Musica, rottamazione, tutto fuorché nautica
PIOMBINO 2 febbraio 2015 — In questa città di paradossi, si apprende che mentre s’insedia il nuovo Presidente della Repubblica e si celebra a Carrara la fiera Seatec della componentistica navale da diporto e molto altro, contestualmente a Piombino, si discute della possibilità o meno di fare musica in alcuni locali. L’argomento musica cade per caso in questo contesto e sicuramente ha una sua dignità ma stride a mio giudizio nel panorama emergenziale che caratterizza Piombino. Perdonatemi ma a me mette più angoscia il fatto che non riusciamo ancora a pensare ad una Piombino nautica, Carrara non ha niente davanti, noi un arcipelago unico, ma ancora non riusciamo a sviluppare questo comparto e tutto l’indotto, meccanica, elettronica, demotica, fino al refit. Il settore è in ripresa dopo un periodo di crisi, e quale settore non ha conosciuto crisi? Le attuali previsioni per la nautica piombinese sono piuttosto remote, una è Poggio Batteria e una la Chiusa, entrambe legate alla 398, e comunque per la chiusa che attenderà ancora per le conseguenze del Piano Paesistico, le aree dedicate alla cantieristica sono irrilevanti, e per le aree ex Fintecna attendiamo ancora i progetti di bonifica. Sul Porto si parla piuttosto di rottamazione navale, un’espansione di quel genere potrebbe considerare invece attività legate ai tessuti produttivi della nautica da diporto. Cogliere le necessità vere può risultare complicato quando queste per anni si manifestano soltanto nelle attività ludiche, significa che non ci sono impellenze; oggi non è più così. Abbiamo alcuni tesori, non ci resta che iniziare ad aprire gli scrigni.
Riccardo Gelichi, Consigliere comunale Ascolta Piombino