Navi da guerra e navi da crociera insieme?

· Inserito in Lettere, Vicenda Concordia
pervenuta in redazione

PIOMBINO 4 luglio 2014 — Le per­p­lessità del­la CISL rispet­to alla vicen­da Con­cor­dia e sulle poten­zial­ità future del por­to, sono pien­amente con­di­vis­i­bili.
Purtrop­po le enun­ci­azioni dei mas­si­mi ver­ti­ci isti­tuzion­ali locali e region­ali con­tin­u­ano a per­se­ver­are in soluzioni che dif­fi­cil­mente potran­no essere real­iz­zate.
Prospet­tano troppe ipote­si, da un lato il polo nau­ti­co di Pog­gio Bat­te­ria e del­la Chiusa e dall’altro le dimis­sioni per navi da guer­ra, pas­san­do per le navi da crociera.
Insom­ma una serie di ind­i­rizzi che con­trastano fra loro e che se non vi sarà un’adeguata piani­fi­cazione con scelte pre­cise e com­pat­i­bili l’una con l’altra, non daran­no prospet­tive al nos­tro ambito por­tuale.
L’esempio “por­to bigli­et­te­ria” come indi­cano i ver­ti­ci Cisl è un’espressione che rende l’idea di cosa sia conc­re­ta­mente oggi il nos­tro “appro­do”, oltre­tut­to con un’industria in ginoc­chio che non ha più prospet­tive di ampio svilup­po e quin­di anche in quel sen­so vi sarà un inevitabile ridi­men­sion­a­men­to.
Il polo di dis­mis­sione per le navi da guer­ra piene di met­al­li alta­mente nocivi è un’altra illu­sione, a parte Gen­o­va e tut­to ciò che conc­re­ta­mente ne seguirà a Piom­bi­no non sarà real­iz­z­abile, vi sono troppe impli­cazioni ambi­en­tali e non ten­erne con­to è fuor­viante, oltre­tut­to in un ter­ri­to­rio a vocazione tur­is­ti­ca e nel cuore dell’arcipelago Toscano.
La tat­ti­ca polit­i­ca ora­mai non è più plau­si­bile, è arriva­to il momen­to dei tec­ni­ci, quel­li veri che indichi­no per­cor­si conc­re­ta­mente real­iz­z­abili e non prog­et­ti faraoni­ci che dura­no come un sog­no di mez­za estate.

Lui­gi Cop­po­la

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