Nei confronti di Parodi una funzione pedagogica
PIOMBINO 29 settembre 2015 — Con Parodi ci vuole pazienza, la pazienza di adempiere anche ad una funzione pedagogica spiegandogli con calma quali sono le sue prerogative e la funzione dei partiti. Sulla funzione dei partiti basta leggere la Costituzione su cui noi sindaci abbiamo giurato, quindi intendo parlare solo delle sue prerogative. Il mestiere per cui i cittadini lo hanno votato e gli pagano l’indennità non è quello dello spettatore che ratifica o non ratifica. Parodi è il sindaco di un Comune socio delle aziende di cui parla e ha il compito di rappresentare e tutelare gli interessi della sua comunità nelle aziende di cui i soci veri sono i cittadini residenti nei nostri Comuni. Per ora, a parte le continue lamentele quasi sempre sui giornali e quasi mai nelle riunioni istituzionali, da parte del sindaco di Suvereto non è pervenuto nessun contributo al lavoro che stiamo facendo come sindaci del territorio, volto sia al rinnovo dei consigli d’amministrazione sia (e questo credo sia la parte più importante del nostro lavoro di sindaci) nella definizione delle nuove linee strategiche attorno alle quali quelle aziende pubbliche si dovranno muovere. Nessun contributo e solo chiacchiere e strumentalizzazioni, che se sono comprensibili quando si fa opposizione sono del tutto inaccettabili quando si svolge una funzione di governo. Se Parodi non condivide le scelte che collegialmente tutti gli altri Sindaci prendono e non intende giocare un ruolo da spettatore perché non propone nomi alternativi? Nel merito delle obiezioni ci tengo a precisare due aspetti. Tutti i consigli d’amministrazione delle nostre aziende erano scaduti sul finire delle precedenti legislature ma le passate amministrazioni a poco tempo dalla scadenza elettorale scelsero di non procedere ai rinnovi ma di prorogare i cda uscenti proprio per consentire alle nuove amministrazioni che sarebbero scaturite dal vaglio elettorale di fare liberamente e autonomamente le scelte che avrebbero ritenuto più giuste. Abbiamo passato qualche mese a studiare e a capire quale fosse lo stato di queste aziende e soprattutto quale ruolo avrebbero potuto giocare all’interno di uno scenario che la crisi e le novità degli ultimi mesi, come per esempio il piano industriale di Aferpi, avevano delineato. Tanto che semmai qualcuno potrebbe lamentarsi per il tempo che ci abbiamo impiegato, giustificato però dalla necessità di fare scelte precise, ponderate ed efficaci, altro che leggerezza. Non appena abbiamo creduto che vi fossero le condizioni abbiamo proceduto al rinnovo dei cda sempre coinvolgendo tutti i Comuni soci. Il profilo, il curriculum e lo spessore delle persone che abbiamo individuato sono sotto gli occhi di tutti. Sfido il collega Parodi a emularci e a fare proposte di altrettanto valore e che riscuotano la condivisione di tutti i Comuni. Parodi va esattamente nella direzione opposta, non fa proposte, offende i suoi colleghi e caccia la sua comunità in un inedito, per la storia di quel Comune, e, mi permetto sommessamente di osservare, pericoloso isolamento. Parlando di Atm-Tiemme almeno che non si teorizzi la necessità di avere due amministratori distinti e pagati con i soldi dei cittadini per fare lo stesso mestiere era evidente che cambiato il presidente di ATM di li a poco avremmo cambiato anche il nostro rappresentane in Tiemme, che ovviamente hanno sempre coinciso nella stessa persona, e l’unico termine che dovevamo rispettare era la scadenza per la presentazione delle offerte nella gara per l’affidamento del servizio nell’ambito ottimale regionale. Insomma Parodi abbandoni i panni del capo delle opposizioni e onori la fascia tricolore che indossa. Faccia nomi del calibro di Caramassi, uno dei più importanti manager del settore in Toscana. Dialoghi con gli altri Comuni dei quali Suvereto, com’è noto, ha e avrà bisogno, essendo oltretutto un Comune obbligato ad associare le funzioni con altri comuni pena il commissariamento. Faccia il Sindaco e si assuma le sue responsabilità. Ne trarrà giovamento la Val di Cornia e la stessa Suvereto.
Massimo Giuliani