Necessario uno sciopero generale della Val di Cornia
PIOMBINO 25 febbraio 2017 — Dagli ultimi sviluppi sulla crisi siderurgica (passeggiatina romana di sindacalisti e amministratori, lettera di Benikene, dichiarazioni pubbliche varie ) si ricava la situazione che segue:
- LAMINAZIONE E CONTINUITA’ PRODUTTIVA : non ci sono soldi , neanche i 20 milioni che Cevital aveva promesso. Contratti di solidarietà a forte rischio.
- INVESTIMENTI: si continua sparando cifre ambigue; si parla di investimenti per 450 milioni (senza nessuna “pezza d’appoggio”) quando per fare ciò che si è promesso ci vuole circa un miliardo!
- LOGISTICA E AGROINDUSTRIA: siamo ancora al finanziamento di studi tecnici sul “che fare” da proporre ai partner privati , ignoti ma indispensabili, visto che le banche non scuciono quattrini. Tradotto: non esiste ancora un piano industriale (cioè le istituzioni hanno firmato un Accordo di Programma sul nulla) ma già si sono regalate a Rebrab grandi aree e la “Variante Aferpi” (Quagliodromo e tracciato della 398 peggiorativo per la città).
- BONIFICHE: continuando così, operativamente non potranno partire prima di un paio di anni.
- PIANI ALTERNATIVI DI USCITA: nessun lavoro serio in atto. Solo Art. 1 – Camping CIG si sgola da un anno e mezzo sulla necessità urgente di elaborare comunque un “Piano B”.
- CEVITAL chiede alle istituzioni, con grande faccia tosta e senza alcuna contropartita concreta: soldi subito per laminare, estensione a lungo termine delle concessioni portuali, rinvio della presentazione del piano esecutivo degli investimenti alla fine di giugno (quando avrà raggiunto l’ obbiettivo di uscire dall’ obbligo di mantenere i livelli occupazionali).
- IL MINISTRO CALENDA ha già concesso a Cevital: incontri mensili di “monitoraggio” e rinvio delle decisioni finale a fine giugno: senza un piano alternativo questo significa via libera a Rebrab di fare , dal 1 luglio, cio’ che vuole di impianti, lavoratori e aree.
Ci stanno buttando nella pattumiera! Siderurgia, imprese di ogni settore, grande e piccolo commercio, tutto sta crollando sotto i nostri occhi. È ora di partecipare attivamente: che ciascuno spinga le proprie organizzazioni, sindacali, di categoria, politiche alla MOBILITAZIONE UNITARIA DI TUTTA LA VAL DI CORNIA
Piombino è un caso nazionale e come tale va trattato: rompiamo il muro della censura che ci ha esclusi da telegiornali e quotidiani nazionali! Le mobilitazioni devono coinvolgere tutti i lavoratori e cittadini della Val di Cornia. Mobilitiamoci e pretendiamo:
- CONSIGLIO DI FABBRICA AFERPI APERTO a tutti i lavoratori siderurgici, anche dell’ indotto,
- ASSEMBLEA GENERALE di tutti i lavoratori delle aziende in crisi della Val di Cornia,
- MOBILITAZIONE PERMANENTE SEMPRE PIÙ INCISIVA: non saremo certo noi responsabili di “turbativa dell’ ordine pubblico”: l’ ordine pubblico è già profondamente minato dalla sciatteria di chi ci governa e dalla miseria che vogliono imporci.
Costruiamo insieme a tutte le categorie di lavoratori ed ai cittadini un forte SCIOPERO GENERALE ZONALE DELLA VAL DI CORNIA.
Contro la multinazionale che continua a prenderci in giro.
Contro il Governo e i suoi reggicoda locali che svendono il nostro patrimonio industriale.
Per il rilancio della siderurgia nazionale e locale.
Per il rilancio di una economia locale diversificata, moderna, ecocompatibile.
COORDINAMENTO ART. 1 — CAMPING CIG
(Foto di Pino Bertelli)