Nei confronti di Cevital senza la minima regia
PIOMBINO 17 dicembre 2015 — L’ultima mozione presentata in Consiglio dal M5S, che richiedeva un’ estensione delle concessioni portuali a Cevital per un periodo limitato a 5 anni, bocciata dalla maggioranza e su cui noi ci siamo astenuti, conteneva un principio importante : quali garanzie abbiamo perché Cevital rispetti gli impegni presi ? Peccato che il verbale di deliberazione del comitato portuale n 10/15 del 29 aprile 201 recitasse, nelle istanze accolte dall’AP, che l’ampliamento della durata delle concessioni non fosse inferiore ai 50 anni e che Aferpi avesse la facoltà di esercitare un diritto di opzione sulle aree in concessione interessate dalla futura richiesta di ampliamento, nel caso in cui fossero oggetto di istanze provenienti da terzi. La mozione non poteva sciogliere il nodo delle garanzie, ma il problema resta ed è enorme. Vogliamo inoltre ricordare che Cevital è arrivata all’ultimo tuffo, salutata da tutti come la manna dal cielo, mentre è sempre stato solo un imprenditore con i suoi intendimenti. Un imprenditore cui è stato concesso di acquisire quasi tutte le aree industriali senza avviare alcuna discussione sul valore aggiunto di quel complesso patrimonio siderurgico; ricordiamo che nella Rhur, ex sito minerario tedesco oggi convertito, sono stati investiti 600 milioni di euro, pubblici e privati, spesi in breve tempo, creando siti di interesse culturale e turistico che hanno creato 20 mila posti di lavoro, il bacino è più grande del nostro ma possiamo farci un’idea. A Piombino risulta ormai evidente l’assenza di una regia. Chi discute con Cevital? Il Governo? La Regione? Il nostro Sindaco? Oppure è lo staff tecnico guidato da Chiarei che si occupa dell’Accordo di Programma? Chi prende le decisioni, ma soprattutto queste decisioni sono coordinate ed hanno una tempistica realistica ? Abbiamo provato a porre queste domande in Consiglio, ma non è seguita risposta.
Riccardo Gelichi, Portavoce Lisca Civica Ascolta Piombino