis­to che a noi non risul­ta sia sta­to fat­to, e di ren­dere partecipe la cit­tad­i­nan­za, spe­cial­mente i res­i­den­ti del­l’Ac­qua­vi­va, di una scelta polit­i­ca che influirà per tan­ti anni sul­la nos­tra via­bil­ità, e per sem­pre sulle nos­tre colline;
a richiedere, pri­ma del rilas­cio delle nec­es­sarie autor­iz­zazioni, al Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci ed agli enti inter­es­sati, una Con­feren­za dei Servizi per val­utare insieme l’im­pat­to che ques­ta attiv­ità avrà sui nos­tri ter­ri­tori e le con­seguen­ti inizia­tive comu­ni;
a dichiarar­si, viste le moti­vazioni addotte in ques­ta mozione, con­trari a questo prog­et­to di ripristi­no del­l’at­tiv­ità estrat­ti­va, così impat­tante per il nos­tro ter­ri­to­rio;
a chiedere imme­di­ata­mente agli uffi­ci tec­ni­ci di rivedere il parere pos­i­ti­vo prece­den­te­mente espres­so, ed a negare l’u­so delle sud­dette strade comu­nali quale per­cor­so di acces­so alla cava. Politi­ca­mente non pos­si­amo fin­gere che, ques­ta facil­ità a con­cedere pareri pos­i­tivi, non porterà dan­no alla via­bil­ità, al pae­sag­gio, e all’im­mag­ine tur­is­ti­ca del nos­tro paese.

Assem­blea san­vin­cen­z­i­na

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