NEGRITUDINE: una nuova mostra di Pino Bertelli
PIOMBINO 28 febbraio 2015 — Al Museo di Storia Naturale di Calci si inaugura il 28 Febbraio 2015 alle ore 16:00 la mostra fotografica “NEGRITUDINE” di Pino Bertelli. È organizzata dall’Associazione senza fini di lucro OLTRE IL DESERTO di Pisa. La mostra, con ingresso libero, rimarrà aperta fino al 22 marzo 2015 tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
Il progetto “Con i loro Occhi”
Burkina Faso è uno dei paesi più poveri al mondo, dove il 46,4% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e l’80,5% abita nelle aree rurali.
In Burkina si muore: l’aspettativa di vita è di poco inferiore ai 50 anni e l’età media degli abitanti è 17 anni. Il forte impatto dell’AIDS (il 4% della popolazione ne è affetto) è una delle cause principali di morte nel paese, ogni anno muoiono più di 2000 donne per complicazioni legate alla gravidanza e al parto ed il governo stima che il 42,4% delle donne sposate non ha accesso ai metodi contraccettivi di cui ha bisogno. E’stato calcolato che il tasso di fertilità per ogni donna è di circa 6,9 bambini. Le donne bambine che vivono nelle aree rurali hanno molte più probabilità di mettere al mondo bambini, infatti 157 adolescenti su 1000 che vivono nei villaggi diventano madri ma non riescono a raggiungere gli ospedali, perché la distanza media da una struttura ospedaliera è di 7,5 chilometri. Le donne bambine si sposano tra i 10 e i 19 anni, ma non sanno né leggere né scrivere, lo sa fare solo il 21% delle donne.
Un rapporto recente di Amnesty International denuncia che l’accesso ineguale a strutture mediche idonee, soprattutto nelle zone rurali, unitamente alla scarsa disponibilità di forniture mediche, alla carenza di formazione professionale e all’atteggiamento ostile o discriminatorio del personale sanitario che impediscono a loro volta alle donne di chiedere assistenza medica.
“Con i loro occhi” vuole essere una raccolta di immagini che celebra simbolicamente tutte queste donne bambine ed i loro piccoli, i loro diritti negati, la loro voglia di riscatto in una terra difficile ma che non le piega. Alle burkinabè, donne miti, dolcissime, lavoratrici indomabili che si occupano di tutto, dalla crescita e la cura dei figli al lavoro nei campi, dalla vendita al mercato dei prodotti coltivati, all’approvvigionamento, spesso dopo marce lunghe ed estenuanti nel deserto in cerca di acqua da bere e per cucinare. Dalle loro storie nasce l’interesse dell’associazione per la difesa dei diritti umani nei confronti dei popoli più “deboli”, che non godono dei basilari diritti sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti Umani, e dall’interesse nella difesa della salute fisica, psichica e sociale della donna, volta all’ottenimento di opportunità ed aspettative di vita migliori.
Le fotografie di Pino Bertelli
Pino Bertelli è nato in Toscana a Piombino. Giornalista, fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia. I suoi lavori parlano di diversità, dell’emarginazione, dell’accoglienza, della migrazione, della libertà, dell’amore dell’uomo per l’uomo come utopia possibile. È uno dei punti centrali della critica radicale situazionista italiana.
Nel 1993, il regista tedesco Jürgen Czwienk, ha girato un film-documentario sulla vita politica e l’opera fotografica di Pino Bertelli: Fotografare con i piedi. Il regista Bruno Tramontano ha realizzato un cortometraggio, (Adoro solo l’oscurità e le ombre), tratto dal suo libro: Cinema della diversità 1895–1987: storie di svantaggio sul telo bianco. Mascheramento, mercificazione, autenticità. I suoi scritti sono tradotti in diverse lingue. L’ “International Writers Association” (Stati Uniti), lo ha riconosciuto scrittore dell’anno 1995, per la “non-fiction”. Nel 1997 i suoi ritratti pasoliniani di “fotografia di strada” sono esposti (unico fotografo) in una mostra (Le figure delle passioni) con 16 maestri d’arte a Villa Pacchiani, a Santa Croce sull’Arno. Pier Paolo Pisolini, maestro e amico, gli ha regalato la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni. È direttore responsabile della rivista di critica Tracce, del giornale on-line Stile Libero, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia Libertaria e altre testate internazionali. Nel 1999 gli è stato conferito il “Premio Castiglioncello” per la fotografia. Nel 2004 ha ricevuto il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage: Chernobyl – Ritratti dall’infanzia contaminata.
La televisione tedesca ha fatto un reportage su Pino Bertelli: il fotografo e le donne di Napoli, 2008. Nel 2014 il regista napoletano Antonio Manco ha girato a Buenos Aires il documentario su Pino Bertelli: Ritratto di un fotografo di strada. I suoi ritratti di strada si trovano in gallerie internazionali, musei e collezioni private. Una parte del suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. L’Archivio Internazionale di Fotografia Sociale, curato dalla documentalista Paola Grillo, contiene 50 anni di derive fotografiche nel mondo (della Toscana e della città di Piombino). Un’antologia delle sue fotografie alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Ha esposto alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia nel 2011. Fa parte di Reporters sansfrontières.
(Foto di Pino Bertelli)