Nei parchi ormai da tempo i visitatori diminuiscono

· Inserito in News dal territorio

E dunque i vis­i­ta­tori nei parchi e nei musei arche­o­logi­ci del­la val di Cor­nia gesti­ti dal­la soci­età dei parchi sono dimi­nu­iti nel 2012 rispet­to al 2011 del 10%. Nat­u­ral­mente sem­pre sec­on­do la soci­età la causa risale alla situ­azione eco­nom­i­ca gen­erale. Conos­ci­amo tut­ti la crisi ed i suo effet­ti però forse sarebbe meglio ragionare, e far­lo pub­bli­ca­mente, su alcu­ni fat­ti.
In realtà la dimin­uzione non com­in­cia nel 2012 se è vero che ciò è suc­ces­so sia nel 2011 sia nei due anni prece­den­ti. Even­tual­mente la dimin­uzione del 2012 è più accen­tu­a­ta (-10%) rispet­to al 2011 (-2%).
La let­tura del­la relazione sul­la ges­tione al bilan­cio chiu­so il 31/12/2011 dà alcune infor­mazioni inter­es­san­ti:

1. la soci­età dei parchi sul fronte dei prog­et­ti e degli inves­ti­men­ti è in estrema sof­feren­za e così pure nel finanzi­a­men­to degli inter­ven­ti di manuten­zione ordi­nar­ia dei parchi e dei musei,

2. sono in sof­feren­za anche i vari gestori pri­vati delle strut­ture in con­ces­sione tan­to che con sem­pre mag­gior fre­quen­za si han­no dif­fi­coltà a pagare nei tem­pi sta­bil­i­ti ed in alcu­ni casi si han­no reces­si antic­i­pati dei con­trat­ti,

3. la ges­tione dei parcheg­gi nel comune di Piom­bi­no è sta­ta dal­lo stes­so Comune sot­trat­ta alla soci­età dei parchi,

4. il 2011 è sta­to l’ul­ti­mo anno in cui la capac­ità di aut­o­fi­nanzi­a­men­to del­la soci­età super­a­va il 90%, val­ore che si man­tene­va dal 2006, dal 2012 il val­ore sarà intorno al 60%,

5. la natu­ra “in house” (solo dei Comu­ni) del­la soci­età, sem­pre più strin­gente e coerci­ti­va, con­clude l’es­pe­rien­za del­l’im­pre­sa capace di aut­o­fi­nanziare la cul­tura; la natu­ra stru­men­tale del­la stes­sa soci­età rende sem­pre più dif­fi­cile la pos­si­bil­ità del finanzi­a­men­to al di fuori delle ammin­is­trazioni comu­nali.

Insom­ma la soci­età dei parchi è diven­ta­ta una vec­chia “munic­i­pal­iz­za­ta”, anzi un uffi­cio buro­crati­co, dipen­dente dai Comu­ni e con pochi sol­di, sen­za pos­si­bil­ità di strate­gie e svilup­pi.
Cosa che implici­ta­mente ammette lo stes­so sin­da­co di Piom­bi­no che, non smen­ti­to dal­la sin­da­ca di Campiglia, sem­pre in occa­sione del­l’ap­provazione del bilan­cio 2011 dichiara:«.. Sti­amo lavo­ran­do in questi giorni sul futuro del­la soci­età con­sideran­dola come una for­ma pub­blicis­ti­ca di ges­tione dei beni cul­tur­ali e nat­u­rali sen­za far­si trarre in ingan­no dal­la sua for­ma giuridica…sarebbe accetta­bile anche il finanzi­a­men­to totale pub­bli­co sul­la Soci­età e, se così fos­se, non ci sarebbe niente di cui ver­gog­nar­si…».
I risul­tati si vedono.

 

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