Nasce l’ Associazione Costa Toscana Cambiaverso

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PIOMBINO 8 set­tem­bre 2015 — Siamo ad un pun­to di svol­ta per la leg­is­latu­ra e per il gov­er­no di Mat­teo Ren­zi. Molte le riforme inanel­late dal PD, il job act, la scuo­la, la pub­bli­ca ammin­is­trazione, gli 80 euro, adesso l’annuncio dell’ abo­lizione delle tasse sul­la pri­ma casa. Molti i con­trasti interni in Par­la­men­to, soprat­tut­to sulle riforme isti­tuzion­ali, sia con una parte dell’elettorato tradizionale del PD, tut­to questo in quadro di estrema dif­fi­coltà per il cen­tro sin­is­tra in Europa. Su questi temi i ren­ziani a liv­el­lo locale si stan­no orga­niz­zan­do rin­no­van­do e allargan­do la pro­pria pre­sen­za. Vogliono andare oltre l’associazione “Piom­bi­no cam­bi­aver­so “ per immag­inare un sogget­to che si esten­da su tut­ta la Fed­er­azione e con­tem­po­ranea­mente cos­ti­tuire una rete con tutte le altre realtà ren­ziane del­la Provin­cia di Livorno con cui i con­tat­ti sono in cor­so da set­ti­mane. In più l’originaria area reanziana si allarga a iscrit­ti e diri­gen­ti del PD di stor­i­ca for­mazione riformista sia a liste civiche come Ascol­ta Piom­bi­no di Ric­car­do Gelichi. “ Il con­gres­so è fini­to da tem­po, oggi sul mer­i­to dei prob­le­mi è nec­es­sario sostenere l’azione riformista del gov­er­no, l’unico balu­ar­do ver­so peri­colosi scivola­men­ti ver­so il pop­ulis­mo e l’estrema destra – sosten­gono i pro­mo­tori “ . “ Il cen­tro sin­is­tra è vin­cente quan­do non rimane nel pro­prio baci­no elet­torale tradizionale e si sforza di par­lare a tut­ta la soci­età con pro­poste di gov­er­no inno­v­a­tive”. “ Ecco i fili con­dut­tori su cui inten­dono bat­tere i ren­ziani riformisti “. Uno sta­to più leg­gero, la rior­ga­niz­zazione del­la spe­sa pub­bli­ca, il taglio delle tasse, inves­ti­men­ti sul sapere, l’istruzione, la for­mazione, il cap­i­tale umano. Solo riforme cor­ag­giose ci con­sen­ti­ran­no di fare i con­ti con le novità del­la glob­al­iz­zazione provan­do a gov­ernarne gli effet­ti: una soci­età più veloce, le nuove tec­nolo­gie, l’invecchiamento demografi­co, le nuove modal­ità di acces­so alle infor­mazioni, il rap­por­to tra il cit­tadi­no e lo sta­to, così come la neces­sità, in ogni caso, di impostare scelte com­pat­i­bili con bilan­ci pub­bli­ci sani “. Insom­ma il così det­to Par­ti­to del­la Nazione che i riformisti sosten­go a gran voce come trat­to di inno­vazione vera del PD.
Anche sul liv­el­lo regionale e locale le pro­poste sem­bra­no piut­tosto pre­cise: “Le riforme del gov­er­no regionale nei vari set­tori pon­gono sfide inedite a cui è nec­es­sario dare risposte inno­v­a­tive. Elab­o­rare pro­poste di gov­er­no su cui aggre­gare un mag­gior numero di ter­ri­tori pos­si­bili ( san­ità, tur­is­mo, ges­tione beni cul­tur­ali, gov­er­no del ter­ri­to­rio ); affrontare il nodo gen­erale del­la pre­sen­za pub­bli­ca nel­la aziende; ristrut­turare anche local­mente le mac­chine comu­nali per por­si il prob­le­mi del­la riduzione del­la pres­sione fis­cale locale; rivedere il sis­tema di offer­ta dei servizi favoren­do un mag­gior ruo­lo del ter­zo set­tore. Anche sui temi del gov­er­no del ter­ri­to­rio sarà sem­pre più nec­es­sario a fronte di pro­gram­mazioni chiare, traspar­en­ti e rapi­de, favorire un rap­por­to vir­tu­oso tra pub­bli­co e pri­va­to per gener­are inves­ti­men­ti nei set­tori pro­dut­tivi“.
Il raf­forza­men­to e l’allagamento di ques­ta com­po­nente riformista si accom­pa­gna al recente ingres­so come vice seg­re­tario del­la Fed­er­azione di Car­la Maestri­ni, forte­mente sostenu­to da tut­to il grup­po ren­ziano. L’idea infat­ti è di accom­pa­gnare un ruo­lo e un impeg­no nel par­ti­to con una fun­zione di elab­o­razione autono­ma ed ester­na che sia di pro­pos­ta e di pun­go­lo pos­i­ti­vo. Cosi sosten­gono i pro­mo­tori: “Il nos­tro sarà un con­trib­u­to autonomo per­ché altri­men­ti non avrebbe sen­so un inizia­ti­va come la nos­tra, si fonderà solo sul mer­i­to delle ques­tioni. Autono­mia sig­nifi­ca che ci doter­e­mo di stru­men­ti che ci con­sen­tano di avere autono­mia orga­niz­za­ti­va e finanziaria cosi pre­vis­to dal­lo Statu­to Nazionale e Regionale del PD sec­on­do i prin­cipi del plu­ral­is­mo inter­no. In un par­ti­to aper­to occorre dare sostan­za al con­fron­to che non può rinchi­ud­er­si in esclu­sive lotte tra per­sone o dis­cus­sioni sulle can­di­da­ture di turno, ma deve esplic­i­tar­si su visioni diverse per il futuro del ter­ri­to­rio. Solo con ques­ta ango­latu­ra i con­fron­ti interni, saran­no per­cepi­ti come sani e quin­di com­pren­si­bili anche all’ ester­no “.

Asso­ci­azione Cos­ta Toscana Cam­bi­aver­so

costa roscana 1 #CAMBIAVERSO

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