Nebbie non diradate sui programmi Aferpi
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PIOMBINO 6 maggio 2019 — A proposito dell’accordo di programma in gestazione in Regione per la variante sul treno profilatoi piccoli (Tpp), il Coordinamento Art.1‑Camping CIG pone innanzi tutto una questione di metodo democratico. Il testo dell’accordo deve essere reso pubblico e discusso con i lavoratori e i cittadini prima di diventare esecutivo; vanno altresì previste successive, analoghe verifiche periodiche pubbliche. Niente di tutto questo fu attuato in occasione della stipula del precedente accordo di programma nazionale. Comunque, il livello regionale non può aggirare la competenza sulla materia, istituzionalmente in capo al consiglio comunale di Piombino.
Non vogliamo credere di essere in presenza di una qualche manovra elettorale, di quelle nelle quali il presidente Enrico Rossi è peraltro assai abile, come fu lungo tutta la sua ingloriosa epopea con Rebrab. Perciò, a nostro avviso è indispensabile porre finalmente all’azienda vincoli precisi, del tutto assenti nell’accordo di programma nazionale. Innanzitutto JSW Aferpi va impegnata ad anticipare la conclusione dello studio di fattibilità e ad avviare subito dopo i cantieri per installare almeno il primo forno elettrico, lontano dalla città: a JSW Aferpi bisogna porre la condizione secondo cui i contributi regionali arriveranno solo quando gli investimenti saranno visibili e verificabili.
È tuttavia ragionevole dubitare del fatto che l’installazione dell’impianto di tempra del fungo rotaie rappresenti di per sé una reale finestra verso il futuro radioso che l’azienda sembra suggerire. Risulta infatti che tale impianto occuperà una decina di addetti. Se ad esso non si aggiunge il rifacimento completo del Tpp, sarà davvero competitivo tale treno di laminazione? Potrà garantire la tolleranza dimensionale ottimale del prodotto? Bisogna porsi questi problemi anche a proposito della qualità dei semilavorati che JSW Aferpi importa dall’Oriente, giacché il mercato richiede che sia appunto certificata la qualità dell’intero procedimento produttivo.
Infine: che cosa pensano di tutto ciò i candidati sindaco?
Non vogliamo credere di essere in presenza di una qualche manovra elettorale, di quelle nelle quali il presidente Enrico Rossi è peraltro assai abile, come fu lungo tutta la sua ingloriosa epopea con Rebrab. Perciò, a nostro avviso è indispensabile porre finalmente all’azienda vincoli precisi, del tutto assenti nell’accordo di programma nazionale. Innanzitutto JSW Aferpi va impegnata ad anticipare la conclusione dello studio di fattibilità e ad avviare subito dopo i cantieri per installare almeno il primo forno elettrico, lontano dalla città: a JSW Aferpi bisogna porre la condizione secondo cui i contributi regionali arriveranno solo quando gli investimenti saranno visibili e verificabili.
È tuttavia ragionevole dubitare del fatto che l’installazione dell’impianto di tempra del fungo rotaie rappresenti di per sé una reale finestra verso il futuro radioso che l’azienda sembra suggerire. Risulta infatti che tale impianto occuperà una decina di addetti. Se ad esso non si aggiunge il rifacimento completo del Tpp, sarà davvero competitivo tale treno di laminazione? Potrà garantire la tolleranza dimensionale ottimale del prodotto? Bisogna porsi questi problemi anche a proposito della qualità dei semilavorati che JSW Aferpi importa dall’Oriente, giacché il mercato richiede che sia appunto certificata la qualità dell’intero procedimento produttivo.
Infine: che cosa pensano di tutto ciò i candidati sindaco?
Coordinamento Art.1‑Camping CIG