Nasce il Distretto agroalimentare della Toscana sud

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pervenuta in redazione

SUVERETO 18 otto­bre 2017 — Grande intu­izione del­la nos­tra Regione e del­la Cam­era di Com­mer­cio di Livorno e Gros­se­to, che han­no pre­sen­ta­to il nascente dis­tret­to agroal­i­menta­re che potrà oper­are nel­la provin­cia di Gros­se­to, in parte dei ter­ri­tori delle province di Livorno, Siena e Arez­zo. Un pro­gram­ma di impeg­no che pun­ta a val­oriz­zare il prodot­to toscano, garan­ten­do trac­cia­bil­ità, met­ten­do insieme le risorse pub­bliche e pri­vate, con l’obiettivo in prim­is di aiutare l’azienda agri­co­la nel dif­fi­cile cam­mi­no del pro­prio svilup­po, sol­lecitan­do e aiu­tan­do la nasci­ta di impor­tan­ti sin­ergie tra indus­tria di trasfor­mazione, com­mer­cial­iz­zazione e aziende, por­tan­do sul mer­ca­to prodot­ti di alta qual­ità che siano in gra­do di garan­tire il con­suma­tore e tut­ti i sogget­ti del­la fil­iera. Spet­ta alle asso­ci­azioni di cat­e­go­ria ora fare la pro­pria parte e sol­lecitare la nasci­ta di atten­zioni con prog­et­ti avan­za­ti che sap­pi­ano costru­ire con­giun­zioni con le indus­trie e le reti com­mer­ciali. Ma un grande com­pi­to spet­ta anche ai Comu­ni che final­mente potran­no vedere che in agri­coltura si può costru­ire il futuro, dan­do spazi e oppor­tu­nità impor­tan­ti che allargano i suc­ces­si già ottenu­ti con pro­duzioni già affer­mate. Nel­la nos­tra Val di Cor­nia si apre, con ques­ta ipote­si, una stra­da nuo­va che potrà aiutare a svilup­pare quelle poten­zial­ità che fino ad oggi in pochi han­no vis­to e sostenu­to. Già negli anni 90 quan­do nacque il “Dis­tret­to rurale d’Europa”, che copri­va tut­to il ter­ri­to­rio del­la provin­cia di Gros­se­to, ten­tam­mo una non facile stra­da che por­tasse la Val di Cor­nia ad unir­si al gros­se­tano, cer­can­do di dimostrare che non era­no i con­fi­ni provin­ciali a fare un pos­si­bile tipo di svilup­po. Allo­ra non fum­mo aiu­tati da nes­suno, anzi potrei anche aggiun­gere che qual­cuno sor­ride­va sot­to i baf­fi, rite­nen­do scioc­ca ques­ta pre­sun­zione. Ebbene oggi questi even­ti han­no ripor­ta­to gius­tizia sul­la pos­si­bil­ità delle cose e sul domani da costru­ire. Pos­si­amo sostenere con mag­giore forza che l’agricoltura è la cen­tral­ità ogget­ti­va di un nuo­vo mod­el­lo di svilup­po che sia basato sul­la sosteni­bil­ità: non esiste svilup­po tur­is­ti­co di qual­si­asi tipo se non fos­se viva e vitale una pro­duzione agri­co­la di qual­ità e salu­bre. Mi auguro davvero che tut­ti i Comu­ni non per­dano l’occasione di essere tra i pro­mo­tori evi­den­zian­do che, anche in agri­coltura, l’unità fa la forza per far riconoscere il grande val­ore delle pro­duzioni autoc­tone, che garan­tis­cono la trac­cia­bil­ità e meto­di di colti­vazione, che potran­no sem­pre dif­feren­ziar­si dal­la mas­sa di prodot­ti che invadono i nos­tri mer­cati, ma che non han­no nes­suna garanzia di rispet­to delle norme di pro­duzione che invece pos­si­amo garan­tire noi. Ecco il Dis­tret­to agroal­i­menta­re sarà un argine vero soprat­tut­to in ques­ta direzione. Aiu­ti­amo l’agricoltura ad essere quel set­tore pro­dut­ti­vo e fon­da­men­tale che le spet­ta. Dove le fil­iere già fun­zio­nano si dimostra­no ogni giorno le gran­di capac­ità attrat­tive dei gio­vani e delle donne, in un mon­do che per trop­po tem­po è sta­to rel­e­ga­to ai mar­gi­ni di una soci­età che non ave­va occhi aper­ti per vedere e capire.

Wal­ter Gasperi­ni

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